Passeggiata serale, In compagnia di Ophois

- Come mai non parli? Perchè non dici niente?-

chiese Ophois fissandola rimanendo in piedi. La luna alle sue spalle sfavillava tranquilla nella notte silente.

- Ehi...-

disse inginocchiandosi vicino a lei e guardandola in faccia.

- Come stai?-

domandò preoccupato.

Ophois sostenne la ragazza che stava per cadere all'indietro. La prese in braccio e si diresse verso una piccola fontana poco distante, da dove attinse con la mano dell'acqua che le riversò sulla faccia.

- Svegliati piccola.-

le sussurrò dolcemente mentre la guardava con affetto.

- Che ti prende?-

chiese l'omone che era rimasto allibito dal gesto della ragazza.

- Si può sapere che fai?-

*... C-che faccio?*
Chiese con voce stridula, cercando di controllarsi.
* Ma sei impazzito? Ti sembra che io potessi dire " Oh, il Dio Upuaut, molto lieta!!"???*
Ancora non si era sollevata da terra.

- Ma mica pretendo riverenza. Non da te di certo!
disse non capendo la ragazza.

- Sono e rimango Ophois, Iset. Sono ancora colui che hai conosciuto. Anche nell'aspetto a dire il vero. Non sono mai cambiato e non cambierò adesso.-

* R- riverenza?? Dannazione Ophois, ti rendi conto di quello che mi hai detto?*

- Si che mi rendo conto. Ora che sai chi sono non devi guardarmi con occhi diversi. Solo questo ho detto.-

si scusò lui aggrottando un sopracciglio e non sapendo che altro dire.

* Ophois, non so nemmeno come devo guardare me stessa...*
Mormorò sconsolata, sempre seduta a terra.

- È normale che ti senta smarrita. Come potrebbe essere diversamente? Il tuo mondo tranquillo ti dev'essere crollato addosso. Ma non temere Iset, ci sono qua io, come sempre del resto. Farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarti.-

disse tendendole la mano e guardandola con occhi colmi d'affetto. Qualunque donna guardandolo in quell'istante si sarebbe innamorata di quel bel viso, duro e tenero al contempo.

Prese le mani che lui le tendava e si rialzò in piedi. Lo fissava nel profondo degli occhi, quasi fosse quello l'appiglio a cui tenersi e non le sue forti braccia.
* Se... Te lo chiedessi... Mi porteresti via da quì?*
Non sapeva ancora cosa fosse successo quella mattina, ma una parte di lei la rifiutava ostinatamente.
Sapeva che molto presto avrebbe dovuto decidere cosa fare, per se stessa, ma soprattutto per il bene delle persone che amava.
* Se te lo chiedessi... Ce ne andremmo da quì, Ophois?... Io e te, come quando ero piccola...*