Ritorno alla normalità.

- Non devi abbassare lo sguardo Iset. Sono sempre io, siamo sempre noi.-

disse accarezzandole le dita con movimenti lenti e fraterni.

" Ma tu, a causa mia soffri..."

Gli fece notare lei con semplicità, ricambiando le soffici carezze.
Un sospiro del Principe le fece voltare gli occhi verso di lui.
Osservava l'uomo con espressione concentrata, la fronte corrugata.
Anche Iset tornò a guardarne il volto con espressione pensierosa.

- Devi pensare solo alla tua serenità. Tutto questo, tutto ciò, la tua esistenza stessa fanno parte di un disegno per farti star bene. La mia rinuncia strazierebbe il cuore a chiunque. Nessuno può sopportare di perdere l'amore vero. Eppure desidero che tu sia felice. Fallo per me...-

rispose ritraendo la mano e fissando i suoi grandi occhi in quelli di lei. Per un attimo ritrovò la regalità che l'aveva sempre contraddistinto.

" Ophois, tu non hai perso il suo amore.
Siete separati è vero... Non meno di quando Ma'at è stata rinchiusa da Sekhmet, ma lei ti ama e ti appartiene."

Gli rispose lei, osservandone gli occhi scuri.

- Parli così ora. Ma come sarà il tuo pensiero dopo aver condiviso un'intera vita con un altro uomo? E averne assaggiato i baci? Aver goduto delle sue carezze? Aver imparato a conoscerne l'essenza? Quando lascerai il corpo mortale non sarai più la stessa. Apparterrai a lui, come ora appartieni a me. Il nostro amore sarà rovinato per sempre.-

tentò di spiegare ciò che pensava.

" Ti posso dire quello che sento e quello che racconta l'anima della Dea alla Mia.
E lei mi parla di questo, di un amore che va aldilà di tutto.
E una parte di me, rimarrà per sempre in lei, le insegnerà l'umanità ed un punto di vista che ignorava.
Ma come lei non ha piegato la mia volontà alla sua, così io faccio per lei.
Spero che questo sia in parte una consolazione..."

Era complicato per lei, umana parlare di qualcosa di eterno... Solo gli Dei ne potevano comprendere il vero significato.

-Prego che le tue parole siano veritiere. Ma ora come ora non posso fare altro starti vicino con questo peso sul cuore. Cercherò di trovare un pò di pace, ma tu desideri la mia presenza ed io la tua. Riavrai il tuo migliore amico Iset. Devi solo aver pazienza ora che sai tutto ciò che prima ignoravi...-

rispose continuano a sostenerne lo sguardo.

" Non ti obbligo a nulla Ophois, davvero agisci come più ti fa star meglio..."

Lo pregò lei con occhi sinceri.

- Non staccherei i miei occhi dai tuoi. Come posso negarmi la luce che vi scorgo? È la mia unica ragione di vita!-

rispose altrettanto sinceramente.

Si strinse nelle spalle, sorridendogli imbarazzata.

" Come posso aiutarti a guarire dal tuo male?"

- Non lo so. Idee?-

sorrise per la prima volta.

" Sei tu quello più vecchio, dovresti essere più saggio..."

Buttò lì, sperando di spezzare la tensione.

- Ah si? Ne sei proprio sicura?-

chiese scherzosamente a sua volta.

Aprì la bocca per rispondere, ma la richiuse subito dopo con un'espressione tanto concentrata quanto buffa.

"... No?"

- Mah!-

sospirò.

- Dovrei. Ma sai, l'amore rende idioti!-

rispose sorridendo con espressione volutamente ebete.