Aspettando Iset., SPIN OFF

Appoggiò una mano sulla propria nuca e forse questo provocò uno spostamento della veste di Iset, ne fu per un momento soggiogato, la tentazione di togliere quel contatto per un momento gli balenò nella testa, quello era un comportamento disdicevole, pur entrambi conoscendo i ruoli. Lei aveva accettato di divenire sua, non la tolse, fece finta di nulla benchè il cuore cominciasse a battere più forte.

Trattenne a stento un ansito. Poco contava che fosse la sua concubina. Mai si era sentita così.. "... Siete comodo, Altezza?" Domandò per spezzare l'imbarazzo.

Qualcosa in lei era stupefacente, la grazia e la compostezza di una Regina, sapeva che qualcosa si era mosso anche in lei, lei poteva averlo teuto nascosto ma il suo corpo aveva avuto un lieve spasmo.

Molto comodo, e tu?

Poi decise di essere più diretto, le fece una domanda senza mezzi termini.

Ti piace il mio tocco il calore della mia pelle sulla tua?

".. Estremamente comoda.." Rispose con tranquillità, ma la seconda domanda di lui l'aveva spiazzata. Se da un lato la risposta era un semplice monosillabo affermativo, la lingua si rifiutò di articolarlo. Poteva rispondere con sarcasmo o con fare enigmatico. Infine fissandolo negli occhi rispose ".. Se così non fosse Altezza, non sarei qui... Non credete? Pensate forse che vi abbia detto si, solo perché siete il Faraone?" Domandò questa volta lei, con una punta di incoscienza forse.

Sorrise, la guardò dritto negli occhi, muovendo la mano sottto la nuca in modo da massaggiarle la gamba.

Contavo sul fatto che non fosse la mia posizione ad avere influito sulla tua scelta. Sei una donna coraggiosa a parlare così questo, rende onore a te e rende onore a me che ho scelto bene.

" Maestà, vi stimo e vi rispetto, per quel che siete. Un uomo pessimo, non migliora con una corona sul capo. E a me stessa debbo sincerità. La mia dignità mi impone di scegliere quel che il cuore mi detta, non la comodità." Rispose lei seria e compìta, quanto lo permettevano le sue carezze nascoste.

" Si Maestà.." Rispose soltanto, con sincerità.

Fece l'unica cosa che al momento gli parve giusta, avvicinò il proprio viso a quello di le e per un attimo sfiorò le sue labbra.

Le toccò i capelli e li lisciò, poi la guardò profondamente, il sole ancora attardava la fine del suo cammino.

E' ancora presto, questo è vero, ma desidero andare a riposare...

Il desiderio lo si poteva leggere chiaramente nel suo sguardo.

Lo fissava con intensità, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di lui, neppure per un istante. ".. Bene, Altezza.." Era una risposta sciocca e superficiale, nonchè inutile. Entrambi conoscevano bene la vera domanda e la vera risposta.

Alzò lentamente la testa continuando a fissarla, da lontano chiamò dei servitori ai quali venne ordinato di preparare l'Alcova, i due avrebbero riposato, con l'ordine da parte di tutti di non disturbare per almeno tre giorni.