Isis

Un dolce giorno come tanti.

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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 18:24




Nitocri arrivò lentamente sino al principio della scalinata del tempio di Ma’at.
Come ogni mattina, tornava dal mercato e portava sul capo un cesto, strettamente avvolto in bande di lino per cui lo teneva saldamente per un lembo, destreggiandosi abilmente nel tenerlo in equilibrio.
Nella mano sinistra, reggeva una sporta di juta e paglia intrecciata, stracolma anche questa di offerte e acquisti.
Benchè fossero ormai due anni che viveva nel tempio di Edfu, ogni giorno, rimaneva soggiogata nel rivederlo.
Quando era arrivata, dopo giorni di solitari peregrinaggi, aveva trovato quel piccolo tempio abbandonato e malmesso, in cui era ancora troppo chiara la ferita che era stata inferta alla potenza benevola che continuava comunque a pervadere ogni pietra di quel luogo.
Ricordava ancora bene la fuliggine e i segni scuri delle fiamme che avevano divorato tutto.
Il Sicomoro, che al centro del tempio era inaccessibile ai fedeli e che sfiorava il cielo con i suoi alti rami, sembrava destinato a perire. Ed invece lentamente era tornato a fiorire e spandere l’ombra benefica delle sue fronde sulla terra in cui affondava le sue radici.
E da lui, dal simbolo eterno di Ma’at, il Tempio aveva ripreso lentamente vita. All’inizio, lei e Kahotep erano soli.
Con umiltà e devozione, costanza e serenità, avevano iniziato a ristrutturarlo. Con affetto, con l’attenzione che si pone alla vita fragile di una nuova creatura ne avevano seguito i primi passi.
Per quanto povere, le offerte non erano mai mancate all’altare, colorato di fiori freschi e piccoli omaggi.
La situazione era drasticamente cambiata quando Sekhmet era stata sconfitta ed il Principe era nato. Allora il Faraone aveva fatto tornare il Tempio di Ma’at ad un preziosissimo splendore.
Le pietre stavano tornando a brillare con decorazioni e cartigli sacri. Effigi d’oro della Dea erano tornate a regnare sull’altare davanti al quale i fedeli ora si inginocchiavano ogni giorno. Non mancavano mai scorte di cibo e aiuti per i più bisognosi e persino i Sacerdoti potevano godere di una certa tranquillità economica.
Ma la gioia di Nitocri era poter vivere ogni giorno, iniziando con i riti mattutini, cantando e suonando i sistri, affiancarsi a Leon - come chiamava Kahotep. Un leone si, ma sempre tanto tranquillo e riflessivo. Un leone a metà.- durante tutta la gestione del Tempio, aiutare e consigliare i fedeli.
Sospirò con un sorriso sulle labbra, ripensando a quanto anche lei fosse cresciuta con quel Tempio. Eppure, come per la propria casa, certe cose non cambiavano mai.
Ma’at non aveva lasciato quei luoghi, permeandoli di dolcezza rassicurante e Nitocri non aveva perso il proprio impulsivo ottimismo.
Aveva affinato le proprie arti ed i propri poteri, ma rimaneva la ragazzina turbolenta di sempre. Salì i gradini che la condussero al patìo, sotto l’arcata sostenuta dalle maestose colonne e sospirò di sollievo, quando poggiò il cesto e la bisaccia a terra, godendo della frescura del Tempio.


Edited by Nitocri - 15/11/2008, 20:38
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 19:30




Leon, ormai era abituato anche lui a chiamarsi così, aveva passato tutta la mattina a ripulire un antico geroglifico nelle mura più interne del Tempio. Nonostante le offerte d'aiuto da parte di molti restauratori si era opposto sul fatto che altri mettessero le mani su quelle pietre sacre, il compito di riportare alla luce lo splendore di quei fregi era da un anno il suo lavoro nel tempo libero e con Nitocri, sua compagna ne aveva visto ogni singolo giorno particolari nascosti e tornati allo splendore dei tempi più antichi...
 
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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 20:54




Nitocri si massaggiò brevemente la nuca, reclinando appena il capo, ascoltando il silenzio di quel luogo.
Riusciva sempre a rigenerarla, a metterla in pace con il mondo.
Rimase ferma solo pochi istanti, come suo solito, riprendendosi sul capo il pesante cesto e riprendendo la sporta, camminando svelta e silenziosa come sempre enchè in quell'ora non vi era nessuno che potesse disturbare.
Arrivò alla porta che conduceva al magazzino, aprendola con una certa difficoltà, sentendola cigolare fastidiosamente: avrebbe dovuto dire a Kahotep di sistemarla.
Appoggiò con vivo sollievo il proprio carico, appoggiandosi ad uno degli scaffali su cui erano ordinati i beni di utilizzo materiale del tempio.
Rimase un secondo ad occhi chiusi, riprendendo fiato, lasciandosi carezzare dalla brezza fresca che entrava dalla stretta finestra sulla sommità della parete, prima di impegnarsi a risistemare.
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 20:59




Il sacerdote non si capacitava di come tutto quel Tempio ormai fosse tornato all'antico splendore...in un certo senso la cosa lo rendeva tanto orgoglioso quanto triste...di certo i lavori di restauro da parte degli ingenieri del regno erano stati bene accetti, ma lo spirito semplice del ragazzo gli aveva sempre fatto pensare che la vera dedizione fosse stata premiata una volta che con le sue mani e l'aiuto di Nitocri quel posto lo avrebbe reso alla vita, magari più modesto, proprio lui da solo...Dov'erano stati tutti quando Ma'at era stata in declino?
 
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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 21:46




Cos'è che ti rende triste?

Gli domandò arrivandogli alle spalle, senza avvicinarsi ancora.
Aveva sistemato ogni cosa, conservato i datteri, la frutta e la carne secca.
Le otri di vino e olio erano ben impilate e chiuse con tappi di corda e argilla ed una volta terminato nel magazzino era uscita a cercare Leon.
Era certa che l'avrebbe trovato al lavoro, sapeva che amava veder tornare a brillare quei dipinti e ricordava le dispute con architetti e disegnatori di professione perchè fosse lui, il Sacerdote di Ma'at, ad occuparsi del cuore del Tempio.
Ma alla fine l'aveva spuntata ed ogni qualvolta poteva e lui lo desiderava, lo aiutava più che volentieri.
Ora lo osservava dalla porta, le mani poggiate agli infissi, i capelli sciolti sulla schiena.
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 21:50




Tra pochi anni....il mio lavoro di restauro sarà completo....stò rendendo il lavoro più lungo di quello che in realtà è perchè....

Si vergognava a dirlo ma era la pura e semplice verità...a lei poteva dirla..
.

Ho paura che alla fine di tutto questo io sia inutile...alla Dea...
 
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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 22:02




Perchè mai?

Gli domandò avvicinandosi, poggiandogli una mano sulla schiena, fissandolo da sotto in su, reclinando il capo per osservarne il volto.

Qualunque tuo gesto, anche il più piccolo, non è mai inutile. Anche quando sposti un sacco di farina, mettendolo in ombra fai una cosa utile e giusta. E meglio di me sai che Ma'at è in ogni gesto di solidarietà e umiltà quotidiano. E tu hai tanto da insegnare amore mio..

Gli girò attorno, sorridendogli con gentilezza.

Se invece temi di essere inutile perchè all'esterno il Tempio sembra intoccato dal male, sbagli di nuovo. Certo quegli architetti sono stati bravi. I disegnatori hanno dipinto con precisione.
Ma tutto quì.


Gli poggiò una mano sul volto, carezzandogli la guancia.

Spetta a te, rendere pareti solide e colonne ben dipinte un Tempio. Il nostro Tempio. La comunità lo ha riportato in grado di svolgere il suo compito. A te spetta dargli vita.


Edited by Nitocri - 15/11/2008, 22:33
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 22:08




Nitocri sembrava sempre sapere quello che realmente era importante, aveva sempre un consiglio e una parola gentile per tutti...per questo oltre al fatto della sua bellezza se ne era innamorato perdendo la testa...
Prese la sua mano e con un sorriso gentile disse la pura e semplice verità..
.

Cosa farei senza di te...

Disse baciando il palmo del amano di Nitorcri...
 
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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 22:29




E' facile, staresti quì rintanato invece che venire di là a sistemare la porta del magazzino.

Gli rispose con un innocentissimo sorriso che la diceva lunga sul temperamento della ragazza.
Gli poggiò anche l'altra mano sul volto, aspttando che si chinasse un poco per poterlo baciare.

Cigola e si apre con difficoltà. Ogni volta che torno con le mani occupate è una faticaccia...

Spiegò con un lieve broncio e l'aria pensierosa.
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 22:47




Me ne sono dimenticato un altra volta...

Disse ridacchiando...

Con questa quante volte sono che me lo dici?

Chiese innocentemente....

Anche lo scorso mese ricordo....no aspetta forse era da più tempo...

Alzò un sopracciglio...


Fammi vedere....ormai con l'età che avanza temo che stia cominciando a non rendermi più conto delle cose...
 
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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 23:19




Di più, però ora vieni..

Ma invece che slanciarsi verso la porta, trascinandoselo dietro, rimase ferma in punta di piedi, le mani sul suo bel volto.
Ne osservò gli occhi verdi che quando s'adombravano divenivano scuri scuri come un giardino di notte.
Ed invece quando sorrideva, brillavano del verde vivace delle foglie delle palme delle oasi che risplendeva di gloriosa fertilità nel deserto.
E Nitocri avrebbe fatto l'impossibile pur di vedere sempre quel bel verde brillante che catturava il Sole senza bruciarsi.
E in quel momento gli sorrideva, con la dolcezza disarmante del proprio animo puro e innamorato.
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 23:24




Dove?

Chiese lusingato da quelle occhiate....erano bellissimi i suoi occhi era certo di perdersi, come in quel caso, ogni volta che si avvicinava e lo fissava...
Infatti in quel momento non ricordava più neanche cosa stessero dicendo, possibile che Nitocri facesse questo effetto ogni volta?
 
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Nitocri
view post Posted on 15/11/2008, 23:28




Nitocri arricciò le labbra movendosi spazientita sulla punta dei piedi, rimanendo contro di lui, le mani sul suo viso.

Di là a sistemare la porta..

Gli ricordò, sbattendo le lunghe ciglia e chinando il volto di lato. Ma di fece maliziosa, sorridendogli malandrina.

Ma prima dammi un bacio. E' da tanto che aspetto e visto che per ora siamo soli, è bene approfittare di questo momento.

Gli fece presente vivace come sempre, aspettando ancora che si chinasse su di lei.
 
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Kahotep Kneph
view post Posted on 15/11/2008, 23:36




Vivace come un uragano Nitocri era la parte viva del tempio, il ragazzo riscosso dal torpore ridacchiò...

Si scusami amore mio....è che quando ti guardo....mi perdo sempre...

Approfittò del momento come Nitocri aveva detto per abbracciarla a darle un bacio degno di questo nome.
 
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Nitocri
view post Posted on 16/11/2008, 11:33




Nitocri ridacchiò lusingata, massaggiandogli lanuca, socchiudendo gli occhi quando lo vide chinarsi su di lei.
Lo baciò con dolcezza, rimanendo in punta di piedi contro il suo petto per non cadere.
Dopo un lunghissimo momento di tenerezza, si staccò, senza allontanarsi dal suo abbraccio.
Sospirò, scotendo piano il capo

Tu mi fai venire voglia di oziare per tutto il giorno, dimenticando il dovere che ci aspetta...

Il chè era davvero un complimento, visto che Nitocri non riusciva a stare ferma se non per pochi istanti.
Gorgogliò sottovoce, corrugando la fronte.

Rimaniamo qui ancora un momento..

Sussurrò fissandolo con occhi dolci.
 
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