Dopo la Festa..

Non accadrà. Sono sole poche gocce e non danneggerà il tuo sangue..

La rassicurò lui.
Era sinceramente certo che avrebbe sconfitto chiunque minacciasse la sua donna in un tempo sufficientemente breve..
La sostenne amorevole, sorridendole dolcemente.

- Va bene.-

Acconsentì portandosi il calice alle labbra e bevendo fiduciosa il prezioso liquido.
Il sapore in bocca era dolciastro e piacevole e Neferty si stupì della sua bontà.
Le piaceva il sangue!
Che cosa inopportuna per una sacerdotessa!
Scosse brevemente la testa, evitando di pensare.
Si sentiva già meglio...

- Grazie. Sto già meglio sai? È istantaneo questo nettare. Ma come fai?..-

chiese interrompendosi a metà della frase....non avrebbe aggiunto quello che desiderava.
Eppure si stava chiedendo come faceva Gyasi a resistere a divorarsela...

E' istantaneo perchè è il mio sangue, dolcezza..

Spiegò con amorevole premura il vampiro, carezzandole la testa ed i lunghi e serici capelli.
Ne ispirò il profumo e si prese un momento per assaporarlo con ogni sua cellula.

Quanto all'altra domanda, non ti mordo perchè non voglio.. Non sono una bestia di solo istinto.

- Non intendevo questo Gyasi. Accidenti a te e al fatto che leggi nella mente. Eppure con le interpretazioni te la cavi male!-

sorrise come una bambina sorpresa mentre faceva una marachella.

- So che non sei una bestia....tuttavia....è la tua natura e questa cosa è molto buona.-

tentò di spiegare arrossendo.

Lui ridacchiò, dandole un delicato buffetto sulla guancia con fare giocoso.
Era lieto di rivederla così in forze, ma non smise di sostenerla premurosamente.

Oh, so tanto.. Molto Neferty... Eppure alle volte è meglio fingere di ignorare o assecondare. La lungimiranza ti verrà con l'acquisto del senso di 'eternità'..

Spiegò lui, pacato e sibillino, sorridendole con dolcezza immutata.

- A proposito di eterntià...amore....ecco....io desidero stare in questo posto. Ma ancora non ne sono la padrona e non so per quanto tempo i vampiri che risiedono qui accetteranno la mia presenza. In fondo sono solo un tuo giocattolino, per loro...-

disse prendendogli la mano e guardandolo dolcemente negli occhi.

E' una questione che mi ha tolto il sonno.. Sai di essere ben protetta. Nessuno oserebbe..
Ma al pari, so che l'orgoglio dei miei non permetterà mai loro di obbedirti.
Dovremo accrescere i tuoi poteri.. Il mio sangue ti aiuterà, muterà la tua aura rendendoti più simile a me..

Iniziò lui pensoso, dando così prova di non aver mai pensato o voluto morderla.

- Oh grazie....sei molto caro...tuttavia non credi che io debba in qualche modo essere ufficializzata? Tutti sanno che sono qui, eppure in pochi mi hanno vista...-

rispose Neferty, sedendosi più eretta sul letto.

Certamente mia adorata.. Pensavo ad un momento più opportuno e romantico, ma...

Fece apparire un sacchetto di velluto scuro di notevoli dimensioni, che le cadde in grembo con un pesante tonfo.
Il suo regalo per le nozze. Oltre l'anello, di regal foggia e rara pregiatezza, vi erano una collana a più fili, gli orecchini ed un bracciale rigido.
Tutto in oro e turcchese, pietra pregiata che gli ricordava i suoi occhi.

Aprilo, forza..

La invitò lui con un sorriso.

Neferty lo guardò con occhi adoranti.
Forse in modo un pò capriccioso, eppure aveva ottenuto ciò che il suo cuore bramava dal giorno che l'aveva incontrato sotto l'obelisco a Tebe.
E poi...dopo sarebbe venuto anche l'atto dell'amore, sconosciuto alla sacerdotessa.
Nel pensarci la ragazza si illuminò in volto e assunse un'espressione estasiata.
Gyasi era tutto ciò che lei avrebbe mai desiderato...ed era disposto a stare con lei per sempre.

Aprì il sacchetto e lanciò un gridolino di gioia quando ne vide il contenuto.
Non si trattava solo di uno splendido anello, ma anche di tutto il contorno....un bracciale perfetto, una collana e persino dei pendenti favolosi. Il tutto fatto di oro e turchese! Proprio la pietra che piaceva a lei.

- Oh Gyasi sono stupendi!-

esclamò prima di tuffargli le braccia al collo e cercare la sua bocca con la propria per ringraziarlo.

Lui la strinse e la baciò con foga romantica.
Le aveva taciuto il fatto che fosse a conoscenza del suo rapporto con Alucard, benchè ignorasse volutamente fino a che punto fosse profondo.
Voleva fidarsi di lei ed era troppo giovane per metterle un guinzaglio che le avrebbe tarpato ali che ancora dovevano abituarsi al volo.
Si staccò, sorridendole e le sussurrò

Sarai la mia Sposa e Regina?

- Si amore mio. Per ora e per sempre.-

disse sorridendo e accarezzandogli una guancia.

- Ti amo Gyasi. Dell'amore più puro e più solido del mondo. Niente e nessuno, nemmeno gli Dei, potranno spezzare ciò che provo per te.-

disse solennemente, guardandolo radiosa e in forze.

Quindi posò lo sguardo sulla sua mano e sul sacchetto pieno di pegni d'amore.
Desiderava che fosse lui ad infilarle l'anello.
Le cerimonie le erano sempre piaciute, e anche se intimo e riservato, quel momento aveva bisogno dei suoi riti, ai quali Neferty era saldamente ancorata.

Lui le prese le mani fra le proprie, fissandola negli occhi.

Comprendo quanto sia stato difficile per te, lasciare tutto il tuo mondo, per me.
Per questo ti giuro che non ti mancherà mai nulla e se ciò dovesse accadere, rimedierò subito.
Ti chiedo solo di fidarti di me e di essermi fedele sempre... E avrai ciò che nessun'altra ha mai avuto..

Le parlò con voce profonda e soave, fissandola con profondità ed intenzione.

Neferty sorrise compiaciuta.
Il suo amore le donava il mondo intero.
Cos'altro avrebbe potuto desiderare?

- Non ti deluderò.-

disse convinta dei propri sentimenti.

Lui sorrise, cauto e misterioso come le notti del Deserto, senza dar fiato a parola che sarebbe stata superflua e vana..