Isis

sotto il manto della dea..

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Iset
view post Posted on 17/4/2009, 10:31




Amenhotep si volse curioso a fissare il ragazzo che si celava nelle fresche ombre del Tempio.
Era certo che non gli avrebbe fatto del male, nè tantomeno ne avrebbe fatto alla propria madre, quindi si limitava a fissarlo, succhiandosi il labbro inferiore.
Sbatteva le lunghe ciglia nere, socchiudendole sulle guance piene e rosate e poi tornava a fissarlo con intensità, corrugando la fronte come se stentasse a metterlo a fuoco. Allontanò più volte dal volto il mantello di sua madre che gli finiva sempre davanti ad oscurargli la visuale.
Nafretiri lo teneva stretto a se, protettiva come solo una madre poteva essere col proprio figlio, tenendo una mano della Sacerdotessa, fissandola nei bellissimi occhi chiari.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 17/4/2009, 10:42




“Forse…”  


Disse avvicinandosi lento e abbandonando così il rifugio sicuro delle ombre. Aveva abbassato il cappuccio sugli occhi  di modo che le sue emozioni ed espressioni trasparissero il meno possibile all’esterno.  Ciondolava così nella veste color del rame, lento.


“…le Signore hanno bisogno di aiuto…?”

 
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Iset
view post Posted on 17/4/2009, 10:55




Nafretiri lo sentì spostarsi, nonostante il silenzio che accompagnava il giovane, ma non ne diede cenno.
Era abituata a dissimulare, a fingere di essere " normale". Ed era piacevole di quando in quando illudersi che così fosse davvero.
Era onorata di essere ciò che era, ma alle volte il peso del dovere che accompagnava quell'onore si faceva troppo gravoso ed era un sollievo illudersi per un momento di essere solo una ragazza di diciannove anni.
Amenhotep rivolse un sorriso radioso a quel ragazzo e di nuov sulle sue guance piene sbocciarono due adorabili fossettine.
Seguì il movimento della madre che, con circospetta lentezza, si volse a fissare il giovane. Vi era la possibilità che venisse scoperta, lo sapeva bene, ma non poteva agire altrimenti.


La Sacerdotessa ha avuto un mancamento... Forse avrebbe bisogno di bere qualcosa di fresco..
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 17/4/2009, 11:10




“Prego…datele questo…” si scostò il mantello, alzando il braccio sinistro.  La bisaccia era assai minuta e dal rumore si intuiva il contenuto, probabilmente acqua. La forma ricordava una mezzaluna rovesciata ed era tenuta insieme da una fascia annodata che fungeva da tracolla. La sfilò delicatamente e la porse alla donna perché potesse offrirla alla giovane sacerdotessa.


“…anche se non è certamente come del buon ahwa, confido che possa sortire lo stesso effetto rinvigorente.”

 
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Iset
view post Posted on 17/4/2009, 11:33




Nafretiri sorrise con dolcezza, il volto in ombra e per metà nascosto dal velo.

Vi ringrazio, signore.

Mormorò soltanto, la voce bassa e fluente, attenta che non disturbasse la quiete di quella casa sacra.
Allungò la mano che prima tratteneva a se il figlio, per ricevere quanto il giovane le stava porgendo, con un gesto sicuro e liquido.
Pur disadorna di gioielli, la pelle liscia e la mano curata ed elegante, rivelavano un importante indizio sull'origine della giovane, nonostante le modeste vesti di cui s'ammantava.
Chinò appena il capo in un cenno di ringraziamento, porgendo poi alla sacerdotessa la bisaccia, perchè ne bevesse il contenuto.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 28/6/2009, 17:35




Passò una mano sulla fronte dove alcune ciocche ribelli avevano deciso di nascondere la bella pelle. Le dita scivolarono in quella colata corvina come attraverso un velo d'acqua nera, senza intoppo alcuno e silenziosamente. Lisci come l'inchiostro si confondevano nella penombra della sala, elargendo indietro di tanto in tanto qualche riverbero rossastro. Una polvere creimisina che evidentemente aveva raccolto lungo la strada.
Il suo sguardo si posò sul giovinetto che evitava quasi con prudenza di allontanarsi eccessivamente dalla madre. O almeno... egli suppose fosse la propria madre. Non ne aveva avuta conferma ancora.


"E' un bel bambino..."
disse " ...così tranquillo....."
 
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Iset
view post Posted on 28/6/2009, 17:44




Iset volse istintivamente lo sguardo alla propria creatura, sfiorandogli i capelli corvini.
Il bambino fissava dubbioso il ragazzo, come se stesse cercando di decifrare dei geroglifici intricati, che gli si confondevano di fronte.


Si, gli Dei mi hanno benedetto con un figlio forte e sano che è anche il più dolce che mai madre abbia avuto..

Sussurrò e nella voce c'era una dolcezza struggente, così profonda da non poter che essere sincera.
Lo sguardo rivelava il tipico orgoglio materno che vede nel proprio figlio, il migliore del mondo. Eppure lo sguardo serio e concentrato del piccino, sembrava dare un reale fondamente al compiacimento della propria genitrice.
Con un sospiro, strinse ulteriormente nella manina il tessuto della veste della madre.
Iset tornò a fissare il giovane con un vago sorriso benevolo.


Voi avete figli?

Domandò più per cortesia che curiosità.
 
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21 replies since 5/4/2009, 23:25   492 views
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