Gli appartamenti di Alucard

La giovane si trovò in posizione di dominanza su Alucard. Un essere capace di grandi slanci d'affetto, come in quel momento, mentre le sue labbra giocavano con quelle di lei in modo così romantico e dolce da colmare il cuore.
Neferty non sapeva esattamente cosa fare, come muoversi, quindi scivolò via e sentendosi per la prima volta a disagio si mise in ginocchio di fianco a lui.

- Scusa...-

mormorò dispiaciuta interrompendo quel bacio così intenso.

Neferty sorrise e si ritrovò nuovamente sopra quel fantastico corpo.
Si abbassò su di lui, assaporando il profumo della pelle e si soffermò a baciargli il petto con fare delicato.
No, non si trovava più in imbarazzo.
L'intesa nei lenti movimenti che accompagnavano i due, era perfetta.
Sorrise, risalendo lungo il suo collo e soffermandosi a baciarlo proprio nel punto in cui lui l'aveva morsa.

Neferty ubbidì senza porsi domande e andò a mordicchiargli l'orecchio, con piccoli morsettini irriverenti ma innoqui.
Quando il piacere divenne ancora più intenso e dovette staccare la bocca dal corpo di lui per gemere.
Presa dalla foga di ciò che stavano facendo cercò le sue labbra e lo baciò con urgenza, come se avesse raggiunto un punto di non ritorno.

Neferty sentì che non poteva più resistere alla tensione che premeva contro ogni fibra del suo essere, quindi si lasciò cullare da quella sensazione, fino ad arrivare all'incredibile esplosione dei sensi. Per un attimo la giovane si sentì parte ella stessa del creato e similmente invincibile.
Il suo corpo fu investito da ondate di piacere tanto intenso da lasciarla senza fiato.
Nell'impeto del momento lasciò che la sua voce riempisse la sala....poi tutto fu silenzio.
Solo l'irregolare respiro della giovane e del suo compagno risuonava tra quelle mura immense.

Neferty era esausta e si sentiva felice.
Abbracciò Alucard, ricambiando il suo gesto d'affetto e chiuse gli occhi.
Sentì cosa le stava dicendo il vampiro ma non si prese la briga di rispondere.
Desiderava gustarsi quel momento ancora un pò e nulla l'avrebbe dissuasa dal suo intento.
Nemmeno l'inevitabile seguito di quegli eventi...

Neferty si concesse di appisolarsi tra le braccia calde e rassicuranti del suo compagno e lasciò che il mondo le scivolasse addosso....ancora per un pò.

Neferty si svegliò dopo circa una mezz'oretta e si stiracchiò dolcemente, come fanno le gatte dopo aver dormito di un sonno ristoratore.

- Ciao.-

disse guardandolo e scoccandogli un tenero bacio sulla bocca.

- Si. Direi di si.-

rispose sentendo lo stomaco brontolare.

- Ho fame. Non hai niente da mangiare?-

chiese con naturalezza, senza imbarazzi del giorno dopo o altro.

Neferty ubbidì e si alzò, aiutata dal vampiro.
Raccolse i suoi abiti ordinatamente riposti vicino al bordo della grande vasca e si vestì sbadigliando.

- Ho una fame che sbranerei un rinoceronte!-

aggiunse cercando di pettinare i capelli ribelli.