Cena sulla terrazza.

Posò il calice sorridendole di rimando.

Eccoci qui alla nostra prima serata insieme e finalmente soli...

Disse quando le ancelle si furono congedate, di rado infatit potevano essere completamente soli, molto spesso per via della sicurezza, altre volte perchè i servi sempre pronti ad esaudiere i loro desideri, stavano immoti lungo le pareti come statue o indaffarati nei loro compiti.

" Già... Delizioso, non trovi? Potessimo, dovremmo farlo più spesso..."

Ammise lei con un sospiro, poggiando la schiena ai cuscini.

Lei indicò il piatto di lui.

" Sto scegliendo personalmente il menù per la festa..."

E gli sorrise angelica, con fare innocente.

Questa cena la devo prendere come un preludio? Stai saggiando le tue scelte su di me?

Chiese curioso...

In tal caso non troverai cavia migliore di me...ho una fame pari a quella di un lupo, forse in questo momento mi mangerei anche il lupo stesso.

Rise quasi strozzandosi con l'ultimo sorso di vino, tossicchio prima di tornare serio.

Rise anch'ella, annuendo piano

" Ne sono lieta... Non vorrei ingrassare più che in gravidanza per questa festa..."

Ridacchiò piano.

Non credo sia possibile, Amore Mio ti ho visto mangiare diverse volte ormai e sò che mangi forse quanto un uccellino...

" Si, ma ho diversi piatti che vorrei proporre... Ed è meglio non rischiare."

Replicò lei ammiccante, carezzandogli il braccio con la punta delle dita.

Se intendi farmeli assaggiare tutti stasera domani amore mio avrai un vitello grasso come Faraone.

Disse ironico.

Si avvicinò, quel tanto da sussurrargli all'orecchio, carezzando il suo collo col fiato.

" Vedrò di porvi rimedio io stessa..."

Mormorò maliziosa, tornando al proprio posto, come se nulla fosse, sorseggiando il vino..

Sorrise compiaciuto, sapendo bene a cosa si riferisse. Si versò un secondo calice di vino assaporando le prelibatezze che erano in tavola, di tanto in tanto diceva "buono o eccellente", non per sola soddisfazione di lei ma perchè era tutto così realmente buono che pareva una cena degna di un Dio.

Lei chinava il capo ed annuiva compiaciuta.
Aveva posto particolare attenzione ad ogni dettaglio di quella serata.
Quando vide che il piatto del Faraone fu vuoto, fece portare la successiva portata.

" Sono certa che questo ti piacerà.."

Replicò con un sorrisino furbo lei, ben conoscendo i gusti del marito.
Le ancelle servirono loro un'abbondante porzione di carne di pavone con salsa al vino rosso.
Iset le congedò e volse lo sguardo al Faraone, attendendo un giudizio.

Il mio preferito...

Disse con un largo sorriso in volto, gli occhi che guardavano il piatto e lei indeciso tra quale dei due fosse più invitate...adorava veramente la carne di pavone, ma poi decise che nonostante tutto adorava più sua moglie.

Una sorpresa graditissima.

Disse cominciando a mangiare con gusto.

Gemette di piacere al gusto del pavone, il vino dava un ulteriore acutezza a quelle carni, mangiò come un lupo, sorridendole di tanto in tanto.