Nefer-Iset-meri e Iset, sotto ad un padiglione

Nefer notò lo sguardo del serpente e a giudica re dalla reazione, la notizia non era buona
lo guardò per un attimo intimorita
e capendo lo stato d'animo dell'amica chiamò una danzatrice, affinchè la distrasse

* Perdonami, ma sono molto emozionata e scossa da tutte le novità che la giornata di ieri mi ha portato.*
Tentò di scusarsi, senza riuscire a guardarla negli occhi. Non sarebbe mai riuscita a mentire e a farlo bene.
Osservò la danzatrice cimentarsi in passi che conosceva bene...

Iset le sorrise di rimando. Si stava chiedendo se d'ora innanzi avrebbe potuto di nuovo danzare, sebbene le sembrasse sconveniente ormai e scacciò quel pensiero malinconico, scuotendo il capo ed i lunghi capelli corvini.
*... Sono felice, sapete?*

Sorrise fra sè, per poi fissare lo sguardo limpido, scuro come un cielo notturno verso Nefer.
* Gli Dei mi hanno donato così tanto... La loro magnanimità è grande...*

* Ma senza il loro benestare, dubito che ora mi sentirei la donna più felice delle terre bagnate da questo Sacro Fiume!*

* Certamente sta a noi, cogliere le occasioni che ci vengono poste innanzi, avere la forza e la tenacia per conquistarle... Sono gran bei risultati...*

* Essere l'artefice della propria felicità... Spero davvero di riuscirci, le stelle mi sono certamente favorevoli...*
Aveva preso a carezzare le spire di Cia, come avrebbe fatto con la sua gatta.

* E voi.... Dove vi porterà la vostra vita?*
Chiese sfiorando con la guancia la testa del rettile.