Ophois |
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| Ophois le appoggiò le mani sulle spalle e le diede un lieve bacio sulla fronte, poi scostandosi parlò:
- Il mio nome è Ophois ma anche Wepwawet o Upuaut e sono "colui che apre la via". Come hai già intuito e non solo stasera, se ci pensi, io non sono umano. Sono uno dei più antichi Dei. Ancora anteriore ad Osiride. La mia dimora è in altro dove, al di là dell'occidente ove tramonta il sole e ove risiedono i defunti. Spesso sono stato identificato anche come il Dio guerriero. Ma non è questo che importa. Anni fa quando nascesti decisi di incarnarmi in questo corpo. Presi forma umana per proteggerti e vegliare su di te. Il nostro incontro quando eri piccola non fu casuale. Se quel giorno non ti avessi protetta dalla tempesta di sabbia probabilmente saresti morta. Sono sempre stato al tuo fianco, sempre. Anche quando non mi vedevi, poiché vegliavo su di te da un piano diverso da quello fisico. Non ti ho mai abbandonata un istante. E forse ora sai il perché. Non potevo permettere a Sekhmet di ucciderti. Ci ha provato molte volte ma ha sempre dovuto scontrarsi con me e non è mai riuscita ad arrivare sino a te. Iset, io conosco il tuo segreto e mi dispiace di non avertelo rivelato. Non potevo capisci? Non potevo poiché eri troppo piccola per capire. Ancora adesso lo sei. Sei solo una fanciulla, come puoi reggere il peso di questo fardello? Tu, la Dea scomparsa, sei molto vulnerabile in questo momento. Ma i tempi sono maturi. Horus ha dovuto rivelarti chi sei in quanto la guerra è iniziata e Sekhmet è diventata più forte. Ha trovato una via segreta per raggiungerti. Ecco perchè ora sta succedendo tutto questo e stamattina al Tempio è riuscita a trovarti e a farti del male. Mi spiace piccola..mi dispiace davvero...
disse guardandola con infinito affetto.
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