Isis

La festa dell'Ubriachezza

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¤.Mëlian.¤
view post Posted on 3/11/2007, 16:16




Anche lei aveva avvertito l'improvviso cambiamento nell'aria, e si era recata per la Festa dell'Ubriachezza, per festeggiare assieme a tutti gli altri.
Lei e le sacerdotesse si erano riunite e si erano recate a palazzo.
Nefer era tranquilla, anche se non sapeva che cosa sarebbe successo. Varcò la soglia senza difficoltà, salutando alcuni vecchi inservienti che si ricordavano di lei.
Sorridendo, continuò a camminare per il palazzo..
 
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Alukard
view post Posted on 3/11/2007, 16:58




Gli umani...Si gongolavano a fare stupide feste e a divertirsi ogni qual volta ve ne fosse la necessità. Una necessità che non era utile, una necessità sciocca. La sconfitta di Sekhmet non era una situazione da far festa, almeno per lui. Si era battuto un Dio o come dicono loro. MA una festa, la festa dell'ubriachezza era a dir poco inutile.
MA alla fine era sempre un buon pretesto per fare qualcosa. Si guardi bene dal pensare che Alucard abbia fatto festa con i commensali o il popolo, qualla volta voleva aiutare qualcuno. O meglio qualcosa.
Era ancora li che pensava a come mettersi contro il "potente Gyasi", e forse durante quella festa qualcosa sarebbe accaduto.
O forse niente, ma almeno doveva combinare qualcosa, alleanze, sovversioni. Almeno scaturire ql'odio di persone potenti verso Gyasi.
Insomma avrebbe mosso guerra al vampiro, vam,piro che doveva avere la stessa fine di Sekhmet, anzi, molto peggio. Decise così di unirsi alla festa come normale cittadino, o normale nobile in questo caso.
 
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Thutmose III
view post Posted on 3/11/2007, 17:10




Uscirono insieme lentamente il blu nero che contraddistingueva la notte stava lasciando il passo a un tenue violetto...il faraone trasse un forte respiro nella brezza mattutina, tutto era come doveva essere sentiva la calda mano di Iset rassicurante sul proprio braccio, non riusciva a resistere al suo fascino, di tanto in tanto si concedeva con la coda dell'occhio fugaci occhiate su di lei.
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2007, 17:24




Alzò fiera il mento, con un lieve sorriso benevolo sulle labbra.
L'aria era ancora fresca ed una lieve pelle d'oca ne increspò la sericità, ma non la fece tremare.
Scorse l'occhiata di lui e mosse la mano in una invisibile carezza.
Il patìo era pronto, il baldacchino reale li stava attendendo alla fine della prima rampa di scale. Sotto di esso, un tavolino d'oro i cui piedi erano teste di leone, su cui stavano due coppe d'oro identiche e lì a terra, accanto, un otre di birra.
 
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Alukard
view post Posted on 3/11/2007, 17:26




Sacredoti, scribi, gran visir, guardie, nobili, tutti potenti e non potevano essere un'ottima arma. Anche il faraone, se si sapeva come conquistarlo, poteva essere più che un'ottimo alleato.
Meno facile era la sua sposa.
Un brivido di disgusto percorse la schiena.
Era se non ricordava male amica, parente o quant'altro di Neferty, quella donan che era al fianco di Gyasi. Una donna che non poteva toccare, anche se avrebbe voluto. Avrebbe fatto soffrire quella ragazza solo per il gusto di veder soffrire Gyasi.
MA non l'avrebbe toccata, l'aveva promesso lui stesso alla donna, in un modo o nell'altro. Ma l'avrebbe fatta pagare allo scemo per averlo tenuto immobile nel deserto come un babbeo.
Il palazzo, sebbene sarebbe stato un pericolo, era maestoso, persone che festeggiavano e ridevano. Anche lui si unì al baccano per non destare sospetto, e ne contempo era attento a non incappare in qualche sfinge.
Chissà se avrebbe visto qualcuno di sua conoscenza?
 
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X..xMay R. Valentinex..X
view post Posted on 3/11/2007, 17:54




Quella sera Maya era molto agitata, anche se viveva a palazzo da qualche giorno.
Insieme agli altri servi e ancelle aveva aiutato in alcuni preparativi e il risultato era assai soddisfacente.
La giovane greca sorrise ancora guardando i particolari, poi con una mano si sfiorò la nuova tunica, mentre con lo sguardo cercava una figura conosciuta, magari la figura di Carite.
Però aveva anche il timore di fare qualcosa di sbagliato, quindi rimase ferma nel suo angolo.
Notò di sfuggita la figura dei due regnanti, fece un lieve inchino col capo, ma non si mosse, trovò anche stupido il gesto visto che si trovava lontana e di sicuro non potevano vederla, ma le era venuto volontario quel gesto di devozione.
 
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¤.Mëlian.¤
view post Posted on 3/11/2007, 18:29




notò da lontano Iset, assieme al Faraone, mano nella mano. Sorrise tra sè e sè, sapendo che l'amica non l'avrebbe vista lì.
Con i capelli perfettamente lisci, truccata, e con i fili d'oro che le scendevano da capo, una tunica bianca, con gioielli e quant'altro d'oro, e un'espressione di perfetta serenità, si spostò, in modo da poter essere visibile a Iset.
Scorse altre persone poco note, e nemmeno viste prima, e di conseguenza rimase vicino alle sue sorelle, che sorridevano e chiaccheravano eccitate
 
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Alukard
view post Posted on 3/11/2007, 18:54




Era li vestico con il suo solito vestito da festa galante. Color rosso e bianco. Per non destare sospetti un colore chiaro o un colore gaio non riflettevano la sua natura.
Almeno per chi non aveva poteri era impossibile renderlo perfido. Poi aveva quello sguardo così festoso e gentile, sempre pronto a riverenze e a complimenti, come fosse un nobile gentile e cavalleresco.
Notò infine la sposa del Faraone. Iset, lei se la ricordava bene, e anche lei se lo ricordava per qualche piccolo incontro. In veritò personalità di spicco apparte il faraone se lo ricordavano fin troppo bene.
Così deciso a movimentare la festa decise di farsi nel bene o nel male notare anche da lei. ISet.
Ovviamente appena lei lo aveva inquadrato, subito avrebbe fatto un inchino di piacere e un sorriso galante, in segno di tregua, e soprattutto per destare leggero sospetto sulal sua presenza.
 
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Neferty
view post Posted on 3/11/2007, 19:45




In quel mentre si alzò un gran nuvolone nero, che si disperse poco dopo, vorticando verso il suolo. Gyasi e Neferty erano giunti infine, dopo le suppliche di lei, al grande evento. Ma si tennero in disparte, non volendo essere di fastidio a nessuno e non desiderando un incontro ravvicinato con Nebi, il capo delle sfingi, che vigilava insieme alle sue guardie, sulla sicurezza della cerimonia che si stava per svolgere a Tebe.

- Amore, grazie per avermi accontentata!-

disse Neferty appena si posarono al suolo.
Indossava una veste color cremisi, molto aderente e lunga fino ai piedi. Uno spacco laterale mostrava in tutta la sua eleganza la lunga gamba destra. Il seno era rigorosamente coperto dal tessuto, che l'avvolgeva talmente stretto da metterlo ancor più in risalto.
La giovane non se ne rese conto, cambiandosi d'abito, ma stava cominciando a cambiare modo di vestire. In qualche modo appariva più grintosa, sexy e diabolica.
I capelli dapprima corvini ora presentavano qualche sfumatura rossastra tra una ciocca e l'altra.
Ma lei era concentrata, occhi puntati sulla regina, che era magnifica.
 
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Thutmose III
view post Posted on 3/11/2007, 20:59




Il Faraone con la sua Regina, il passo lento e cadenzato, attraverso il percorso illuminato dalle guardie reali che in mano recavano ogniuno una torcia. Thutmose ammirò il percorso, sembrava che il lastricato di pietra arenaria fosse dorato, il rossore che si rifletteva su di esso, tutti i sudditi, si inginocchiavano man mano che il passo dei due procedeva. Il silenzio più totale, solo l'allegro scampanellio di Iset, rompeva il silenzio assieme al cadenzato sordo rumore dei tamburi.
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2007, 21:25




Camminava lenta e fiera al fianco del suo Re. Il lieto trillio dei campanelli era quasi ipnotico nel suo ripetersi. Il corridoio principale era quasi giunto al suo termine, presto sarebbero stati all'esterno, sulle scale che portava al viale delle Sfingi. Teneva lo sguardo alto e fisso al baldacchino dorato nello spiazzo fra una rampa di scale e l'altra, e più in la sull'orizzonte che si stagliava infinita e maestosa alle spalle della folla che riempiva il viale e tutta Tebe. Avvertiva su di se sguardi conosciuti ed amichevoli, ma non poteva rivolgersi a loro in quell'occasione. E poi avvertì quella spiacevole sensazione. Qualcuno di conosciuto e non propriamente gradito. Ormai stavano per scendere i primi gradini, ma la Regina si volse per un istante con precisione verso Alucard. Gli occhi si fecero un istante azzurri, color del ghiaccio più freddo e letale. Ed un brivido percorse la schiena del Vampiro. Un monito dalla Dea per quella giornata.. Che non facesse nulla di sgradito o ne avrebbe pagato tutte le conseguenze. Tornò poi a fissare dinanzi a se, con il ritrovato e sereno sorriso.
 
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Thutmose III
view post Posted on 3/11/2007, 21:32




Arrivarono alle scale,Thutmose aveva sentito una contrazione nel tocco di Iset, si volse verso di lei, ma non la vide in volto vide però che osservava per un attimo qualcosa...forse qualcuno...sentì contrarsi ancora una volta la mano di lei, stavolta sentì chiaramente una forte presa, ma nulla disse, perchè questa si fece di nuovo leggera, le avrebbe chiesto un chiarimento in seguito. Scesero lentamente le scale, l'aria del deserto era ancora fresca, davanti a loro il viale delle Sfingi e infine la loro meta. Una pausa, quando terminarono la scalinata, un coro di trombe e poi il lento rinizio della cadenza del tamburo.
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2007, 21:43




Iset gli sorrise rassicurante. Erano infine giunti al baldacchino dorato, le cui colonne erano serpenti il cui capo sosteneva il soffitto ed a bocche aperta difendevano la coppia reale dai malefici. Osservò alla fine della scalinata, dove stavano alcuni soldati schierati onde evitare che la folla nella propria eccitazione si avvicinasse troppo ai regnanti. Iset osservò di nuovo il cielo. Presto il Sole sarebbe sorto. Il Faraone doveva ora declamare il proprio discorso, reggendo in mano l'otre di birra a cui lei avrebbe aggiunto il colore che l'avrebbe resa rosso sangue. Raccolse il vasetto contente la polvere di colore e si mise al fianco del suo Signore, pronta a difenderlo con la propria magia e ad ascoltarne la saggia parola.
 
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Thutmose III
view post Posted on 3/11/2007, 22:28




Il Faraone alzò le braccia al cielo, i tamburi si zittirono, tutti in ginocchio in un silenzio irreale. Guardò un attimo la sua Regina, gli occhi pieni d'orgoglio il cuore pieno di gioia ed emozione pura, si volse lentamente per parlare.

Egitto! Egitto ascolta la tua voce e colui che regge il tuo scudo e brandisce la tua spada contro il tuo nemico, Egitto, ascolta il tuo Signore!

Aprì le mani in un gesto molto teatrale che ricordava i raggi del Sole.

Figli miei, popolo d'Egitto! Eccoci oggi a celebrare la grandezza di Rà che con il suo ingegno ha sconfitto la malignità e grazie alla cui benevolezza oggi noi festeggiamo nella prosperità! Gioite della vita che possiamo godere grazie al Padre degli Dei, che oggi ogni appetito sia saziato e che gli Dei tutti osservino la solidarietà e l'amicizia che regna sovrana nella loro terra benedetta!

Si volse verso la sua Regina, raccolse l'otre di birra e lo aprì lentamente.



 
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Iset
view post Posted on 3/11/2007, 22:34




Iset osservò il Faraone raccogliere l'otre contenente la birra benedetta. In quel momento raccolse dal tavolino un barattolo di pregiato vetro verde, satinato e lucido dal bordo in oro. Li era contenuta la spezia rossa che avrebbe colorato la birra senza renderla tossica, ma anzi piacevolmente saporita: cannella. Ne verso tre pizzichi, una volta che il Faraone ebbe tolto il tappo di argilla e corda grezza. Poggiò il barattolo per raccogliere i due calici, reggendoli mentre Thutmose li colmava di birra rossa. Lasciò che posasse di nuovo l'otre a terra e gli porse il calice, mentre il Sole sorgeva.
 
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