Iset |
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| La Regina Nafretiri, stava attraversando il corridoio. Ancora faceva fatica ad abituarsi a quel nome, ma come sarebbe potuto essere altrimenti? Inoltre i suoi intimi seguitavano a chiamarla Iset, con suo profondo sollievo. Notò il consigliere del Faraone occupato, a quanto sembrava, in una profonda e concentrata meditazione. Le era simpatico quell'uomo e suscitava in lei una fiducia istintiva che non poteva che presagire qualcosa di buono. Notò accanto a lui una fanciulla che era certa, non aver mai visto. Si avvicinò, seguita da alcune ancelle alla coppia, sorridendo pacifica. Portava una larga veste bianca, dagli innumerevoli veli che si movevano con grazia ad ogni suo spostamento. Sulla fronte aveva il diadema che sosteneva l'ureo, il cobra dorato simbolo di Rà e del suo ruolo. Altrimenti, in quanti avrebbero pensato che fosse Regina di un paese, oltre che di grazia ed eleganza? Il suo portamento era naturalmente elegante, quasi felino ed suoi modi attenti e pacati, non mutavano se si trovava dinanzi un mezzadro o il visir. Osservò Suten Hamu farsi da parte ed inchinarsi con profondo rispetto.
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