Isis

Una Cerimonia a Lungo Attesa., SPIN OFF

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Iset
view post Posted on 8/11/2007, 19:23




Eccolo dunque, il gran giorno era infine arrivato.
L'alba era sorta sul dì che l'avrebbe vista Sposa e Regina, ma Iset già da tempo contemplava il cielo che si era schiarito dinanzi al suo sguardo.
Era stata una nottata di riflessioni e promesse fatte a se stessa.
Si, quel giorno donava tutta se stessa all'Egitto, pronta non solo a governarlo, ma anche e soprattutto servirlo.
Sapeva che regnare non era un diritto che acquisiva con il matrimonio ma un dovere che si sarebbe faticosamente guadagnata, conquistandolo con l'amore. Non avrebbe sperperato o tenuto per se le sue ricchezze, poichè non le possedeva: la Regina, al pari del Faraone aveva il compito di amministrare per gli Dei la loro terra benedetta ed impedire che anche uno solo dei figli dell'Egitto, patisse la fame a causa della loro incuria.
Lo promise a se stessa ed agli Dei e più tardi l'avrebbe promesso dinanzi ai mortali.
I preparativi iniziarono prima dell'alba.
Iset, ormai giunta quasi al termine della grvidanza, si lasciò preparare con docilità. Il bagno fu più lungo del solito e compiuto alla presenza di una sacerdotessa, comprendendo l'utilizzo di sali e lo spargere di incenso sacro, in modo da purificare la giovane, allontanando tutte le energie negative ed il suo passato.
Quel giorno Iset rinasceva e come quando era venuta al mondo, doveva risplendere di luce e purezza.
Le furono profumati i capelli, mentre i sistri avevano preso a suonare nelle stanze adiacenti.
Fu truccata con particolare cura, l'oro con cui dipinsero la palpebra era il più puro e prezioso, il nero che sottolineò l'occhio il più vivido e profondo.
I capelli furono lasciati sciolti e fluenti, solo le ciocche che altrimenti le sarebbero cadute dinanzi al viso, furono pettinate all'indietro e fermate con un fermaglio d'oro. Ora i capelli della fanciulla ben tirati ai lati del capo, sopra le orecchie, senza il minimo difetto, erano un manto nero, lucido e setoso che le ricadeva sino ai fianchi e che profumava di gigli.
Indossò allora la tunica. Stretta ed aderente sino alla vita, metteva in risalto il seno, con una profonda scollatura, fermata da una fascia d'oro, da cui partiva, larga e plissettata, il resto della veste, che cadeva lunda e fluente a coprirle i piedi che calzavano sandali bianchi, come la veste.
Pochi gioielli ne avrebbero sottolineato la femminilità quel giorno.
Due bracciali rigidi di diaspro ed un sottile collare di turchese.
Il momento si avvicinava sempre più.
Il Faraone l'aveva rassicurata mille e mille volte circa la sua scelta e non aveva più dubbio che la sua, si trattasse di un ripiego.
L'aveva scelta poichè l'amava ed il suo cuore così gli aveva parlato.
Perchè per Iset stava in quello, la gioia maggiore.
I titoli di cui si sarebbe fregiata da quel giorno la coprivano d'onori ma la vera felicità stava nel divenire la sposa del suo amore.
Gli sarebbe sempre stata al fianco ed avrebbe diviso con lui il pesante fardello della corona.
Prese a respirare lentamente, concentrandosi sul ritmo della respirazione, allontanando paure e dubbi che si tendevano per ghermirla.
Si rilassò dopo poco, riaprendo gli occhi, illuminati da una nobiltà non comune, mentre attendeva con pazienza che la venissero a chiamare.


Edited by Iset - 9/11/2007, 16:04
 
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Thutmose III
view post Posted on 8/11/2007, 19:32




Thutmose non riuscì a chiudere occhio per tutta la notte, quando la mattina i suoi servi e le ancelle entrarono per vestirlo per le nozze lo trovarono, nervoso che andava avanti e indetro per tutta la lunghezza della sua camera. La vestizione di Thutmose durò ben quattro ore, si fece rasare i capelli, poichè voleva essere bello per sua Moglie, il codino venne adornato da un prezioso cordoncino d'oro, il cingilombi fu sostituito da uno completamente dorato la doppia Corona rindossata il pastorale e loscettro nelle sue mani, sandali ornati d'oro e sul petto, una pettorina multicolore cone le effigi di Amon Ra in turchese, perle e corallo. Si avviò lentamente verso la porta pronto per dirigersi nella Sala del trono. Era curoso di vedere la sua Sposa , poichè la notte prima delle nozze avevano dormito per la prima volta separati dopo molto tempo e nonostante i suoi sottorifugi li era stato impedito di parlarle.
 
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Iset
view post Posted on 8/11/2007, 19:44




Iset era già nella Sala del Trono.
Sedeva con grazia ed elegante postura su un seggio d'oro.
Era messo di profilo rispetto l'entrata e fissava direttamente i due Troni, dalla destra della Sala, già gremita. I due seggi reali erano assisi sotto un baldacchino fisso e dorato, posto su due gradini, in modo che il sovrano fosse sempre più in alto rispetto il suo popolo. Sino a quel giorno vi era stato un solo Trono che fiero e maestoso si ergeva solitario al centro del rialzo. Ma dall'alba era stato spostato un poco più a destra, facendo spazio ad un secondo scranno dorato, del tutto identico al precedente.
Il cerimoniere, uno dei Sacerdoti anziani di Amon Rà, che faceva le veci del mancante Gran Sacerdote, stava ritto in piedi, dinanzi i due Troni.
Iset espirò il proprio nervosismo, apparendo comunque concentrata, il contegno dignitoso e nobile.
L'avevano lasciata in contemplazione del Trono e del suo futuro sino a quando il Faraone non entrò.
Allora tutti nella Sala si inchinarono, lo sguardo al terreno.
Anche Iset era scivolata dal seggio, inginocchiandosi. Non ebbe l'ardire della prima volta al suo cospetto e non alzò gli occhi, ma ne seguì il passo, immaginandone l'aspetto.
Spettava al Faraone prenderle la mano e farla alzare, prima di tornare dinanzi al Trono.
Per la prima volta, Iset avrebbe levato il proprio sguardo al Figlio della Luce prima degli altri.


Edited by Iset - 9/11/2007, 16:01
 
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Thutmose III
view post Posted on 8/11/2007, 19:52




Vide tutti i presenti compresa la sua Sposa inginocchiati, attraversò la sala con un andatura pacata e solenne, quindi avvicinatosi alla sua Sosa le offrì la propia mano. Non disse niente sapeva che Iset sapeva la sua parte, sorrise solo un attimo quando finalmente i due sguardi si incontrarono. Era più bella di quanto si ricordasse.
 
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Iset
view post Posted on 8/11/2007, 20:02




Rimase senza fiato vedendolo così affascinante e maestoso che quasi la colse un mancamento.
Ma con lui accanto non poteva far altro che sentirsi forte e sicura.
Lo vide raggiungere il centro della Sala, accostandosi al Sacerdote.
Il Cerimoniere si alzò, volgendosi alla Sala i cui presenti si erano alzati al cenno di Sua Maestà il Re.
Ora lui ed Iset stavano uno dinanzi all'altra, lui di fronte al Trono, lei pronta a raggiungerlo per unirsi a lui.
Si inginocchiò nuovamente, come voleva il rituale, piegando il capo ed attendendo le parole del Sacerdote.
Iset deglutì ed inspirò a fondo, placando il folle battere del cuore, giusto in tempo per sentire l'anziano Sacerdote, dare il via alla Cerimonia.
La sua voce era chiara e solenne, forse un poco rauca e rimbombava in una sonante eco.

“ E’ una coppia reale che deve governare le Due Terre, affinchè regnino ordine, pace e prosperità.
La figura del Faraone riunisce in se i principi maschili e femminili e la Regina, colei che incarna lo spirito di Ma’at sulla terra, è l’unica che può proteggere e guidare la potenza e la forza unite nella figura del suo Divino Sposo. Donagli il tuo amore e la Regola di Ma'at, affinchè Egli possa risplendere come un Sole per la luce che tu creerai e che sarà suo compito diffondere per queste terre.
Vieni avanti Iset, avvicinati al tuo Re, tu che oggi diventi la sua sposa e nasci alla tua funzione.”


Si alzò con fierezza, senza titubanza, benchè tremasse ed il cuore le scoppiasse nel petto.
Raggiunse il Re, gli si mise di fronte in ginocchio ma alzò lo sguardo agli occhi di lui. Alla sua sinistra c'erano i Troni che avrebbero segnato il suo avvenire. Alla sua destra, il popolo che avrebbe servito.
Ma l'attenzione era tutta per colui che aveva dinanzi. Il suo amore, il suo Sposo.


Edited by Iset - 9/11/2007, 16:03
 
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Thutmose III
view post Posted on 8/11/2007, 20:28




Thutmose prese l’olio fine del matrimonio da una piccola ampolla data dal sacerdote, con il quale le unse la fronte con un gesto lento e solenne, poi le prese le mani e l’aiutò a alzarsi. La guardò negli occhi per un momento quindi con voce profonda e ben chiara cominciò a pronunciare le sacre parole.

Oggi lasci la tua condizione mortale e rinasci, prendendo il nome di Nafretiri Merira Hatshepsut, Regina d’Egitto e Grande Sposa Reale, colei che porta la corona, Sovrana delle due Terre dal bel viso, piena di grazia, la dolce in amore che placa le divinità, colei che detiene il fascino, che ha una voce delicata quando canta i riti, che ha le mani pure quando suona i sistri, l’incantatrice che riempie il palazzo del suo profumo e della sua rugiada e non pronuncia parole inutili, colei che fa la gioia di suo padre Amon, la più amata di tutte, colei la cui parola dà la pienezza. Tutto ciò che chiede si realizza, ogni realtà si compie in funzione del suo desiderio di conoscenza, tutte le sue parole fanno nascere la gioia sui visi, sentire la sua voce permette di vivere.
Sarai la sola capace di vedere Horus e Seth placati, che conosce i segreti dell’eterna lotta che i due fratelli conducono nel cosmo. Tutti vivono ascoltando la Regina, poiché ella riesce a conciliare i contrari e a far regnare Ma’at e Hathor, la rettitudine e l’amore.



Sorrise nuovamente a Iset la donna che aveva scelto per divenire sua Regina, gli venne porto un bianco cuscino con fini ricami d’oro ove in tutto il suo splendore era depositata la corona dalle due alte piume, la prese lentamente e tenendola ben salda, la tenne sollevata sulla testa di Iset per poi continuare a parlare.


Io riconosco in te oggi, la Sovrana del Duplice Paese e di tutte le terre, tu che sei la Portatrice di amore e di creazione, la cui parola procura la felicità agli dei e agli uomini, tu, la cui dolcezza è infinita e riesce a comprendere ed ammansire il cuore del Re, e gli procura la pace.
Tu che soddisfi gli Dei, tu che sei la madre e la sposa del Dio, tu che io amo.



Le posò infine la corona dalle alte piume sulla testa, attributo della Grande Sposa Reale, associata al potere del Faraone. La guardò con occhi pieni di orgoglio, il loro sogno era divenuto realtà.

Edited by Iset - 9/11/2007, 10:40
 
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Iset
view post Posted on 8/11/2007, 20:59




Lei gli sorrise a sua volta, radiosa e felice come mai era stata. Per un istante temette di vacillare, ma il suo sorriso, la sua solida presenza le fece dimenticare tutto. Erano soli, l'uno di fronte all'altra, il cuore in mano promettendosi amore eterno a vicenda. Parlò con voce dolce, chiara e flautata che scivolava dolce e vellutata nell'orecchio come miele.

“ Riconosco Horus e Seth uniti nello stesso essere. Canto il tuo nome, Faraone, tu sei ieri, oggi e domani. La tua parola mi fa vivere, allontanerò da te il male ed il pericolo.
Riconosco in te, ‘L’uomo del Giunco’ che conosce i misteri dell’acqua e della terra e ‘ L’uomo dell’Ape’ che conosce i misteri del fuoco e dell’aria.”

Si muoveva con naturalezza, parlando con tranquillità, contemplando il proprio sposo.
Il Cerimoniere tolse al Faraone la doppia corona, mentre un altro sacerdote del tempio le si avvicinò alla destra. L'uomo, rimaneva fermo come una statua, reggendo su di un cuscino il copricapo con cui l'avrebbe incoronato a sua volta.
Uno dei compiti della Regina era far nascere il Faraone, di cui era anche la sposa. Incoronò così, nuovamente il proprio sposo con il ‘ Nemes’, uno dei più antichi copricapo reali. Esso permetteva al pensiero del Faraone di attraversare il cielo e di realizzare l’unione tra la vita e la morte, tra la luce del giorno e quella della Notte, tra Rà ed Osiride.
Pose le mani ai lati della sua testa, i palmi rivolti verso di lui, le dita ben allargate come le vibrisse di un gatto a cogliere ogni vibrazione e a caricare di nuova energia vitale il Faraone.


“ Sii allo stesso tempo l’architetto, il legislatore, il guerriero e colui che rende fertile la terra. Diffondi il fuoco creatore grazie al quale abbiamo vita ed il fuoco distruttore contro i nostri nemici. Sii la diga ed il bastione, la sala fresca in estate e calda in inverno. Fai regnare Ma’at, scaccia l’ingiustizia e la tirannide.”

Edited by Iset - 9/11/2007, 16:05
 
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Thutmose III
view post Posted on 8/11/2007, 21:12




Si contemplarono un attimo prima di continuare. Entrambi mostravano una profonda emozione e gioia, con quel gesto si riconoscevano nei loro nuovi ruoli. Il Faraone e la Regina d’Egitto.
Thutmose le prese una mano stringendola con la propria guidandola con essa sino alla propria sinistra tenendole a mezza altezza, mentre il cerimoniere iniziò a parlare.

“ Il Faraone così, rinasce oggi completamente, dinanzi al proprio popolo e con la propria Sposa, regnerà sul trono di Horus, guidandoci in una nuova era di prosperità e pace!”


Girati, dando le spalle ai due troni, fianco a fianco si diressero lungo il percorso che li portò fino alla terrazza principale ove vennero acclamati con gioia e felicità da tutto il Popolo.

Edited by Thutmose III - 8/11/2007, 21:56
 
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Iset
view post Posted on 9/11/2007, 10:39




Era sua moglie.
L'insperabile era accaduto. Lei che non pensava di poter essere che una delle tante per il Suo Signore. Lei che era rimasta sbalordita divenendo la sua favorita.. Ora era sua moglie. La sua unica Sposa.
Era un'emozione talmente profonda che le lacrime le pungevano gli angoli degli occhi e la lingua era incapace di proferir favella.
Si lasciò condurre con graziosa solennità attraverso la Sala del Trono prima, e per il Corridoio Principale poi, sino alla Terrazza Principale.
Il Sole era accecante quel giorno espandeva i suoi raggi benefici in ogni dove, illuminando una folla in festa.
Una folla giunta da ogni dove per vedere lei, non più Iset ai loro occhi, ma Nafretiri Merira Hatshepsut. La Regina. La Grande Sposa Reale.
Il cuore le saltò un battito e strinse un poco di più la mano di lui. Si volse lentamente a sorridergli. Lui era bello, bello come un sogno... E forse non era davvero la realtà quella che stava vivendo, ma che importava al momento?
Portò lo sguardo al popolo festante e chinò lievemente il capo coronato, alzando lievemente una mano, sfiorandosi il petto, la fronte e le labbra, per poi volgere il palmo aperto verso di loro affinchè lo vedessero.
Affinchè tutti sapessero che la Regina avrebbe portato amore in ogni dove con la sua voce e che sempre la sua parola sarebbe seguita al pensiero. Che mente fine, cuore puro e parola sincera sarebbero stati uno solo da quel giorno uniti da un unico scopo.
Sorrise infine, con dolcezza infinita, al fianco del Faraone ove sarebbe rimasta sino a che avesse avuto vita.
 
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Thutmose III
view post Posted on 9/11/2007, 12:41




Thutmose vistosamente emozionato, sentì stringere la mano ancora di più da Iset, le sorrise amorevole, quello che sembrava essere solo un sogno per lui era divenuto realtà era riuscito a sposare una donna che amava, l'unica meritevole del suo amore, che dal giorno in cui si erano conosciuti aveva saputo dargli tanto senza chiedere nulla in cambio se non il suo semplice amore. Alzò la mano anche lui in segno di saluto verso il Popolo che urlò la propria gioia alla vista della Coppia Reale. Una splendida giornata illuminata dal sole che rappresentava la vita e l'inizio...quello era il giorno della loro vita forse, il più importante per loro, ma sicuramente anche per l'Egitto che aveva ritrovato nella coppia la guida tanto attesa per rendere grande il Regno.
 
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Iset
view post Posted on 9/11/2007, 15:25




Alcune Guardie poste al di sotto della terrazza, proprio dinanzi l'entrata del Palazzo, suonarono delle lunghe trombe dorate.
Quel suono tondo e acuto riempì l'aria mettendo a tacere le urla di festa. Tutto il popolo si inchinò ai reali ed altrettanto fecero i presenti nella Sala.
Iset - o Nafretiri?- aveva appurato la presenza dei suoi genitori.
E con una fitta aveva amaramente messo a tacere la speranza che Nefer tornasse in tempo da Philae e che Neferty ritornasse dalla propria fuga. Ma così non era andata.
Scacciò una lieve malinconia e sorrise di nuovo a Thutmose. Era felice oltre ogni dire non avrebbe mai sperato di divenire sua Sposa e Regina. Per lei aveva avviato le pratiche di scioglimento dell'Harem, sebbene i tempi fossero lunghi.. Mai nessun Faraone in precedenza aveva agito a quel modo!
Iset gliene era profondamente grata. Sebbene non avesse mai fatto nulla per darlo a vedere e mai le era sfuggita una lamentela, saperlo fra le braccia di un'altra la feriva.
Ma tutto quel che era stato alla luce del Sole di quel giorno, pareva svanire come ombre.
Il popolo si rialzò riprendendo ad osannare la nuova coppia reale, dando il via ai festeggiamenti indetti per quel giorno.
Sorrise al Faraone mentre passava alla sua destra, pronta a compiere il gesto che più di tutto le sembrava irreale quel giorno. Il suo Sposo l'avrebbe dovuta ricondurre nella Sala dove per la prima volta si sarebbe assisa sul proprio Trono.
Espirò lentamente, imponendosi la calma.
 
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Thutmose III
view post Posted on 10/11/2007, 15:32




Si accorse che Iset era nervosa, anche lui tempo prima lo era stato durante la propria incoronazione, il giorno in cui l’aveva incontrata per la prima volta e se ne era perdutamente innamorato. Venne colto dalla stessa emozione di quel giorno, vendendola passare davanti, per mettersi al suo fianco destro. Aveva ammirato quanta grazia avesse la sua Regina, ne ammirò la bellezza e la grazia nel portamento, la guardò e le fece un gran sorriso, nessuno li stava guardando erano solo loro due in quel momento…
 
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Iset
view post Posted on 10/11/2007, 15:34




Sorrise incoraggiata a Thutmose. Poggiò la mano su quella di lui, lo sguardo fisso all'interno del palazzo. Vedeva il Trono, lo immaginava li, fermo ed immoto nella sua superba realtà. Quante Regine aveva assistito? Quante erano state degne? Quante avevano tremato, pianto, sospirato? E lei? Sarebbe stata degna del suo Re e di quel seggio dorato?
 
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Thutmose III
view post Posted on 10/11/2007, 15:35




Le sorrise ancora una volta cercando di rassicurarla, un nuovo squillo di tromba e Thutmose iniziò a camminare, stringendole per un attimo la mano.
 
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Iset
view post Posted on 10/11/2007, 15:35




Per un attimo fu tentata di rimanere ferma sulla terrazza, dove il Sole sgretolava tutte le ombre, dove tutto era quel che sembrava. Ma nella corte no. Lo sapeva bene.. Malelingue, invidie, sotterfugi... Tutto ora le sembrava così difficile, così contorto... E tutte quelle responsabilità, avrebbe saputo onorarle a dovere? O avrebbe miseramente fallito? Ma la stretta di lui, così improvvisa, fu come un raggio di Sole. E tutte le ombre svanirono. Era di nuovo al suo fianco, avrebbe lottato con lui e ne sarebbe stata degna, lo avrebbe reso orgoglioso, ogni giorno, ogni istante. Gli sorrise e con passo lento e naturalmente regale si lasciò condurre dal suo Sposo, verso il loro destino.
 
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45 replies since 8/11/2007, 19:23   290 views
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