Passeggiando per le vie

- Tu invece? Come mai hai scelto di fare lo scriba e il professore? Cosa ti ha spinto a studiare tanto?-
chiese curiosa mentre procedevano lentamente per la cittadina.

"Avevo voglia di sapere molte cose, e adoro essere scriba" disse Ameni.*

- Tutto qui? Solo curiosità?- chiese incredula Varda.
- Pensavo che per diventare scriba ci volessero passione e dedizione, poiché l'addestramento è lungo e faticoso. Ma forse mi sbaglio io...-

*"La mia non era semplice curiosità!" disse Ameni, offeso. "Io volevo veramente diventare scriba!".
Poi sorrise e disse:"Bene Varda, è stato un piacere chiaccherare con te. Ora devo andare". Riprese le tavolette e cominciò di nuovo a scrivere*

Edited by Ameni - 25/4/2007, 14:00

- Ehi non volevo offenderti!- replicò Varda guardandolo raccogliere le sue cose ed andarsene...

*"Lo so che non volevi offendermi. Non sono arrabbiato con te, tranquilla" disse Ameni. "Tu mi hai semplicemente fatto delle domande e io sono stato uno stupido a rimanerci male". "Scusa se ho reagito così. Rimango qui con te"

Varda tirò un sospiro di sollievo.
- Scusa sono io che mi sono espressa male; non volevo offenderti. Stavamo conversando cordialmente, ma mi spiace se ho urtato i tuoi sentimenti. Come ti ho spiegato prima, purtroppo non ho molti amici, anzi tu sei l'unico e devo ancora imparare a trattare con gli altri. Ti chiedo ancora scusa.-
disse la giovane avvicinandosi a lui e allungando una mano in segno di pace.

*Ameni ricambiò il gesto dicendo:"Non ti preoccupare Varda, avrei dovuto capire che non era tua intenzione offendermi prima di andarmene. La colpa non è tua"*

Varda fece un sorriso tirato, di circostanza.
Ameni era bello strano anche lui e ci avrebbe messo del tempo prima di capire come comportarsi in sua presenza.

- Che ne dici se ci sediamo vicino all'obelisco centrale?- propose perchè accaldata dalla calura del sole.

*"Va bene" disse Ameni. I due si andarono a sedere vicino all'obelisco. "Qui si sta molto meglio, vero?" chiese Ameni*

- Decisamente!- rispose Varda.
- Fa meno caldo! Lo trovo insopportabile il caldo!- disse sbuffando e cercando di farsi ventaglio con una mano.
- Dimmi Ameni, hai mai visto un'ammita trasformata?- chiese stuzzicandolo.

*"No" disse Ameni, con voce tranquilla. Poi fece cadere senza farsi notare uno dei suoi strumenti (era una strategia per cambiare argomento). Si chinò per raccoglierlo e disse:"ops, è caduto. Mi cade sempre qualcosa, sono incredibile. A te succede molto?"*

Varda lo guardò ammaliatrice.
- Direi di no caro Ameni, tuttavia a me cade spesso l'occhio sui bei giovanotti e tu pari essere uno di quelli!- disse per poi mettersi a ridere con fare suadente.
A Varda, abituata a giocare con le sue vittime, ancora non era passata l'attitudine alla provocazione e la sua sensualità e il suo fascino innati le rendevano il gioco molto divertente.

*Ameni arrossì un po' e disse:"Oh, beh, io, forse.... No, io non credo che..."*

- Suvvia Ameni. Improvvisamente sei diventato timido? Come mai?- chiese Varda sfiorandogli il braccio con la punta delle dita della mano sinistra.
- Non ti ho mica fatto una proposta, anche se in effetti sei molto carino.-
aggiunse maliziosa ma rispettosa.