Neferty e Gyasi in visita al Palazzo.

Neferty continuò a camminare insieme a Gyasi. A parte il fatto che si sentiva leggermente più leggera non notava differenza nel proprio corpo.

- Ma davvero siamo invisibili?-

chiese emozionatissima.

Certo...

Rispose lui, osservando gli occhi di lei, ammalianti come due turchesi.

Puoi sempre provare, per credere.

- Provare? In che senso?-

domandò la ragazza non capendo che prova potesse darle la certezza di essere invisibile.

- Se mi stacco da te la magia cesserà.-

aggiunse per spiegare meglio il suo pensiero.

Dunque avviciniamoci a quell'intendente così poco impegnato...

Le disse lui, indicando col mento un uomo seduto dietro un tavolo, intento ad annoiarsi, fissando il vuoto.

... E stuzzichiamolo un pò...

- va bene.-
rispose dubbiosa. Non le era mai passato per la mente di stuzzicare qualcuno senza motivo, ma si lasciò condurre docilmente da pover uomo.

Forza, prova a sfiorargli la nuca.

La invitò lui, una volta che si furono avvicinati all'uomo, seduto su di una seggiola di legno.

Neferty si fece coraggio e sfiorò la nuca del povero malcapitato che saltò per aria e cercò con una mano di tirarsi via un ipotetico insetto.
- così va bene?-
chiese sottovoce per non farsi sentire dalla loro vittima.

Devi dirmelo tu... Sei convinta ora di non essere visibile ad alcun mortale?

Domandò lui con un tenero sorriso..

- Beh si, ora ne sono convinta, anche se mi sembra tanto strano. Non avrei mai creduto che una cosa simile sarebbe capitata a me un giorno.-
rispose la ragazza.
- Quante sorprese nascondi Gyasi? Prima la tenda, poi questo. È tutto così magico. Non hai paura di usare la magia? Gli dei potrebbero arrabbiarsi.-
si preoccupò per lui, come se per un momento la sua mente fosse tornata a ragionare come le avevano insegnato, come se fosse ancora una sacerdotessa.

Le carezzò la guancia, osservandola con dolcezza negli occhi.

Non ho timore di utilizzare ciò che è mio... A maggior ragione se lo faccio per te.

- Come mai sei così gentile con me Gyasi?-chiese commossa la giovane.
Lui dal nulla l'aveva aiutata, le aveva mostrato ciò che nessuno prima di lui era stato in grado di mostrarle e la faceva sentire viva per la prima volta in vita sua.
Come mai il vampiro faceva tutto questo per lei?

Perchè...

Iniziò titubante, trovandosi un poco a disagio... Già, se avesse dovuto spiegarle il motivo.,.. Come avrebbe potuto?
Dopo un momento di indecisione le sorrise pacato, scostandole una ciocca di capelli dalla fronte.

Perchè è ciò che voglio, ciò che sento di dover fare.

- Senti dal cuore?-
chiese vibrando un pochino per l'audacia della sua domanda.

Le sorrise pacatamente, forse con un velo di malizia per l'audacia che dimostrava ora la giovane.

Le carezzò una guancia, chinandosi e lasciando un casto bacio sull'altra, in silenzio.

Si aspettava che Gyasi non le avrebbe risposto, ma in cuor suo sperava che l'aiutava perchè provava qualcosa per lei.
Lo capì in quel momento e avvampò, rendendosene conto..