Pregando Ammon

-... Incertezze o scelte per voi sbagliate?-

Lo rimbeccò lei... Dio o non Dio con chi credeva di parlare?

Horus scosse sconsolato la testa.

- PECCHI DI SUPERBIA ISET. ESATTAMENTE COME IL TUO AMICO. DOVETE IMPARARE L'UMILTÀ SE VOLETE AVERE IL FAVORE DEGLI DEI. IN CASO CONTRARIO NON LAMENTATEVI DELLE DECISIONI. SPECIALMENTE TE ISET-

Il sentimento di superiorità e freddezza che dimostrava quella ragazzina era sconcertante! Gli Dei esigevano profonda devozione e rispetto e lei l'avrebbe imparato presto, che gli piacesse o no.

- Non è superbia la mia Horus. Una volta hai detto che potevi scorgere la verità in me e allora, ti prego, guarda.... Come credi che possa sentirmi in questo momento?
Quel che vorrei, non posso averlo e ciò che ho, non ho idea di come affrontarlo... Non è superbia Horus...-

Ammise scotendo la testa. Forse sarebbe stato meglio esternare il proprio dolore, il proprio rammarico?
Non l'avrebbero forse accusata di essere immatura e incline ai piagnistei?
Fissava il Dio negli occhi, affinchè osservasse davvero in lei, affinchè scoprisse di che natura era la morsa che le attanagliava il cuore...
Chissà perchè pensava che Horus la potesse conoscere... In fondo avevano parlato un paio di volte e per poco tempo, ma le dispiaceva che vedesse in lei ciò che non era.

- BRAVA ISET È ESATTAMENTE COSÌ CHE TI DESIDERO.-

disse il Dio avvicinandosi a lei e accarezzandone una gota.

-CIÒ CHE INVECE È SGRADITO ALLE MIE ORECCHIE È IL RAMMARICO CHE HAI DIMOSTRATO POCO FA. INVECE DI ESTERNARE I TUOI SENTIMENTI SEI STATA FREDDA E SCOSTANTE METTENDO IN DUBBIO L'AUTORITÄ MIA E DI AMON. CONOSCO LA TUA SITUAZIONE E MI RENDO CONTO DI QUANTO SIA DIFFICILE PER TE AFFRONTARE TUTTO QUESTO E DI QUANTO BISOGNO DI AIUTO TU ABBIA. OPHOIS POTEVA DARTI QUEL CONFORTO CHE CERCHI COSÌ DISPERATAMENTE MA A QUANTO NE SO LO HAI ALLONTANATO CON FREDDEZZA. ESATTAMENTE LO STESSO ATTEGGIAMENTO CHE HAI TENUTO POCO FA. NOI NON SIAMO QUI PER FARTI DEL MALE, MA PER PROTEGGERTI E TI VOGLIAMO TUTTI BENE. RICORDATELO...-

- Mai ho messo in dubbio l'autorità di Amon. Neanche per un istante, so che se così è stato deciso è giusto, come sai che non potrei prendermela con nessuna delle persone o... Divinità implicate nella faccenda... Ma perchè allora avete atteso che fossi incinta per prendere tali decisioni? Non fraintendermi, sono felice e orgogliosa di quanto mi è accaduto... Ma forse sarebbero state risparmiate delle sofferenze a diverse persone, tutto quì... E sebbene sia convinta della vostra giustizia, bè... Al momento provo sensazioni non propriamente piacevoli...-

Sperava che Horus non la fraintendesse di nuovo. Parlava semplicemente di dolore e non frustrazione per un obiettivo mancato...
Si sentiva confortata dalla presenza del Dio e quindi continuò a parlare...

-... E Ophois... Non lo so, quando ho capito che era a palazzo... Ho avuto paura. Ed è questo che mi ha spiazzato più tutto, perchè non so per quale motivo dovrei temerlo! Ma è una cosa che sento istintivamente... Ma questo dovrò spiegarmelo da sola... Ti prego di perdonarmi se la mia reazione ha sottinteso sentimenti che non mi appartengono.-

Mormorò con un lieve inchino, lasciando la parola a Thutmosis.

Era rimasto in silenzio, poi finalmente toccò a lui parlare

"Potente Horus, sono venuto qui per chiedere consiglio a voi dei sul da farsi, non è forse questa già una forma di rispetto ed omaggio nei vostri confronti?
Dimmi, ho forse scelto io di nascere faraone? E dove eravate voi dei, quando il popolo d'Egitto langueva oppresso dalla tiranna? E dove eravate nelle fredde sere d'inverno quando ero costretto a stare in un oasi, lontano dal tepore della mia dimora?
Se a voi dei la mia condotta non piace, per me potete anche dare il trono a chi volete, ma non venitemi a dire che vi ho mancato di rispetto, perchè tutto il mio operato è stato volto al benessere del popolo!"

- CONSIGLIO???-

Tuonò Horus perdendo la pazienza ma si ricompose immediatamente.

- LO CHIAMI CONSIGLIO CRITICARE LE SCELTE DIVINE? RITIENI ANCORA DI ESSERE NEL GIUSTO THUTMOSIS?-

era la prima volta che lo chiamava per nome...

- E SENTIAMO, DI CHE OPERATO PARLI? HAI MAI INVITATO IL POPOLO A PALAZZO? HAI MAI ONORATO UNA FESTIVITÀ? COME TI SEI INTRATTENUTO A PALAZZO? LA TUA MASSIMA ATTIVITÀ È STATA QUELLA DI CURARE I TUOI INTERESSI. HAI CONTROLLATO LE TRUPPE E SEI ANDATO IN CERCA DI PREDONI, MA NON È SUFFICIENTE. IL FARAONE DEV'ESSER DEGNO DI PORTARE QUEL NOME E DEV'ESSERE COLUI CHE SI IMPEGNA PIÙ DI TUTTI, CHE LAVORA PIÙ DI TUTTI, PER COMPIACERE GLI DEI. ME COMPRESO. RICORDATI CHE DINANZI AL POPOLO TU TI FREGI DEL MIO NOME...TI CHIEDO SOLO DI ESSERE PIÙ ZELANTE. -

Disse allontanandosi di qualche passo in direzione della statua da cui era sorto.

- VIENI ISET...TI MOSTRERÒ IL DUAT...-

disse rivolgendosi alla fanciulla. Era tempo che lei capisse cosa era veramente importante nella sua vita...

- STA BENE THUTMOSIS. SE VUOI IMPARARE AD ESSERE UN UOMO MIGLIORE TI AIUTERÒ. POTRAI INVOCARMI COME SA FARE ISET, POTRAI CHIEDERMI CONSIGLIO E TI ISTRUIRÒ SU CIÒ CHE È GIUSO FARE PER IL TUO POPOLO.-

Disse Horus molto altruisticamente.
Quindi fece comparire nelle sue mani un piccolo gioiello di foggia maschile.

- ECCOTI UN ANELLO D'ORO. LA PIETRA AL CENTRO È UNO ZAFFIRO, LA PIETRA DELLA SAGGEZZA. CON ESSO POTRAI CHIAMARE SIA ME CHE AMON O AMMON COME LO CHIAMI TU! TI AIUTEREMO NOI. RIGUARDO A NEFERTY PARLERÒ IO STESSO AD AMON E CERCHERÒ DI FARGLI CAMBIARE IDEA MA NON POSSO FARLO SE PRIMA NON CONDUCO ISET NEL DUAT DOVE SPERO TROVERÀ PARTE DI SÉ STESSA. LA FUTURA MADRE DI TUO FIGLIO HA BISOGNO DI ESSERE PIÙ STABILE A LIVELLO EMOTIVO PER GOVERNARE IN GIUSTIZIA ASSIEME A TE.-

spiegò altrettanto magnanimamente rivolgendogli un flebile sorriso.

Prese con delicatezza l'anello

£Ti ringrazio mio Signore, per la tua immensa generosità, ancora una volta dunque gli dei lavoreranno per il bene dell'Egitto..."

poi si volse verso Iset, dandole un bacio sulla guancia, senza aggiungere altro

IL DIO RICAMBIÒ LO SGUARDO E ATTESE CHE ISET LO RAGGIUNGESSE.
QUINDI SI CONGEDÒ CON UN LIEVE INCHINO DAL FARAONE E LA STESSA LUCE CHE AVEVA ANNUNCIATO IL SUO ARRIVO AVVOLSE I DUE CHE SCOMPARVERO DIRETTI VERSO IL DUAT.

Rimase silenzioso, i attesa degli avvenimenti....