Master Isis |
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| Quella mattina Carite, la vecchia balia greca della sovrana, era al mercato, in cerca del commerciante d'erbe.
La Regina l'aveva obbligata a farsi visitare dal suo medico personale per quel mal di denti che non le dava tregua.
Vane erano state le sue rimostranze: era vecchia ormai e i dolori, li sapeva sopportare.
Ma nulla era valso ed ora si trovava lģ, al mercato di primo mattino per evitare la bolgia.
Doveva acquistare corteccia di salice per lavaggi e decotti, ma anche resina di pistacchio, miele, particelle di rame e della mirra per un'amalgama da spalmare sui denti doloranti.
Vestiva una tunica semplice, che le cadeva alla perfezione sul corpo alto e nervoso, marrone ed il capo era avvolta in un telo di un caldo ocra che le copriva i capelli corti e bianchi.
Come le capitava spesso da quando era nato il Principe, un nipote per lei, ripensava a quando era piccola ed abitava nel tempio di un piccolo villaggio greco dove era nata.
Mai avrebbe creduto di lasciare quel piccolo mondo, che finiva pochi passi pił in lą.
Ed invece un giorno al tempio era arrivata la piccola Tuya, una ragazzina greca arrivata per imparare a maneggiare i serpenti dalle Sacerdotesse di Apollo.
Era ripartita con lei anni dopo, alla volta dell'Egitto e quando quella ragazza ormai donna aveva partorito una bambina, era stato naturale per lei divenirne la balia.
E dopo altri diciassette anni l'aveva vista diventare madre a sua volta, sposa del Faraone niente di meno che.
Sbuffņ rumorosamente e scosse il capo.
..... Maledizione com'era vecchia.
Per evitare dei ragazzi che stavano scaricando casse di legno da un carretto fu costretta ad una mossa brusca ed andņ a sbattere contro una giovane, d'azzurro vestita.
Oh, perdonatemi Signora!!
Non l'aveva riconosciuta benchč entrambe abitassero a palazzo.Carite: 
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