| *La ragazza abbassò lo sguardo, lisciandosi le pieghe del vestito che aveva indosso. Aveva sperato che quella domanda non le venisse posta, a dire il vero... ma ormai c'era, e doveva rispondere. Alzò lo sguardo verde verso Nefer, con nessuna apparente espressione in volto: ripercorrere gli eveti degli ultimi due anni non le faceva particolarmente piacere.* Dopo la morte di mio padre, io e mia madre fummo ospitate nel tempio in cui lo avevamo portato per i funerali... all'inizio era tutto tranquillo, e mi sembrava di essere finalmente arrivata a casa, ma mi accorsi presto che non era così. *Guardò anche lei verso la luna, la stessa luna a cui si era rivolta tante volte in cerca di consiglio* Passati un paio di mesi mia madre cominciò a non stare molto bene... all'inizio era semplice tosse, ma poi la cosa si è aggravata. Il Sommo Sacerdote del tempio dov'eravamo tentò di curarla, con ogni mezzo, ma ogni giorno andava peggio... sempre peggio. *Mentre lei parlava, i suoi occhi diventarono di un lucido quasi vitreo. Non l'aveva ancora superata.. proprio per niente.* Mentre mia madre stava male ed io ero con lei, guardavo il sacerdote curarla con erbe e riti, e fu così che cominciai a capirci qualcosa, anche se ero troppo presa dalla malattia della mamma per rendermente conto. Poi... una notte... ci addormentammo insieme, e quando mi svegliai lei dormiva ancora, sorridente. Passò mezza giornata, ma lei non si svegliava. Allora chiamai il sacerdote che l'aveva curata, e lui.... mi disse che era morta. *Pronunciò l'ultima parola con voce tremante, quasi rotta dalle lacrime* E' stato a quel punto che mi sono fatta fare il tatuaggio: ho fatto una promessa. *Disse, tornando improvvisamente forte, come se il racconto fosse stata una tempesta passeggera... brutti ricordi che vanno e vengono* Ho promesso a me stessa di non permettere che cose del genere accadessero ad altri, ho giurato di curare i malati ed aiutare i perseguitati come mio padre... poi ho cominciato a studiare le medicine, e il Sommo Sacerdote mi ha chiesto il perchè. Fu lui stesso a investirmi della carica di sacerdotessa... appena un anno fa. *Sospirò... sembrava passata un'era.*
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