L'Alta Sacerdotessa in preghiera

- Quanto basta mio Sire.- rispose pensando da quanto tempo era diventata Alta Sacerdotessa.
- Il mio noviziato è stato di dieci anni. A quel tempo l'Alta Sacerdotessa in carica mi teneva molto sott'osservazione.
Mi fece lavorare duramente come sacerdotessa per altri cinque anni e alla sua morte fui eletta per suo mandato. Ora dirigo il Tempio di Amon da due anni.- rispose Neferty.

- Vi ringrazio!- rispose educatamente e arrossendo lievemente.
Non era abituata ai complimenti.
- Posso avere l'ardire di chiedere quale nome Amon vi ha concesso?- domandò.

"Certamente, io sono Thutmosi III, figlio di Thutmosi II erede e leggittimo Sovrano dell'Egitto intero, per volontà di Amon"

le rispose notando come fosse leggiadra nel suo rossore

- Piacere Thutmosi III. Posso chiamarvi solo Thutmosi?- chiese con aria ingenua.

"Certo che potete, mia signora"

Simpatica la sacerdotessa

Neferty lo ringraziò e con la lettera ancora in mano disse:
- Mio Signore, se avete finito le vostre orazioni, lasciate che vi offri qualcosa che vi addolcisca il palato.-
In realtà voleva fare conversazione con il faraone al fine di scoprire qualcosa sulla bella Iset.
Sospettava che Tuthmosi potesse esserne a conoscenza.
Neferty sapeva che nessun nobile si trasferiva ad abitare a corte senza il permesso reale...

"La tua offerta è ben accetta, Sacerdotessa Neferty, dunque fammi pure strada"

disse lui, avendo intenzione di scambiare due chiacchiere con quella donna

Neferty non se lo fece ripetere due volte.
Fece strada al Faraone e insieme si diressero verso l'appartamento della Sacerdotessa, che si trovava nella parte più interna del Tempio.