Di nuovo sola.

- NON VEDO L'ORA DI VEDERTI ALL'OPERA.-

DISSE ALLUDENDO A QUANDO ISET AVREBBE SCHIAVIZZATO LA SUA PEGGIOR NEMICA.

" Non vedo l'ora anche io fratello, di vedermici..."

Ed un bagliore di azzurro ghiaccio le illuminò per un istante lo sguardo di divertimento.
" Ma mi meraviglio di te, non hai degnato tuo nipote nemmeno di un'occhiata.."

SHU NOTÒ IL BAGLIORE MA FECE FINTA DI NULLA.
- PERCHÈ DOVREI? IO PARLO INCESSANTEMENTE CON MIO NIPOTE DAL GIORNO DELLA SUA NASCITA.-

DISSE SORRIDENDO CON ARIA FURBA, DI CHI SA DEI SEGRETI E NON VUOLE RIVELARLI MA SOLO FARLI INTRAVEDERE.

Lo fissò con aria furba.

" Oh ma davvero? E sentiamo cosa ti avrebbe confidato il mio pargolo?"

- BEH PER ESEMPIO QUANTO SEI BELLA E CHE GLI PIACE SOGNARTI. CHE QUANDO SI SVEGLIA SI SENTE BENE E AL SICURO MENTRE ANNUSA L'ARIA ALLA RICERCA DEL TUO ODORE E DEL TUO LATTE!-

PRONUNCIÒ QUESTE PAROLE CON UN'ARIA TALMENTE RIDICOLA CHE FU IMPOSSIBILE NON ACCORGERSI CHE STAVA PALESEMENTE INVENTANDO SUI DUE PIEDI.

" E immagino dica anche di sapere quanto sia fortunato ad avere uno zio tanto bello e sagace come te, non è vero?"

Lo punzecchiò lei. Non se ne era resa conto, ma aveva ritrovato un'antica complicità col fratello che la faceva sentire bene e a proprio agio.

- OH NO NO, NON DICE ANCORA QUESTE COSE. MA UN GIORNO LE DIRÀ...-

RISPOSE GONFIANDO ORGOGLIOSAMENTE IL PETTO E FACENDO QUALCHE PASSO BALDANZOSO PER LA STANZA. LE GAMBE DIVARICATE, LE MANI APPOGGIATE AI FIANCHI!
SEMBRAVA UN'ANATRA ZOPPA CHE ARRANCAVA INCONSAPEVOLMENTE BUFFA PER LA STANZA, COMPIENDO DEI SEMICERCHI GROTTESCHI.

" Oh.. Ehm... Ne sono certa..."

Ribattè osservando con divertito scetticismo l'andatura del fratello.

- E VA BENE. LO AMMETTO.-

DISSE ARRESTANDOSI DI COLPO A POCHI CENTIMETRI DA LEI.
ALLUNGÒ E CURVÒ IL COLLO, COSÌ CHE LA PUNTA DEL SUO NASO SFIORÒ QUELLA DI LEI.

- IO E IL PICCOLO MARMOCCHIO NON ABBIAMO MAI AVUTO IL PIACERE DI CONVERSARE. MI SCUSO PER NON AVERLO ANCORA AMMIRATO MA È UNA COSA NUOVA QUESTA E MI CI VUOLE DEL TEMPO PER ABITUARMICI. MI HAI CHIAMATO E SONO VENUTO. DAL TONO DELLA TUA VOCE ERI AGITATA E SPAURITA. È NATURALE CHE ABBIA PENSATO PRIMA A TE. MA ORA TE LO CHIEDO FORMALMENTE: POSSO AVERE L'ONORE DI CONOSCERE MIO NIPOTE?-

CHIESE CON ARIA SUADENTE.

Iset alzò gli occhi al cielo, con un sospiro. Eh si, stava vagliando attentamente la proposta di Shu.
Un vagito pretenzioso giunse dalla culla e subito Iset volse la testa verso quella direzione.

" Oh, bè... Pare che il Principe lo voglia..."

Disse con un sorriso complice al fratello.

- ALLORA IL PRINCIPE SARÀ ACCONTENTATO!-

RISPOSE SHU AVVICINANDOSI ALLA CULLA E SORRIDENDO RASSICURANTE AL PICCOLO ESSERINO CHE RIPOSAVA LÌ DENTRO.

- ADORABILE!-

DISSE DOPO UN MOMENTO DI CONTEMPLAZIONE.

- POSSO PRENDERLO IN BRACCIO?-

CHIESE EMOZIONATO.

" Certamente!"

Rispose Iset con un sorriso, accomodandosi sul letto, osservando deliziata la scena.

SHU SI CHINÒ SUL PICCOLO E LO PRESE DELICATAMENTE IN BRACCIO.

- COME SI CHIAMA?-

CHIESE ACCAREZZANDOGLI IL DORSO.