Nefer-Iset-meri, si reca a ringraziare gli dei

* Allora dama permettetemi di chiedervi cosa turba il vostro animo...*
Chiese dolcemente, guardandola negli occhi.

Le sorrise teneramente, stringendo la mano che continuava a tenerle
* Come posso reputarvi una sciocca, quando sono nella vostra medesima situazione? Credo che all'amore, basti anche meno di due incontri, per sbocciare nel cuore di ciascun individuo... Inoltre il Sacerdote, ha dimostrato una non comune nobiltà d'animo...*

Le sorrise di nuovo
* Ebbene lo avete visto e lo avete sentito parlare anche voi... Credo che questa sua eccessiva umiltà lo porti a sentirsi indegno dell'amore di qualcuno...*

* L'avete sentito anche voi, non cerca la propria felicità... Ma credo di si, non può non desiderarla, benchè cerchi di convincersi che non la sta cercando.*
Le carezzò una guancia, con la punta delle dita
* Credo che più le parole, serviranno i fatti, per modificare le sue convinzioni. Non ho potere purtroppo per sapere se vi amerà o no, ma è troppo buono per non essere toccato nel profondo da un gesto gentile...*

* Troverete modo e momento migliore, a suo tempo...*
Le faceva tenerezza quella ragazza, non sembrava nemmeno che fosse più grande di lei, sebbene di due soli anni.

* Spero che gli Dei vi assistano Nefer e che vi suggeriscano la via migliore da seguire. Qualunque essa sia, anche se non sarà la più facile o la più gioiosa inizialmente, spero che il vostro cammino vi porti alla felicità.*
Disse, era sincera... Ma a quanto aveva capito, anche la cugina era interessata al Sacerdote e non poteva augurare a una di conquistarlo, senza danneggiare l'altra. Quello era il miglior augurio che potesse farle.

* Riusciste a vivere l'attesa?*
Domandò sorpresa.

* Solo gli Dei, lo sanno, giovane dama... Qualunque sia il tuo destino, ti rinnovo l'augurio che sia pieno di luce e felicità, di ombre che saprai affrontare e che renderanno ancor maggiore il tuo valore.*

Le sorrise grata
* Vi ringrazio Nefer, che sia davvero così...*
Mormorò, sebbene avesse una paura folle dell'incertezza e della novità, questo la faceva anche fremere di una gioia incontenibile, che a stento frenava.