In compagnia di Thutmosi III

- State forse dicendo che non sapete ciò che volete ma avete bisogno dell'appoggio dei Nostri Padri?- domandò incerta.
Non aveva ben capito le perole del faraone.
Un faraone che mostrava le sue debolezze...

"No, semplicemente ho bisogno di sapere se ciò che faccio sia giusto o meno per il benessere del popolo"

rispose sincero lui

- È giusto...e saggio mio Signore.- disse Neferty sorridendo.
Non vi era altro da aggiungere sull'argomento, quindi attese che il faraone le parlasse per primo...non sapeva di cosa conversare con lui...

"Ditemi Neferty. voi che siete in grazia degli Dei, loro devota servitrice, coa pensate sia meglio che io faccia?"

Le domandò cercando di sondare la sua mente ed i suooi pensieri

Neferty si scostò una ciocca di capelli che le era ricaduta sul viso e disse tranquillamente:
- Non posso acconsentire a questa vostra richiesta. Solo voi dovete sapere cosa sia giusto fare. Gli Dei hanno posto voi sul trono d'Egitto non me.-
La sacerdotessa era confusa dalle parole dell'uomo che le stava davanti.
Com'era possibile che chiedesse proprio a lei tali consigli?
Spostò lo sguardo da Thutmosi ad un punto imprecisato della stanza e sospirò inconsapevolmente.

"E se io vi ponessi al mio fianco, su quello stesso trono?"

le chiese ui con tono calmo

Neferty riportò il suo sguardo sulla figura che se ne stava comodamente seduta davanti a lei a sorseggiare del latte da un semplice calice.
- Cosa vi fa pensare che sarei onorata di una simile offerta?- chiese studiando a fondo i suoi bei lineamenti.
Senza ombra di dubbio era un uomo affascinante, tuttavia lei non ne subiva il fascino...

"Il fatto che anche voi, come me abbiate a cuore la sorte dell'Egitto e del suo popolo.
Usciamo da una tirannia oscura, e già i nostri nemici premono alle frontiere.
Una regina saggia, forte di carattare e buona col popolo, che sia in grazia degli dei, è quello che serve quando io sarò in battaglia col mio esercito, e voi, Neferty, avete queste qualità..."

Era una donna bellissima,ed aveva veramente le qualità elencate....

Neferty si mise più comoda sul bel divano.
Accavallò le gambe, lasciando intravedere inconsapevolmente un pezzo della lunga coscia e piegò la testa di lato, sorridendo.
- Tuthmosi vi ringrazio. Siete molto galante. Tuttavia di donne con queste qualità ve ne sono molte in Egitto. Una di esse è mia cugina Iset.-
Neferty voleva indagare riguardo alla decisione che la ragazza aveva preso.
- Bella, intelligente, scaltra, dolce, saggia. Possiede tutte queste qualità e altre ancora mio Sire.-
aggiunse facendo finta d'essere all'oscuro del fatto che già si conoscevano...

"Questo è vero mia signora, e difatto amo ed apprezzo iset per tutte queste qualità, ma voi ne avete una in più: Siete la prediletta degli dei..."

Si, l'avrebbe veramente voluta sul trono al suo fianco

- Dunque l'amate! E perchè vorreste farle del male scegliendo in sposa una donna che non sia lei? Conosco bene mia cugina Thutmosi e so che non vi giudica per le vostre concubine, ma soffrirebbe se le preferireste un'altra donna al vostro fianco sul trono.-
rispose.

"Se la conoscete così bene, ditemi, ritenete che essa sia in grado di reggere lo scettro d'Egitto?"

amava Iset, ma il peso del governo sarebbe stato troppo per lei...

Non rispose a quella domanda.
In effetti non sapeva nemmeno lei come mai stesse dicendo quelle cose.
Si alzò e preso un cuscino di seta lo lanciò addosso al faraone, che non aspettandosi questa mossa, si rovesciò addosso tutto il latte.
- E voi la conoscete bene?- chiese con tono di sfida, ma il viso era gentile e un sorrisino increspava le sue labbra.
Probabilmente mai nessuno aveva osato tanto nei confronti di Thutmosi prima d'allora, ma alla sacerdotessa non importava. In fondo anche lui era un uomo, proprio come lei e aveva il diritto di sentirsi trattato alla pari di quando in quando.

Fu sorpreso da quel gesto, e mentre si asciugava lentamente il latte, cercando di capire cosa significasse, con semplicità rispose

"Chi può dire di conoscere bene una donna ed il suo cuore?"

- E voi potreste dirlo un giorno?- disse rispondendo con una domanda alla domanda di Thutmosi.