Cena sulla terrazza.

" Certo. Me ne occuperò personalmente.."

Rispose ghignando.
Era straordinario come potevano bastare a loro stessi. Respiravano la gioia dell'altro, condividendo tutto, ridendo a battute che solo loro avrebbero capito.
Avrebbero potuto passare ore intere in silenzio, senza bisogno di dirsi nulla, senza bisogno di nessuno che allietasse i loro momenti liberi.

Ho fame tu?

Disse irruppendo nel discorso. Thutmose era affamato sul serio, di giorno per non gravare sui suoi impegni aveva mangiato solo un paio di focacce.

Si sedette, ma non prima di essersi gustato nuovamente le forme della moglie e l'armonia di quel quadretto...

Sorrise a Iset, con gioia, attendeva da tutto il giorno quel momento, voleva stare con lei il più possibile adesso che si erano ritrovati, udì lo scampanelliò e benchè non fosse molto romantico, il suo stomaco acclamò con gioia infinita quel suono.

Lo stomaco del faraone brontolò sonoramente, guardò sorridente Iset...

Non mi guardare così....ho mangiato poco...

Alzò le mani, mostrandogli i palmi, con espressione innocente

" Non ho rimprovero da muoverti.. Sappi solo che stasera, avrai di che saziarti..."

Gli disse lei con un sorriso.

Le sorrise lieto, una caraffa di grezzo coccio attirò la sua attenzione, il profumo del vino speziato, ne offrì un calice a Iset, poi se ne versò un pò per se.

A noi...

L'invitò a brindare. La brezza della sera era pungente ma non faceva freddo, non in quella spledida compagnia.

" A Noi..."

Sussurrò in un soffio, alzando il calice, fissando gli occhi di lui che brillavano di mille riflessi alla luce delle torce.

Bevve un sorso lungo, il retrogusto del vino rimandava a paesi lontani, un gusto rotondo molto speziato. Dal bordo del proprio calice spiava gli occhi di lei.

Bevve lentamente a piccoli sorsi, senza ingordigia, assaporando lentamente il gusto del vino sulla lingua.
Alzò lo sguardo, trovando quello di lui e non lo riabbassò. Gli sorrise
" Cosa c'è?"

C'è che stò vedendo la più bella donna che l'Egitto abbia mai avuto l'onore di guardare...

Disse continuando a dissetarsi.