Isis

Gli appartamenti della Regina Nafretiri Merira Hatshepsut

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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 15:24




Conosco quanto basta. So che la dea Sakhmet per gelosia di Maat, la imprigionò non so dove e nsinceramente non so quanto tempo fa.
Prendendone il posto e tramutando ogni sua seguace in un annita, che dapprima eranosolo di razza femminile e ora con il peccato della libidine si è andato a confondere tutto.
ma non so dirvi se Maat è morta o no. Questo non credo che qualcuno lo sappia apparte la stessa Sekhmet, che però ovviamente se fosse viva non lo direbbe a nessuno.
ma credo che purtroppo la dea Maat non sia più tra gli dei.
Purtroppo....


Si dispiaceva per quella storia, non che si rattristava ama era una dea come non lo era quella specie di nefandezza immonda.
Vero che non capiva totalmente gli dei neanche lui che era figlio di Anubis, ma tradire così e porre fine in quel modo era ignobile anche per lui.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 15:30




Già... Sekhmet.... Era certamente un ostacolo terrificante.
Temeva che sapesse bene dove fosse Ma'at, dove fosse lei... Che conoscesse tutto di lei....
Horus e Bastet erano al suo fianco e l'avevano addirittura protetta, ma le altre divinità?
Corrugò la fronte pensosa. Come poteva lei riuscire a ristabilire l'equilibrio...? Era una fanciulla di 17 anni!!! Nemmeno una sacerdotessa....
Sospirò, persa nei suoi pensieri.

* E Anubis? Come vive l'assenza della Dea la cui regola deve essere seguita anche dagli immortali?*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 15:41




Va avanti nel suo fare, nelle sue regole, e a dire il vero credo provi una forte antipatia per Sekhmet. Anche se il mio signore essendo neutrale un puro neutrale si tiene fuori da ogni situazione.
Lui ha il suo bel da fare con le anime dei morti, e tanto sta bene. Sebbene credo che sia moltopiù ontento di avere Maat che Sekhmet, ma nonposso drlo con certezza.
Sicuramente è molto contrariato per la fine che fece Maat, credo che rpovasse simpatia per lei. Simpatia che non prova per nessuno, essendo neutrale.


Non sapeva perchè tutte quelle domande su Sekhmet, Anubis e Maat. Cosa importava a lei se Anubi aveva o no un modo di pensare sulal situazione Maat.
E poi continuava con questa storia.


Sentite io nons o cosa c'è ma se volete qualcosa di preciso ditemelo. Vi serve una protezione da Anubi? Potrei parlare al mio signore, ma sapete gli dei devono avere un motivo.
Non essendo buono ne cattivo egli ha bisogno di una spiegazione per tutto in modo da potersi concentrare più su di uno che su un'altro.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 15:46




Perchè lei era Ma'at, che partecipava con Anubis al giudizio delle anime mortali, colei che portava verità e armonia e che avrebbe dovuto ristabilire l'ordine e l'equilibrio, forse poteva andare come giustificazione....

Tuttavia disse con un sorriso impacciato


* Vi ringrazio Signore, ma è meglio che non distolga Anubis dai suoi doveri... Tuttavia presto verrò a rendergli omaggio, come si deve...*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 15:55




benissimo mia cara, ma ora riposatevi. Non vorrei che il faraone mi facesse tagliare la testa per non avervi aiutato come si deve.
Vi aspetto al più presto nel tempio, dove magari si potrà parlare più tranquillamenet con la totale protezione di Anubis.


Si alzò dalla poltrona e si inchinò alla ragazzina.
Ora doveva proprio andare il tempo si era attardato e non poteva permettersi di non partecipare a determinate funzioni.
prima di andare però mise una statuetta vicino illeto.


Mi spiace abbandonarla così ma devo fuggire con molta fretta, ma lasciate che Anubi vi protegga, fatelo come se fosse un mio favore.
Tenetelo con voi. E vi consiglio se proprio ci tenete amandare via gli spiriti maligni di mettere una statua del Dio bes la sua deformità spaventa gli spiriti maligni.
Addio ragazzina e venite presto.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 16:03




Gli sorrise dolcemente
*... Grazie.*
All'interno di ogni stanza aveva una statua di Bastet, a vegliare su di lei... Ma la protezione di qualche altro Dio era eccezionalmente gradita da Iset in quel momento.
Eppure temeva di attirare troppo l'attenzione... E non poteva permetterselo, non ancora perlomeno.
E se pregando avesse richiamato qualche altra divinità?

* Che il Dio Anubis vi conservi nei suoi pensieri, Sacerdote e che vi preservi dal male.*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 16:06




vi ringrazio ragazzina.
Saprò cavarmela egreggiamente.


E con un inchino si allontanò dalla sua stanza, preservando un pensiero per quella ragazzina.
Che il suo dio la preservi da ogni entità malvagia.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 16:10




Una volta che Gregorij ebbe lasciato le sue stanze, si infilò sotto le coperte, ancora vestita.
Abbandonandosi ad un sonno profondo, senza sogni...
 
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Iset
view post Posted on 6/11/2006, 02:36




¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤

Iset osservava assorta la Luna, poggiata al davanzale del terrazzino della propria camera da letto.
Indossava una larga tunica di seta bianca, trattenuta sulle braccia da tre spille per lato, ma che le lasciava le spalle scoperte, sino all'attaccatura del seno.
Odiava sentirsi costretta, seppur in stoffe pregiate, quando era a letto.

Si sentiva stanca e spossata. Troppe novità, troppe verità rivelate e troppi nuovi problemi...
E non si trattava solo dell'aver scoperto di essere una Dea... Il chè ragionandoci attentamente ( ma nemmeno tanto), già di per sé era un ottimo motivo per lasciarsi andare a terrore e panico...
E invece no, ci si mettevano anche problemi "umanissimi" che le straziavano il cuore.
L'affetto e la preoccupazione per sua sorella, l'amore per il Faraone che ancora non riusciva a comprendere, come se le nascondesse qualcosa... E poi giustamente la rivelazione di Ophois, proprio quel che ci mancava...
Sospirò affranta, abbassando lo sguardo. Avrebbe tanto voluto poterne parlare con qualcuno, sfogarsi, sentirsi capita... Ma ciò non era possibile, non poteva chiedere tanto. Le spettava un compito gravoso che, molto probabilmente, avrebbe dovuto affrontare da sola.

Si strinse nelle spalle, sfregandosi le braccia con le mani, quando un brivido la colse e rientrò in camera.
Rivolse una preghiera a Bastet, le cui statue la vegliavano sempre, all'entrata di quella e di tutte le stanze dell'appartamento.
Si infilò nell'enorme ( forse troppo...) letto e chiuse gli occhi, allontanando tutti i pensieri.
Scivolò ben presto nel sonno... E ben presto, incominciò a sognare... No, a ricordare... Erano scene che aveva vissuto...

Era quella mattina... Si vide incontrare la cugina ed il Sacerdote, parlare loro e poi prendere la cugina a braccetto e farsi guidare verso i suoi appartamenti per un tè...
Ma non avevano mai preso quel tè... Perchè?
Oh, vero... E' successo qualcosa nella sala di Amon... Ma cosa.... ?
Era lei, Sekhmet, era lì. L'aveva trovata. Ed ora Neferty rischiava la vita a causa sua, solo per il fatto di conoscerla.


- SONO QUESTE LE PERSONE CHE DOVREBBERO DIFENDERTI? CHE DOVREBBERO STARTI VICINE? UNA AD UNA MORIRANNO STANNE CERTA. SEI INSOLENTE E QUESTA È LA PUNIZIONE CHE MERITI.-

Le immagini si susseguivano, vivide, ricche di dettagli, sentiva ancora il freddo della stanza, gli odori... E la paura...

- UNA CONCUBINA. SEI SOLO UNA MERETRICE DEL FARAONE CHE AVREBBE PREFERITO NEFERTY A TE! NON SEI NULLA PER NESSUNO. NON TI RENDI CONTO CHE NON VALI NIENTE PER I TUOI COSIDETTI AMICI? CHE TI VEDONO SOLO COME UNA RICCA E VIZIATA BAMBINETTA?-

E si, anche la rabbia, le parole di Sekhmet l'avevano ferita più di quella lama... Già, eccola ora legata, sull'altare sacrificale, mentre sperava che la Dea del Male la smettesse di torturarla, per ucciderla subito... E poi la preghiera di quell'uomo, l'intervento di Horus, Amon e Upuaut... La sua voce, la conosceva... Le era così dolce e familiare...

- Stà calma piccola. Ora ci sono qua io e non permetterò che ti faccia ulteriormente del male.-

No, è vero... Sapeva che l'avrebbe salvata... Ed ora ecco che guariva anche le sue ferite...
Ma quella sensazione di calore che sentiva... Non arrivava dall'esterno... No, era dentro di lei. Era lì. Era Ma'at. Viva.
Mentre Neferty ora giaceva morta, pianta dal suo amore... A causa sua.... No avrebbe fatto certamente qualcosa... L'avrebbe salvata.
I restanti ricordi la sommersero come onde marittime, schiacciandola contro gli scogli.

Si svegliò con uno straziante grido di terrore, lacerando il silenzio della notte.
Quando le ancelle e Carite entrarono, trovarono Iset rannicchiata in un angolo del letto, che si teneva la testa con forza e singhiozzava senza sosta...
Carite, cresciuta nel Tempio del Dio greco Apollo, aveva visto simili reazioni solo in donne che avevano avuto la maledizione della preveggenza. E conosceva troppo bene la sua piccola Iset per sapere che a terrorizzarla tanto, non era un sogno, ma la realtà.
La fanciulla continuava a piangere, non curandosi o forse non sentendo le voci che la chiamavano, poggiando ora gli avambracci sulle ginocchia e nascondendoci il viso...


Edited by Iset - 29/11/2006, 09:58
 
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Iset
view post Posted on 7/11/2006, 02:06




Carite fece preparare acqua e limone. In questo modo lo stomaco della ragazza avrebbe dato il via ad una reazione a quello stato.
Sapeva che Iset era assai capace nell'arte di leggere e parlare col pensiero, di certo quello doveva essere il primo caso di veggenza della ragazza... Ma allora perchè reagire così? Avrebbe potuto interpretarlo solo come un brutto sogno...
Fece uscire tutti, avrebbe pensato l'indomani ad una scusa plausibile da lasciar correre di bocca in bocca.
Aiutò la fanciulla a bere dalla coppa.
Era estremamente docile e remissiva, come mai prima... Gli occhi spaventati e carichi di dolore.
No, non aveva visto nel futuro... Ma forse nel presente... Una verità rivelata.

Iset deglutì a fatica l'acqua e limone, la gola le bruciava e la sensazione fastidiosa e aspra sulla lingua le fece storcere la bocca in una smorfia di disgusto.
Sentì lo stomaco carico di tensione, contorcersi ancora di più, ribellandosi a ciò che la bocca aveva ingurgitato.
Ma fu una sensazione passeggera, che la strappò almeno momentaneamente a sogni e ricordi...
Fissò Carite negli occhi e scosse la testa, sicura che la nutrice avrebbe capito. Non poteva parlarne...
La greca annuì, carezzandole il volto e si infilò sotto le coperte, aiutando Iset a fare altrettanto.
Come faceva quando era piccola, sistemò un cuscino contro la testiera del letto, appoggiandovisi con la schiena e prese a pettinare con le dita i lunghi e profumati capelli corvini della ragazza accanto a lei, sino a che esausta per il pianto, Iset non si addormentò...


Edited by Iset - 7/11/2006, 12:51
 
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Iset
view post Posted on 8/11/2006, 17:02




Quella mattina, regnava una strana quiete nell'appartamento di Iset.
Tutti la guardavano con occhi preoccupati, le loro amorevoli cure, ben lungi dall'essere solo atti dovuti, commovuevano la giovane, che in silenzio, sorrideva mesta.

Carite aveva messo in giro la voce che la sua padrona, aveva visto in sogno la sorella in pericolo, ovunque ella fosse.
- Non è poi andata così lontano dalla realtà...- Pensò Iset, mentre osservava il suo riflesso, nello specchio.
Truccata con cura, il taglio felino accentuato dal trucco nero, lo sguardo pareva ancora più luminoso per via della polvere dorata.
Iras le stava intrecciando nei capelli dei fiori di loto, trattenuti da preziosi fermacapelli, in madreperla.
Si osservava chiedendosi cosa ne fosse della maestosità di Ma'at...

Una volta pronta, uscì sola, diretta verso i Giardini.
 
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Iset
view post Posted on 15/11/2006, 09:47




¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ Più tardi, quel giorno ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤ ¤ª"˜¨¨¯¯¨¨˜"ª¤

Iset suonava serena.
Le note nata dalla preziosa arpa, suonata con gentile maestria, prendevano forma in una melodia dalla rara armonia, sembravano narrare di terre lontane, di eroi e creature fantastiche, come quelle delle favole per bambini.
La fanciulla teneva gli occhi chiusi, ormai conosceva bene le note, le corde da pizzicare e sfiorare, non aveva bisogno dello spartito.
Ed era strano osservare come tutto pareva assorbire la pace che ispirava quella melodia, come tutti ne fossero quasi incantati, soggiogati.
Le note continuavano a diffondersi nell’aria, sciogliendosi, posandosi delicate come pioggia, ma Iset pareva suonare solo per se stessa, tanto si estraniava dal mondo che la circondava, sembrava vivere per quella musica ed in quella musica, destinata a svanire alla fine della canzone, duratura solo negli animi che catturava.
 
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Neferty
view post Posted on 15/11/2006, 09:53




Neferty entrò piano nel grazioso ambiente arredato con il solito gusto impeccabile della cugina.
Si avvicinò ad Iset che sembrava troppo assorta nella sua musica per prestarle attenzione e con dolcezza le posò una mano sulla spalla.
- Ciao.-
le disse salutandola.
 
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Iset
view post Posted on 15/11/2006, 09:56




Aveva avvertito la presenza di qualcuno, ma non aveva voluto darle peso.
Quando sentì una mano sulla spalla, si voltò lentamente, aprendo gli occhi neri, senza interrompersi, continuando a sfiorare le corde dell'arpa.
Ma quando vide Neferty, non potè fare a meno di sussultare, facendo quasi cadere l'arpa.
Si impose calma e raziocinio, non sapeva cosa Neferty ricordasse.

*... S-salve cugina, perdonami ero troppo presa dalla musica...* Si scusò.
 
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Neferty
view post Posted on 15/11/2006, 10:00




- Non importa.-
disse Neferty guardando l'arpa riversa a terra.
- Sono qui per parlare con te. Dove posso accomodarmi?-
chiese alla cugina guardandosi intorno ma non sapendo dove poteva sedersi.
 
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238 replies since 20/10/2006, 11:36   3186 views
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