| La Regina arrivò al Tempio, sulla propria lettiga, scortata da un numeroso drappello di guardie ed ancelle di bianco vestite. Mancava la sempre solerte Carite, rimasta a Palazzo a vegliare sul giovane Principe Amenhotep, ora profondamente addormentato nella sua culla dorata. Il cattivo presagio che aveva avuto durante la festa non si era ancora rivelato, nè nulla pareva dover incrinare la pace deliziosa dell'Egitto in quei giorni. Vestiva una tunica dorata di lino egiziano, una stoffa talmente leggera che pareva intessuta d'aria e che giocava con la luce, celando e mostrando il regal corpo che fasciava. La parte superiore della veste, altro non erano che due sottili veli a coprirle il seno, trattenute da spalline di bronzo, cui erano cesellati dei lapislazzuli. Sotto il seno a fermarli, vi era un'altra fascia di bronzo, al cui centro vi era una scarabeo in turchese. Dalla spalla sinistra, le scendeva diagonalmente sino alla vita, un mantello, arricciato sulla spalla in modo da non impedire i movimenti del braccio e che, alle spalle, finiva come un piccolo strascico. I capelli erano raccolti ed intrecciati, in modo che fluissero in una sola ed ordinata ciocca sulla schiena della Regina. Truccata con cura, non portava molti gioielli, se non una sottile collana in avorio e due bracciali d'oro. E, poichè non era una visita uficiale, non portava corona ne altro diadema.
Entrò nel Tempio, accompagnata solo dalle proprie ancelle, lasciando gli uomini disarmati all'esterno di quelle mura sacre. Presto vi sarebbe stata la presentazione ufficiale di suo figlio, l'imposizione del nome e aveva da parlare con Nefer di questo. Inoltre, doveva metterla a parte delle decisioni prese, d'ampliare il Tempio e del suo progetto. Forse era azzardato, ma sentiva di fare il giusto.
Si guardò attorno, non pareva esserci nessuno, tanto il silenzio regnava sovrano. Entrò nella navata principale, sino alla statua di Iside che ne troneggiava al centro. Lasciò ricche offerte ed infine, si prostrò a terra, in preghiera, emulata dal suo ridotto corteo.
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