Dopo la Festa..

Gyasi era ricomparso immediatamente nella stanza di Neferty ed aveva posato il corpo della giovane donna sul largo e confortevole letto.
Fece comparire una bacinella d'argento che conteneva acqua pura e fresca di fonte con cui prese a bagnarle la fronte, tamponandola con un panno di bianco lino.
La osservava preoccupato e rimaneva fermo, in silenzio, al suo fianco.

Dopo pochi minuti Neferty si riebbe.
Aprì lentamente gli occhi, cinerea in viso e si guardò attorno. Erano nella sua stanza e lei giaceva sul letto.
Un brivido di freddo la scosse e richiuse gli occhi.
Tremava e goccioline di sudore le imperlavano la fronte.

- Qualcosa si avvicina. Non lo senti?-

disse debolmente, con voce fievole.

Sssh, mia adorata, non affaticarti...

Rispose, mentre la coccolava con attenzioni amorevoli.
Lo preoccupava. Tanto. Troppo. Ma in quel momento doveva prima di tutto cercare di comprendere il suo malore.
Prese a carezzarle il volto, tamponando il sudore, parlandole con voce suadente.

Rimettiti presto in forze... Presto sarai la mia Regina... Hai questi appartamenti da abbellire a tuo piacimento.
Avrai tutto quel che mi chiederai. Tutto. Ma ora scaccia quest'ombra oscura che vuole consumarti...

La pregò infine, portandosi una sua mano alle labbra.

- Va bene caro. Farò come mi chiedi, ma tu per favore fai un controllo da parte mia. Qualcosa si avvicina, una minaccia, probabilmente divina. Io mi sento consumare da questa forza Gyasi. Possibile che non la senti? È talmente forte che non riesco a rimuoverla dai miei pensieri....-

rispose Neferty, sedendosi sul letto e portandosi le mani alle tempie.

Farò quanto mi è possibile per aiutarti...

Rispose carezzandole i capelli, allisciandoli sul cuscino.

E anche l'impossibile per difenderti e proteggerti. Te lo giuro.

Neferty annuì debolmente.
Sudava freddo ed era molto pallida, quasi cadaverica.
Abbassò le mani e le posò lungo i fianchi, sulle soffici coperte di puro e pregiato cotone.
- Non si fermerà. Questa energia arriverà fino a qui e distruggerà ogni cosa. Tu devi cercare di impedirlo...-
aggiunse contando sulla sua forza.

Edited by Neferty - 17/1/2008, 05:41

Le baciò la fronte e le sorrise.

Nulla potrà toccarti o farti del male, non temere...

Impose una mano sulla sua fronte ed una sul suo ventre.
Si concentrò, entrando in sintonia con il suo respiro e con le energie più sottili ed intime che pervadevano la giovane.
Pregava che il potere di Amon non scacciasse il dono della propria forza che voleva dare alla sua amata.
Il suo potere era oscuro certo, ma quel gesto nasceva dall'amore più puro che un cuore avrebbe mai potuto conoscere.
Avrebbe dato la vita per lei, senza indugio alcuno ed ora le avrebbe dato tutta la propria forza e protezione per strapparla a quella minaccia che l'insediava.

Neferty sentì subito le forze tornare a rianimarle le membra.
L'energia del vampiro era quella di un figlio degli Dei e quindi potentissima, quasi a loro pari.
Tuttavia la giovane potè giovare solo fisicamente di questa nuova forza.
Il suo animo sanguinava. Sentiva che altrove, in quello stesso momento, decine di persone morivano a causa di questo morbo che avanzava inesorabile.
Qualcosa le diceva che non si trattava di una minaccia proveniente dal mondo reale, ma qualcuno nell'oscurità tramava per conferire vigore e tenacia a questo pericolo.
C'era lo zampino della forza divina in ciò che stava succedendo e lei lo sentiva.

- Amore...- disse aprendo gli occhi.
- Il pericolo è alle porte. Moriranno tutti...nessuno si salverà. Devi salvare la mia gente, la mia razza. Per favore...-

lo pregò sperando che il Re delle Tenebre acconsentisse ad aiutare coloro che vedeva solo come cibo!

Lo farò per te, Mia Regina e tu sarai al mio fianco...

La rassicurò lui, mettendole a disposizione tutto quel che era e che possedeva con quelle parole.
Esercito, armi, poteri.. Tutto ai suoi piedi.

- Ho paura...-

disse, colta improvvisamente da un'altro malore.

- Cosa mi sta succedendo?-

chiese confusa e allarmata dalla forte percezione del pericolo che le prosciugava le forze.

La sollevò con un braccio, stringendosela al petto, come se quel mero gesto fisico, la potesse strappare ai suoi timori.
Fece comparire dal nulla un calice dorato, di fine lavorazione che conteneva del vino rosso.
Si recise la sottile pelle sul polso, graffiandosi appena e lasciò che appena qualche goccia cadesse nella bevanda a lei riservata.

Bevi mia cara, questo potrebbe aiutarti e proteggerti. Non ti trasformerò in vampira sino a che non sarai tu a chiedermelo e solo questo può avvicinarti al mio essere.

Neferty guardò perplessa il calice dorato.
Non che non volesse avvicinarsi al suo unico ed eterno amore...però era impaurita per quello che sarebbe potuto succedere.
Se avesse bevuto probabilmente una parte di lei sarebbe morta....
Neferty, la protetta di Amon, era ad una svolta decisiva....la decisione l'aveva presa tanto tempo fa eppure aveva sempre evitato di pensarci o agire in maniera così diretta verso il suo destino.

- Descrivimi gli effetti di questo nettare divino.-

disse guardandolo negli occhi e sapendo che qualsiasi fosse stata la risposta, avrebbe bevuto ugualmente...

Inspirò a fondo, fissandone lo sguardo.

Non diventerai una vampira, nè morirai.
Continuerai a bere acua e latte e a mangiare quelle focacce che tanto ti piacciono...

Le sussurrò con un sorriso triste, forse un poco imbarazzato. Temeva forse di non averle mai mostrato abbastanza il proprio affetto ed amore.
Ma di lei aveva sempre notato ogni minimo particolare.

Ma il tuo sangue cambierà, diventerà più simile al mio, cambierà corso.. E sarà meno influenzabile a tutto quel che ti avrebbe colpito da umana.

Neferty non capì fino in fondo le sue parole ma non chiese di ripeterle per evitare di sentirsi stupida e di apparirlo ai suoi occhi.

- E sia, purchè io non diventi dipendente dal sangue....-

disse afferrando con mani esitanti il prezioso calice dalle mani di lui e continuando a sostenere il suo sguardo.