Master Isis |
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| In quel mentre una staffetta attraversava le vie di Tebe, seguito da un coro di esclamazioni preoccupate e domande che non trovavano risposta. Il timore serpeggiava con lui, con quel viso stanco e spaurito. Ma l’adrenalina lasciava rapidamente il sangue, così come il sangue lasciava le guance esangui nonostante la corsa. Crollò a terra, stremato nel mezzo della piazza, proprio sotto l’obelisco e di fronte al Senet. Subito qualcuno accorse con dell’acqua che l’uomo ansante ingollò avidamente, mezzo strozzandosi, ma continuando a bere. Qualcuno gli sosteneva le spalle e chiuse un istante gli occhi raccogliendo le forze per parlare. La sua cove tremava di paura, concitata e roca per la gola bruciante nonostante l’acqua
* E’ stato terribile, terribile! Eppure è iniziato che pareva un sogno!! Un gran gruzzolo di tintinnante oro è apparso nel mezzo del mercato. Oh dannata fu la nostra brama, era una trappola!! Un demone dalla bellezza d’angelo è calato come la morte dal cielo!! Quaranta di noi, falciati come spighe, come se nulla fosse, la morte s’è sparsa sopra quella che pareva un ricco dono benevolo…*
Terminò con un rantolo, portandosi le mani sul viso, gemendo per un dolore che non era fisico.
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