Neferty chiede udienza alla Regina

" Perchè l'hai fatto, bambina?"

Domandò con affetto, tornando a darle del tu e carezzandole la guancia.

- Per amore.-

Fu la sua risposta.
In effetti era vero...stava abbandonando tutto per Gyasi...il suo Gyasi...

" Allora è una giusta scelta. L'amore è la motivazione più alta ed unica per la quale tutto può essere. Anche l'impossibile o l'impensabile."

Le rispose la vecchia dama con un sorriso rassicurante.

- Oh, saggia Carite, le tue parole sono come balsamo per le mie orecchie! A volte la vita ci mette davanti ad un bivio e la scelta non sempre è facile. Ma non preoccuparti tornerò. Farò ancora dei viaggi fino a qui, fino a casa.-

disse Neferty lasciandosi andare a considerazioni dolorose.

" Ti aspetteremo sempre, lo sai... Senza biasimo o rancore."

Continuò consolante la balia, sorridendole sincera.

" Avvisa anche tua cugina, per lei sarà un grande dolore, ma sono certa che ti appoggerà in tutto"

- Si...ho pensato ad Iset. È per questo che mi trovo qui, speravo di trovarla e di salutarla, spiegandole i motivi della mia scelta. Carite....io....io...-
disse Neferty ma non seppe aggiungere altro.
Provava un forte dolore all'idea del distacco da tutti coloro al quale voleva bene.

Le prese il viso fra le mani e le sorrise rassicurante, solida e pacifica come solo la saggezza degli anni può rendere una persona.

" Fa male il distacco vero? Ma questo dolore ti aiuterà sempre a ricordare il passato ed a trarre giovamento da esso. Ma non sbagliare a pensare che questo dolore sia conseguenza di uno sbaglio, non farlo mai, intesi?"

- No....cioè si....ci proverò. Lui mi ama Carite, ed io amo lui. Ma il fato è stato crudele con noi. Il nostro amore procurerà molti problemi ad entrambi. Quando mi sposerò, ad Assuan, diventerò la Regina dei non morti Carite. Da Gran Sacerdotessa di Amon, Dio della luce, a Sovrana delle tenebre. Chi ha deciso questo per noi?
Trovo che sia molto ingiusto etichettare qualcuno solo per sentito dire eppure il mio futuro sposo dovrebbe essere il mio peggior nemico. Si tratta di Gyasi balia. Avrai già sentito parlare di lui come il più perfido dei mostri. O no?-

disse Neferty confidandole le proprie paure.

" So che le voci che circolano bisogna ascoltarle con un orecchio solo. Raramente sono verità e non opportunismo."

Le fece notare lei, senza scomporsi.

" Vedi Neferty, per me anni orsono, anche l'Egitto era un nemico. La Regina lo era... Ed ora?
Chissà se il tuo amore non servirà a salvare quel Re oscuro ed il suo popolo. Magari così voglion gli Dei."

-Oh gli Dei certo! Amon mi ha maledetta per la mia disobbedienza, ne sono convinta. Ho vissuto fino ad ora al servizio degli Dei...ma ora no. Ora ho deciso di seguire il mio cuore.-
disse Neferty, ritrovando un pò di quell'ardore che le bruciava nel cuore.

" Allora non sbaglierai. Forse è proprio quel che ci si aspetta da te, in fondo non hai avuto prova della scontentezza del Dio no?"

Le rispose la vecchia che pareva di nuovo forte e vigorosa, quasi che la passione della ragazza, giovasse anche lei.

" E dunque basta con i timori, alza il mento e cammina orgogliosa per la strada che hai scelto!"

Neferty sorrise, sentendosi nuovamente sicura di sé.

- Hai ragione cara balia. Dunque questo è un'arrivederci...e se dovessi venire ad Assuan sarai la benvenuta.-


disse la giovane abbracciando la donna.

La abbracciò con calore carezzandole la schiena in ruvide e materne carezze.

" Ora va e porta alla Regina anche il mio pensiero..."

Le disse continuando il sorriso e rassettandole la veste.

D'accordo!-

rispose la giovane staccandosi da quell'abbraccio materno e facendole una carezza sulla nuca. Quindi si allontanò, dirigendosi verso la porta d'ingresso. L'aprì e un momento prima di uscire dalla stanza cercò Carite con lo sguardo e le sorrise.

Le sorrise e la salutò con un cenno della mano, lieta che per qualche momento, quella dolorosa stretta al cuore si fosse allentata.
Anche in quel momento si sentiva meglio, mentre il silenzio tornava a regnare nella sala. Se c'era chi trovava il coraggio di seguire l'amore, allora c'era ancora speranza per tutti loro.