Finalmente a casa...

Voluta tu, zuccherino.

Gli rispose lui con un ghigno.
Un balzo felino e le fu sopra, costringendola sul letto.
Le fermò i polsi con una mano e fissandola ghignò con una voce fintamente malefica.

Preparati al morso del tremendo vampiro!

Si chinò con rapidità sul suo collo, quasi che volesse sbranarla sul serio... Ma seguì una successione di delicati baci e morsetti che nessun segno asciavano sulla pelle di lei.

Neferty sorpresa dal balzo che fece Gyasi rimase immobile.
Ma non potè trattenere il sorriso quando lui scherzò.

- Pazzo amore mio, sei completamente pazz..!-

lo schernì giocosamente prima che le parole le svanirono dalla bocca. I baci di Gyasi sul collo erano infinitamente piacevoli, carezzevoli e sensuali!
La giovane si lasciò andare inerme sotto di lui, consapevole solo di quel momento.

Neferty ricambiò con ardore il bacio.
*Com'è bello stare tra le sue braccia!* pensò emozionata.

- Amore, te l'ho detto che ti amo?-

disse Neferty ritrovando le parole e sorridendo radiosa.

Uhm... No, in effetti no...

Rispose lui, alzando gli occhi al soffitto con espressione pensierosa.

- Beh te lo dico ora....TI AMO, TI AMO, TI AMO!-

trillò con euforia, mentre gli spupazzava un braccio.

Rise felice e prese a farle un giocoso solletico..

Neferty rise, dimenandosi scherzosamente.

- Basta, basta, basta!-

urlò battendo le gambe sul letto.

Poi improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione. Un'energia proveniente da Tebe.
Decise di chiedere velocemente alla cugina cosa stava succedendo.
Rimase un momento immobile, sul letto, quasi si fosse addormentata, ma quando riaprì gli occhi era furiosa!
Sua cugina stava per dare una festa importantissima e le aveva chiaramente fatto capire che lei non era la benvenuta a Tebe, se in compagnia di Gyasi. Lui non era un animale domestico! Era il suo futuro marito! E Neferty desiderava poter condividere qualsiasi cosa con lui. Ma la cugina no, non glielo avrebbe permesso!

Che accade mia diletta?

Gli domandò percependo prima di constatare chiaramente il malumore della sua Sposa.

- Oh niente! Semplicemente mia cugina da una festa reale, in cui sarà presente tutta Tebe e mi ha fatto capire che non siamo i benvenuti. Insomma, io lo sarei anche, ma visto con chi vado in giro meglio che stia alla larga! Non mi pare giusto. Chi si crede di essere? Non capisce che così mi ferisce? Che gli costava, a lei, Dea da strapazzo, chiedere alle sfingi di non farti del male? Così saremmo potuti andare anche noi!-

disse amareggiata.

Tesoro rifletti...

Iniziò lui con pacatezza.

Pensa a chi è lei. Non è solo una Dea, ma una Regina, madre per di più. Non può pensare al suo desiderio prima che alla sicurezza di quanti vivono a palazzo. E se io sono abbastanza dignitoso da non approfittare di una cosa del genere, molti altri del mio popolo, purtroppo non lo farebbero.
Si introfulerebbero a Palazzo, compiendo stragi e ti assicuro che sarebbe proprio così. Insomma, tua cugina sta salvando capra e cavoli.

Le disse lui con un gentile sorriso, carezzandole il volto per tranquillizzarla.

Inoltre anche io farei lo stesso.