Rilassandosi Alle Terme

Una delle ancelle si sporse a chiederle un qualcosa all'orecchio e Iset le rispose sorridendo.
L'ancella con passi svelti e silenziosi si avvicinò alla giovane dama che ora osservava una statua e le chiese gentile
* Signora, la mia padrona mi manda a chiedervi se potrebbe darvi disturbo se bruciassimo un poco di olio profumato...*

Iset intanto la guardava sorridendo pacifica.

* Terribilmente pesante, oserei dire... Speriamo almeno, che sia stata fruttuosa...*
Rispose tranquilla con un sorriso tenero, mentre inspirava a fondo il profumo orientale, floreale ma leggermente speziato, che andava spargendosi nell'aria.

* Sono Iset Miw- Sher, discendente della dinastia Shemei Signora.. E' un onore conoscervi.*
Disse chinando un poco il capo, senza però distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
* Lo gradite? Sarò lieta di farvene avere alcune boccette, se me lo permettete.*

* Mia madre lo ama in modo particolare, lo fa arrivare direttamente dall'Oriente, grazie ad un cugino che vive e prospera laggiù.*
Fissò la giovane attentamente. Era graziosa e poteva avere solo una manciata di anni più di lei.
*... E voi da dove venite?*

* Heliopolis... La capitale culturale del Regno.... E' splendida davvero... La ricordo bene, anche se ero molto piccola, l'ultima volta che l'ho visitata...*
Si fermò a riflettere
* Si, la mia famiglia prospera in questa città da molte generazioni ormai. Anche se io ho passato molto tempo lontana da Tebe, divisa fra la altre dimore di mio padre ed il deserto.*

- Anche io?- Si chiese curiosa a chi si riferisse, ma non le pose questa domanda.
* Si, ho vissuto nel deserto per parecchi mesi negli ultimi dieci anni. Principalmente per imparare l'arte di maneggiare i serpenti più velenosi, da un vecchio incantatore di serpenti... Ma anche per sfuggire alle mire della Tiranna... Sapete mio padre si è sempre professato fedele alla dinastia del Faraone e mai ha nascosto i propri pensieri per la Regina, considerandola un'usurpatrice. Per questo eravamo in pericolo, la Regina non si è mai risparmiata nel punire chi non la sostenesse... E anche la mia famiglia è stata duramente colpita.*
Si rattristò un poco, sebbene covasse ancora rabbia per le opere di quella donna che le avevano strappato una sorella.