Isis

Gli appartamenti di Alucard

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Alukard
view post Posted on 23/1/2008, 13:09




Alucard era seduto sulla sua poltrona immensa, seduto nel modo meno consono ad un nobile, ma era nei suoi appartamenti e apparte lui e pochissimi altri, nessun'altro sarebbe entrato.
Era li che ascoltava della musica, musica composta da un paio di schiavi umani, che o per paura o per rassegnazione suonavano dolci melodie, allegre per lo più.
Era li che assaporava un bicchiere di sangue ovviamente, e ciondolava la gamba da un bracciale della poltrona.
Seguiva le note con un dito ed era di straordinario umore quel giorno.


Miei cari schiavi oggi ninete potrebbe disturbare il mio buon umore. E voi avrete un premio per l'ottima musica.

I suonatori schiavi annuirono e sapendo che il loro padrone, data la parola la manteneva erano più rassicurati. Ovviamente la manteneva semrpe che rimaneva di ottimo umore.
MA era fortemente deciso a non cancellare il sorriso.
I suoi piani andavano a meraviglia. Il suo nemico stava avendo un accusa al di sopra di ogni ltre, ed era ad un passo dalla vittoria, se la giustizia n egitto fosse stata più veloce. MA in quel periodo sembrava assente del tutto. Ma non aveva fretta era immortale.
 
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Neferty
view post Posted on 23/1/2008, 17:08




Neferty stava girovagando nel castello quando ad un certo punto si imbattè in un'ala distante. Sembrava quasi una dipandance per la conformazione dell'edificio, quasi staccato dal corpo principale dell'enorme fortezza.
Non era mai entrata in quel luogo e cercò nel suo mazzo di chiavi quella giusta per aprire la serratura di quel grande portone. Ma non trovò la chiave e seccata e di mal umore fece retrofront per dirigersi nella suite reale dove avrebbe chiesto spiegazioni a Gyasi per quell'inconveniente.
 
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Alukard
view post Posted on 24/1/2008, 16:36




Come volevasi dimostrare, qualcuno sembrava voler disturbare il vampiro da quella stupenda giornata, la musica il sangue, la compostezza ormai fuggita.
Il suo sorriso divenne uno sbuffarre, uno sbuffo però no adirato, quasi annoiato.
La cosa che lo fece rizare però era che qualcuno cercava di entrare aprendo la porta con le chiavi. Chiavi di cosa se proprio quella era l'unica stanza che nona veva chiavi in nessun mazzo s enon nel mazzo stesso di Alucard?
Lo stesso Gyasi non aveva modo di aprire quelle porte se nn buttandole giù, come era capitato una volta, o tramite cmq poteri vampirici.
C'era qualcunoc he armeggiava e voleva entrare. Troppo contento per adirarsi. Poi sentì dall'odore, dal battito del cuore chi era.
Aprì dunque le porte girando l'enrme chiavistello all'interno, e spalancò le porte.


E' dunque ora che la mia regina... disse in modo sarcastico ...venga a farmi visita nelle mie stanze, o peggio ancora che voglia avere questa parte d appartamento tutto per lei? Devo temere uno sfratto per caso?

Era li imppiedi, fermo, con le braccia conserte, e un sorriso beffardo, ma non perfido.
 
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Neferty
view post Posted on 25/1/2008, 07:19




Nel sentire quella voce conosciuta Neferty si arrestò dove si trovava e si girò lentamente per ritrovarsi a pochi passi da Alucard.

- Non dovrai andartene...-

disse con tono gelido ma non convincente.
Avrebbe voluto mostrarsi dura, altera, per mantenere una certa distanza da lui, ma non riusciva a nascondere l'emozione e a placare il battito del suo cuore.

- Non sapevo abitassi qui. Come mai ti sei dimenticato di mettermi al corrente di un dettaglio tanto banale?-

aggiunse sarcastica, guardandolo dall'alto in basso.
 
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Alukard
view post Posted on 25/1/2008, 13:11




Bene se non devo andarmene tanto meglio, avevo appena comperato delle decorazioni stupende e mi duoleva rimetterle in un baule.

Poi si scostò di lato, e fece cenno A neferty di accomodarsi nella sua dimora. La curiosità delle donne a volte doveva essere accontentata. E non poteva dire di non essere curiosa visto che aveva provato ad entrare in quell'ala della "fortezza", e soprattuto era contrariata, perchè lui lo aveva capito, del fatto di non avere le chiavi per entrarvi.

Ma prego entrate, non voglio far rimanere fuori la regina dei dannati. poi rispose alla domanda Banale? ma voi non mi avete mai chiesto dove io abitassi, e comunque l'Assuan è la dimora dei vampiri dove credete che abbia appartamenti io? in una cripta mal ridotta? Assolutamente no, ho il diritto come gli altri di avere una stanza qui, e ho preso il diritto, con molto piacere, di non dare a nessuno la chiave dei miei appartamenti. Questa dimora è esclusiva mia e di chi di per me acconsento a far entrare.

Non vole neanche notare come lei lo guardava, e sorrise amabilmente. Era talmente di ottimo umore che lo faceva notare apertamente.
la musica dolce e soave, allegra nel contempo si propagava per tutto il corridoio. E una luce intensa usciva dalla porta. Non era coem le altre stanze, lui amava il lusso e la bellezza materiale del lusso, con i suoi mobili sgargianti, e i tappeti colorati.
 
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Neferty
view post Posted on 25/1/2008, 13:57




Neferty, suo malgrado, si costrinse a non ridere, dopo il primo momento in cui a grande fatica cercò di mantenere un atteggiamento distaccato e cordiale.
Ma Alucard era proprio ridicolo con quell'espressione inusuale sul volto!
Lei non lo conosceva così, non lo aveva mai visto così gioviale e sereno.

- Grazie...-

disse muovendosi con decisione verso la porta ed entrando nella grande anticamera.
Il posto era enorme, veramente grande. In tutto il palazzo non aveva visto una dimora più lussuosa e dalle così vaste dimensioni.
Possibile che Gyasi permettesse a quel ribelle di avere una dimora tanto imponente?
Nefery fece questa riflessione con leggerezza, senza cattiveria e senza pensare a quel stramaledetto bacio che lui le aveva strappato congedandosi dal loro ultimo incontro.
O forse ci stava pensando....
* Accidenti...* mormorò tra sé, diventando scarlatta in viso.
 
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Alukard
view post Posted on 25/1/2008, 14:45




Non volle dir nulla sul colorito del suo volto. Non gli interessava ancora sapere se era per rabbia o altro, era una cosa sua, solamente sua.
E poi...non voleva arrabbiarsi.

Il suo appartamento vantava delle meraviglie vere e proprie. Ceramiche raffinate, mobili di un legno particolare rifiniti in oro. Dei tappeti da muto di color arancio, rosso, giallo. Papiri di ogni tipo mesis come decorazione, che decantavanol egesta di uomini straordinariamente forti e potenti. Un enorme tappeto che copriva tutta la stanza, rendeva la superficie soffice. Un enorme camino con un fuoco scoppiettante riscaldava per i mortali la stanza a dovere.
Candele e lumi di vario genere davano alla stanza una luce spettacolare. E le poltrone, estremanete belle e mai viste. Una tecnica inusuale. E bastava allungare lo sguardo che si poteva intravedere un'altra stanza, bianca a vista d'èccio. Di un bagliore immenso.


Prego sedetevi, mia cara, o volete fare un giro per la mia dimora? Scegliete voi siete la mia ospite speciale. Frutta? ma si vero?
Allora qual'è la domanda che vipassa per la mente? comemai il mio "signore"...
e qui sorrise, poi sbattè le mani e dei servi portarono frutat fresca ...Non ha le chiavi di questo appartamento? O magari avete altro da domandarmi? Chiedetemi quel che voletee se sarò disposto vi risponderò con molto piacere
 
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Neferty
view post Posted on 25/1/2008, 15:00




Lo sguardo della fanciulla vagò a lungo sulle preziose suppellettili.
Che posto straordinario, sublime! Un vero paradiso!
Eppure non volle perlustrare nulla, al momento. Non le pareva corretto fiondarsi in casa di Alucard e curiosare in giro. Avrebbe tanto voluto farlo, ma qualcosa la tratteneva.
Forse esitazione, timidezza, o altro....persino confusione e rabbia.
Il rapporto con quel vampiro era decisamente controverso!

- Della frutta andrà benissimo.-

disse sedendosi con grazia su una piccola e raffinata poltrona dai braccioli d'ottone e l'imbottitura ricoperta di pura seta rosso cremisi.

- Veramente...ero in questa ala del castello tanto per fare un giro. Non mi aspettavo di incontrarti e tantomeno di essere tua ospite.-

disse facendo vagare lo sguardo sulle pareti finemente affrescate.
 
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Alukard
view post Posted on 25/1/2008, 15:11




Se sapevo che voi sareste venuta mi sarei adoperato per ricevervi nel migliore dei modi mia cara. Ma avete preso questo povero vampiro all'improvviso, mentre si godeva la dolce musica

E ndicà gli schiavi, perfettamente "umani" che suonavano allegramente e con un volto abbastanza sereno.
A vederli si riconosceva il ben nutrimento e la nessuna predisposizione ad essere stati mai pichciati.
D'altro canto se uno schiavo gli andava contro lo uccideva immediatamente. ma questa era un'altra storia.
Si sedette dopo Neferty, in segno di educazione.


Girare per l'Assuan non è un pò pericoloso cara Neferty? NOn siate estremamente sicura che un vampiro sia semrpe fedele al suo signore. Guardate me per esempio.
A proposito la cosa a quanto posso notare non vi disturba, o almeno non siete così arrogante da non calcolarmi più, pur sapendo che tra me e il vostro Gyasi c'è un odio che va ben oltre l'immaginabile.
 
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Neferty
view post Posted on 26/1/2008, 08:35




Neferty, che fino a quel momento aveva ignorato le frecciatine di Alucard riguardo a Gyasi e a lei medesima come futura regnante, girò la testa e piantò i grossi occhioni in quelli di lui.

- Ti conosco da prima di tutto ciò. Ti ho fatto una promessa e in un certo senso ti devo la vita. Non potrei mai decidere di ignorarti, anche se te lo meriteresti per via dell'arroganza che tu hai dimostrato nei miei confronti quando mi hai baciata senza il mio consenso.-

Sottolineò con enfasi il pronome che lo indicava.

- Eppure non ti ho tolto la parola, come vedi. Non sono offesa e non provo nulla riguardo a quell'episodio.- mentì spudoratamente - Poichè per me non ha avuto nessuna importanza. E riguardo a Gyasi...- continuò pacata -...sono sicura che siete abbastanza grandi da sapervi scannare a vicenda senza il mio appoggio. Con lui, per dirla tutta, non ho mai parlato di te e dubito sia a conoscenza del legame che ci unisce. Ma anche se un giorno potrebbe saltar fuori non ho nulla da temere. Io non sono asservita ad un padrone, men che meno ad un non morto, che seppure nella sua potenziale infinita saggezza non riesce a capire che la vera padrona, se proprio bisogna dare una gerarchia, sono io. Gyasi non si è mai permesso di impormi il suo volere, mentre basta una mia parola per comandarlo come un burattino. Ovviamente anche da parte mia lui non otterrà mai e poi mai un simile trattamento, poichè la nostra storia si basa sul rispetto e l'amore reciproci. Quindi in definitiva credo, mio caro Alucard, che dovrai cercare di separare le due cose...-

concluse la spiegazione con un sorrisino enigmatico.

- In quanto alla mia incolumità non mi preoccuperei. Se qualcuno osasse toccarmi sarebbe l'ultima cosa che farebbe. Gyasi andrebbe su tutte le furie e nessun vampiro avrebbe scampo...-

le ultime parole di Neferty suonarono quasi come un invito a nozze per Alucard, o almeno di questo si rese conto la ragazza appena ebbe finito di esporre i propri pensieri.
Ingenuamente si portò una mano alla bocca e attese una replica da parte del vampiro...
 
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Alukard
view post Posted on 26/1/2008, 12:56




Bene in qualche modo avete ragione. Ho potuto appurare che Gyasi fa quel che voi volete, pende dalle vostre labbra. Che signore che è...
MA voi siete diversa, siete così libera da tutto, siete il pensiero indiscusso sopra ogni cosa, per voi u consiglio può non essere nulla, come può essere tutto.


Poi la guardò diritta negli occhi. Dunque se lei voleva essere beffarda con lui, lui sarebbe stato dirttocon lei. La menzogna ad un vampiro è difficile a raccontare. Ma il suo volto era sereno, ne cattivo ne freddo

Vi è dunque dispiaciuto così tanto qual bacio? Quel bacio che voi non avete minimamente staccato dalle vostre labbra? E' sembrata arroganza quall'atto del bacio?
Se è così allora chiedo venia.


Ma non finì li. C'era un'altra questione irrisolta, il solito papiro delal vita, del salvataggio e di tutto il resto.
La guardò, poi sorrise.


Se ciò vi pesa allora...Siete libera da ogni giuramento, patto o promessa. Ora non dovete più nulla a me. Così potete fare quel che volete senza sentirvi costretta. Siete libera dal giuramento.

NON aveva neanche la forza di controbbattere, o fors enon aveva più voglia. La sua pacatezza era straordinariamente inumana.
Si voltò e si avvicinò ad una scrivania in marmo scuro, dove vicino vi era un porta bottiglie con dei bicchieri.
Vi versò il nettare che tanto amava e che in quel momento non era assolutamente nulla di più che sangue.



SPOILER (click to view)
mmm..forse troppo buono...meglio cambiare al prosismo post
 
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Neferty
view post Posted on 27/1/2008, 05:40




Neferty non sapeva cosa rispondere.
Rimase letteralmente a bocca aperta!
Non si aspettava quelle parole....
come fare ora? Cosa avrebbe risposto?
Lei proprio non lo sapeva.
Per cavarsi d'impaccio si sistemò più comoda sulla poltrona e disse in tono pacato ma fievole.

- Non ho fatto intendere di voler sciogliere il patto che mi lega a te. È una questione di onore, oltre che di rispetto, quindi per favore evita altre uscite di questo tipo.-

disse evitando accuratamente di rispondere alla domanda riguardante il bacio.
In fondo cos'aveva provato non lo sapeva nemmeno lei...
 
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Alukard
view post Posted on 27/1/2008, 11:34




E allora portiamoa termine questa stupida storia di onori. Non ho voglia di protrarre oltre questa inutile storia sciocca e infantile.

Scattò su se stesso girandosi velocemente, lo sguardo freddo aveva preso il posto di quello gioviale. I musicanti avevano interrotto la musica più per paura che per ipotetico rispetto.
Li guardò e ringhiò contro di continuare asuonare.
La cena fu divertente e tragica. Per la paura i suonatori, gli schiavi, steccarono molte note e cercarono di mettersi bene gli strumenti per più di due minuti.


Poniamo fine a tutto, poichè prima o poi, tutto ha fine, anche un non morto. Datemi il vostro sangue donna. E chiudiamo questo stupido patto visto che siete così attaccata al vostro onore.
E poi non mi spiego perchè per il nostro patto avete l'onore di rispettare quel che avete promesso. Al vostro Dio no!
Il vostro sangue dunque...datemi la cosa che mi spetta!
 
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Neferty
view post Posted on 28/1/2008, 05:53




- Ma sei impazzito?-

urlò Neferty scattando in piedi.

- Mi aspettavo più equilibrio da te! Come mai questo voltafaccia?-

gridò mentre istintivamente si avvicinava a ritroso verso la porta che conduceva fuori da quelle stanze.

- Alucard...il nostro patto era ben diverso. Tu vuoi uccidermi! Mentre farti bere il mio sangue era un patto a lungo termine. Solo poco per volta...-

aggiunse sudando freddo e allarmandosi.
Dove diavolo era Gyasi quando aveva bisogno di lui?
 
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Alukard
view post Posted on 28/1/2008, 17:34




Le porte si chiusero dietro di lei. ora Alucard era furibondo.
nesusna cosa poteva distrarlo dalla sua felice giornata...nessuna tranne Neferty. La sua indole a pensare semrpe al contrario di come pensa il soggetto con cui parla.
Chi diavolo avrebbe mai voluta ucciderla? Non di certo lui.
Gli si avvicinò con decisione e con rabbia.


Io voglio cosa? Piccola ragazzina stolta! Come osi dirmi che voglio ucciderti? Pensi dunque che se iov olevo attuare questo ignobile piano, non potevo già averlo portato a termine? Pensi veramente che io adesso voglia bere il tuo sangue come allora?
Pensi realmente che io sia impazzito? Credi che io stia voltando faccia? Stupida, scema ragazzina ignorante e insolente!


la guardò negli occhi. Il suo sguardo non era ne arrabbiato, ne allegro. La guardava intensamente.

Vuoi davvero sapere che cosa sta accadendo? Vuoi conoscere la verità piccola ragazzina? Sappi che però non sarà piacevole, e ti porterà sconvolgenti verità, che nella tua piccola mente umana non saranno che pesantissimi fardelli.

Le prese la gola, ma non con forza, e se voleva urlare non avrebbe potuto, non ci riusciva. Se voleva contattare Gyasi non poteva, un potere le impediva di comunicare. Egli era diventato potente quanto Gyasi da quel fortunato incontro con Anubis.
Era giunto il momento di far vedere,era giunto il momento della verità.
 
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128 replies since 23/1/2008, 13:09   1644 views
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