Iset |
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| Le sorrise gentile, benchè in quel momento le mancasse l'aria... Che accadeva a palazzo? Chi vi aveva messo piede, senza che le Sfingi se ne accorgessero? Conosceva la risposta, ma non volle pensare che fosse vero. Eppure Tefnout si agitava... Era Sekhmet. Provò a richiamare a sè lo scettro, nascosto abilmente da un incanto che lo avrebbe reso invisibile a chiunque altro. No, non sarebbe fuggita. Tefnout il lato più cruento della Dea della Giustizia, era pronta. Nessuno si rese conto che l'occhio sinistro della Regina era divenuto azzurro come il ghiaccio.
"... No, devo prima recarmi nella Sala del Trono. Vi andrò da sola, non temete."
Parlò con la voce di Iset, la solita voce, morbida ed avvolgente... Eppure era diversa. Si diresse alla porta senza guardare nessuno in faccia. Tutte le ancelle si osservarono stralunate in volto, ma senza muoversi, come la Regina aveva ordinato.
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