Ritorno.

Il Gran Maestro di corte si avvicinò a sua Maestà.
L'uomo tarchiato e di mezza età, era uno degli intendenti di palazzo, colui che si occupava di organizzare i ricevimenti ed i banchetti reali.
Si schiarì la voce, inchinandosi dinanzi a Sua Maestà, in attesa che gli concedesse la parola.

Lo guardò, gli fece cenno di parlare...

Alzò il capo, schiarendosi di nuovo la voce.

* Maestà, vorrei ricordarvi umilmente che a breve vi sarà anche la festa dell'ubriachezza da organizzare...*

Se ne era completamente scordato però ci pensò un attimo...

Vero, ma stò aspettando il ritorno della mia Sposa, potremmo decidere di rendere unico quell'evento con la presentazione al Popolo del nostro Erede.

* Maestà, lasciate che vi dia un consiglio?*

Domandò l'uomo con umiltà, senza traccia di ipocrisia o falsa modestia.

Parla..ti ascolto...

Concedendoli di dare sfogo alle proprie idee...

* Ecco se permettete Mio Faraone, sarebbe non consigliabile sovrapporre le due festività.
Soprattutto visto la natura dell'annuale Festa dell'ubriachezza. Il Principe in tal occasione non sarebbe adeguatamente onorato.
Vi proporrei quindi di unire si le due festività, ma di farlo una di seguito all'altra, come se l'una fosse il principio o il culmine.*

Spiegò con semplicità. Era un uomo schietto e sincero che conosceva il proprio lavoro e tutta quella serie di regole che tanto sembrano naturali ed implicite.

* Concordo Maestà, è l'idea migliore. Sarà la presentazione del discendente di Rà su questa Terra che culminerà con un'ovazione agli Dei.
Molti assoceranno le due cose. Vedono già un segno divino nella nascita del Principe e nel Vostro ritorno.*

Spiegò l'uomo per nulla incline a scadere nel crogiolarsi nelle lusinghe.

Allora così faremo, in nome dell'Egitto, grande è la forza del Regno.

Disse soddisfatto.

Verrai ricompensato con questo tuo gesto, sarai il mio consigliere personale, pensò che tu abbia consigli anche per altre questioni.

* Maestà, so compiere il mio dovere e nulla di più. Mi recate un grande onore, ma ci sono cortigiani che aspirerebbero a quella carica... E... E...*

Già, idioti pomposi e gradassi. Mettevano bocca in tutto, paventando grandi conoscenze.
Lui al contrario era un uomo semplice, cresciuto lontano dagli splendori della corte e sapeva che la vita migliore era quella scevra di false modestie e lusinghe. Il vero valore di un uomo lo si evinceva dal suo operato.

* Che altro posso dire Maestà... Ve ne ringrazio...*

Mormorò inchinandosi con profondo rispetto.
Era sempre stato bistrattato alla Corte della matrigna del Faraone che gli preferiva uomini più melensi e dalla lingua lunga che la elogiassero di continuo.
Ma lui non era così, forse era troppo schietto e diretto, ma era convinto che la verità era sempre l'unica via possibile.

* A tal proposito mio Signore... E' lecito chiedervi quando intendete riportare la Regina a palazzo?
Il popolo ha bisogno di vedervi uniti..*

Rispose il nuovo Gran Consigliere.