Neferty chiede udienza al Faraone

"E sia, purchè tu assolva anche ai tuoi doveri di moglie nei miei confronti..."

disse lui accordandole ciò che essa voleva

Neferty ammutolì un istante poi abbassò il capo e acconsentì:
- Come volete mio Sire.-
Sarebbe stata una delle tante donne del Faraone. Questa prospettiva non le piaceva affatto, tuttavia cercò di non pensarci, poiché per Amon avrebbe fatto di tutto.

Neferty si congedò dal Faraone.
In cuor suo era sollevata di saperlo tanto disponibile nei suoi confronti, tuttavia l'attesa le metteva ansia.
Avrebbe dovuto condividere il letto di Thutmosis e questo la metteva a disagio.
Decise di non pensarci per il momento.
- Grazie Thutmosis. Attenderò tue notizie.-
disse prima di lasciare la sala.

La guardò uscire, poi tornò mandò a chiamare Iset.
Aveva il dovere di sapere cosa stesse accadendo...

Edited by Gianlu79 - 28/1/2007, 13:30

Era preoccupato dalla sua reazione, ma sopratutto dalla reazione della dea, ma decise di dirle subito come stavano le cose, inutile mentirle o girarci intorno.

"Ciao piccola mia, ti ho convocato per una questione piuttosto importante.....vedi, gli dei hanno dei progetti per la dinastia d'egitto....ed anche Ammon ha i suoi...."

rimase un attimo in silenzio, poi riprese a raccontarle tutto, chiedendosi ancora una volta come avrebbe reagito....

Si limitò ad incrociare le braccia sotto al petto, ad alzare un sopracciglio con aria scettica e a domandare

*... Ovvero?*

"Ammon, vuole che Neferty sia regina consorte e pertanto vuole che io la sposi...."

ecco, lo aveva detto, adesso sarebbero stati problemi....

Thutmosis potè vederla girare lentamente la testa, osservare alla sua destra, il viso era solo una maschera priva di espressione. Il Destino si divertiva a tirarle brutti scherzi... Sapeva quel che era giusto fare, ma lei non voleva farlo! Avrebbe voluto piangere e urlare, ma quel che sentiva era tanto profondo da devastarla.

Quando la fanciulla si girò nuovamente verso di lui, lo fece di scatto, gli occhi nettamente più chiari.

* Auguri allora... Vado a preparare i bagagli.*

Disse semplicemente, come se si stesse preparando ad una scampagnata.

* Oh, mi prendo la libertà di cambiare idea anche io. Non lascerò mai mio figlio ad un approfittatore ed un'ipocrita.*

E gli volse le spalle, pronta a lasciare la Sala.

La raggiunse afferrandola per un braccio

"Pensi davvero che io ti metta da parte come un cencio? Come uno straccio?
Ammon è il Padre degli dei, oltrechè mio e non posso disubbidire alla sua volontà....ma neppure posso disobbedire alla volontà del mio cuore.
Sposerò Neferty, perchè questo è il volere degli dei, ma lo stesso momento, sposerò te, perchè questo è ciò che desidero.
Ella sarà regina e presenzierà i riti ufficiali, tu sarai regina ed avrai il pieno potere sul Palazzo Reale, sui funzionari, gli scribi e quanti vi vivono...."

Come poteva farle capire il suo amore? Poteva egli ergersia sfidare gli dei?

Non tentò di divincolarsi, ma lo osservò fisso negli occhi, mentre i propri si velavano di lacrime.

*... E cosa desideri, eh? Una Regina per i riti e le cerimonie e una che badi alla casa? Una che sia anima e mente per il paese e l'altra il grembo?? Cosa vuoi? Spiegati per una buona volta!!*

Era furiosa e questa volta non avrebbe fatto nulla per nasconderlo.

*... Perchè non prendermi per sciocca, non dirmi che non ne sei stato felice, che non ti sei compiaciuto per quanto ha stabilito Amon... Non dirmi che il tuo primo pensiero non è andato a quando FINALMENTE condividerete l'alcova... Non prendermi in giro dicendomi che è un sacrificio per te.*