Isis

sotto il manto della dea..

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Nefertiti
view post Posted on 5/4/2009, 23:25




l'aria fresca e la brezza leggera accompagnarono Nefertiti al tempio di Iside quella mattina.
Era quasi l'alba , e tutto intorno giaceva nel silenzio .. solo i contadini si intravedevano in lontananza mietere il grano con lunghi falcetti in legno , e si sentiva l'arrancare dei grossi buoi che trainavano l'aratro .
Nefertiti , con la lunga veste di lino bianco , e la chioma corvina avvolta nel suo copricapo , correva nel silenzio di una Tebe ancora dormiente, inseguendo il richiamo della sua fede , che l'accompagnò nel luogo in cui si sentiva piu protetta .

entrò col fiatone dopo la lunga corsa , oltreopassando con passo solenne le due grandi e maestose colonne poste ai lati dell'entrata , poi una volta inginocchiata fece un profondo inchino fino a toccare con la fronte la pietra fredda del pavimento di alabastro e alzò solo la testa verso la statua alata posta al centro della sala .
i suoi occhi si riempirono di gioia e di speranza quando la guardava . Accese dell'incenso e sparse fiori di loto sulla scalinata posta alla base della statua di Iside recitando un inno in suo onore:

Tu, invero, santa e sempre pronta a venire in soccorso di tutti gli uomini,
sempre generosa nei confronti dei mortali, ai miseri in disgrazia accordi l’amore dolce della madre.
Neanche un giorno o una notte e neanche un solo momento, per quanto breve possa essere,
passa privo della tua benedizione,
senza che tu protegga gli uomini in terra e mare e offra la tua destra che offre soccorso,
allontanate le tempeste dell’esistenza,
grazie alla quale sciogli anche i lacci inestricabilmente aggrovigliati di ogni destino,
calmi le tempeste della fortuna e arresti i crudeli corsi degli Astri.
Gli Dei superstiti ti venerano,
gli inferi ti onorano,
tu fai ruotare la sfera del cielo,
illumini il sole,
governi il mondo e calchi il Tartaro.
Grazie a te le stelle diventano propizie,
grazie a te tornano le stagioni,
gli Dei si rallegrano e gli elementi sono tuoi schiavi.
Ad un tuo cenno soffiano i venti, le nubi danno nutrimento, i semi germogliano, i germogli crescono.
Gli uccelli che attraversano il cielo,
le fiere che si aggirano suoi monti,
i serpenti che si nascondono sul terreno,
i mostri che nuotano nel mare temono la tua maestà.
contemplerò le tue sembianze divine e il tuo santissimo nume riposti nei più segreti recessi del mio cuore custodendoli in eterno”.




cosparse di mirra e sandalo l'aria , ed in silenzio continuò la preghiera della mattina

Edited by Nefertiti - 6/4/2009, 01:21
 
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Iset
view post Posted on 7/4/2009, 15:27




Iset ( o Nafretiri? Certe volte proprio non sembrava ricordare il proprio nome..) ormai, non usciva più molto spesso da palazzo senza una scorta adeguata quanto mastodontica.
Il Faraone premeva sempre perchè vi fossero i soldati migliori del Regno a vegliare sulla vita della sua amata sposa.
Ma quel giorno, prima dei riti del mattino, era sgusciata fuori da palazzo nel fresco di un'alba ancora acerba.
Appena truccata e vestita di una semplice veste color terracotta, trattenuta sotto il seno, aveva preso il proprio Principe e dopo le raccomandazioni del proprio regale sposo aveva lasciato di soppiatto la propria dimora.
Senza gli ornamenti ed i belletti che doveva portare, dimostrava tutta la fresca bellezza dei propri diciannove anni.
Amenhotep pesava fra le braccia, ma era un piacere a cui mai avrebbe rinunciato. Il Principe aveva ormai due anni e dimostrava di possedere la volontà ferrea del padre.
Anche nella fisicità lasciava intendere che sarebbe somigliato al genitore, nonostante fosse ancora morbido e delizioso, con quella lieve pinguedine tipica dei bimbi.
Ora si guardava attorno, curioso. Dimostrava già un'intelligenza pronta e vivace, desideroso di apprendere il più possibile.
Osservava gli spostamenti dei mercanti che preparavano le giare di olio ed i sacchi di cereali dinanzi alla propria bottega.
Seguiva con lo sguardo i passi affrettati dei servi che correvano a riempire le bisacce di quanto aveva comandato loro il cuoco, per i pasti dei signori.
Guardava le donne aiutare i mariti a disporre le mercanzie sui banchi del mercato.
Se ne stava tranquillo, avvolto nel mantello della madre che le copriva il capo, celandone l'identità. Nei pressi del Tempio, l'aria pareva essersi fatta più leggera e limpida, scevra di tutti i rumori tipici di una quotidianeità nascente.
Lentamente con passo leggero e silenzioso la Regina entrò nel tempio, e come sempre l'avvolse quell'aura di pace e dolcezza che la allontanava da quanto vi era di terreno, lasciandole udire più chiare le voci degli Dei.
Ne aveva poi bisogno? Lei che era Ma'at e che stringeva al petto il proprio guardiano divino, designato da Rà e da lui investito dei suoi poteri, poteva sentirli in ogni dove.
Shu, il proprio gemello, le augurava sempre il buongiorno, avvolgendola di una brezza piacevole e giocosa, trasportando sino a lei i profumi del deserto.
Ma era piacevole essere nel Tempio, potersi inginocchiare sulla pietra fredda e pregare, lasciando librare in alto la propria anima.
Mosse qualche passo nel tempio dedicato ad Iside, la Grande Madre, di cui la Regina si fregiava del nome e delle effigi nelle cerimonie sacre cui era chiamata.
Scorse una giovane sacerdotessa che compiva i riti di purificazione mattutini e si fermò, facendo cenno di far silenzio ad Amenhotep, che comunque non si era mosso o agitato.
Rimase aggrappato al petto della madre, mentre questa, si inginocchiò senza avvicinarsi alla sacerdotessa, per non turbarla, e prese a pregare silenziosamente la Dea e sorella di proteggere il proprio figlio.
 
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Nefertiti
view post Posted on 9/4/2009, 15:44




durante la sua preghiera ,il marmo si fece ancora piu freddo sotto le sue ginocchia , o meglio , fu lei a irrigidirsi e ad accusare quel sintomo , le si era gelato il sangue ,. Ancora non era abituata , era da poco diventata sacerdotessa e la carica di cui era stata investita aveva portato in lei dei profondi cambiamenti . Sin da bambina aveva avuto una predilezione per la telecinesi , ma mai prima aveva avuto delle visioni e ogni volta per lei era un martirio. vedere gente che neanche conosceva ,e cose che non avrebbe voluto vedere , e per ora non riusciva a controllarlo . Anche le sue sorelle avevano questo dono , che Iside attribuisce alle sue Figlie predilette , a coloro che meglio sanno rappresentare la sua bontà e saggezza.
Nefertiti fu colta da una consapevolezza , le immagini le arrivavano non molto nitide , ma quel volto di fanciulla che lei tanto aveva scorto nelle sue continue visioni , adesso le sembrò piu nitido che mai!
alzò il viso di scatto , come a voler interrompere questa consapevolezza , e si alzò in piedi lentamente , cercando di fermare i capogiri che aveva .
Si girò e nella penombra delle candele scorse una donna raccolta in preghiera , così non disturbandola accese un altra candela e portò un'altra offerta , stavolta di grano dorato , dono del Nilo.
 
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Iset
view post Posted on 9/4/2009, 17:47




Nafretiri, non si mosse, benchè Amenhotep, sospirasse pensieroso.
Il Principe, guardiano divino della madre, era eccezionalmente sensibile alle doti magiche altrui. Avendo avuto il compito di proteggere la madre, una parte di lui, era sin troppo sensibile a certe vaghe vibrazioni dell'aria.
Per il resto, questa predisposizione si trasformava in un'acuta curiosità infantile.
Nafretiri, dal canto proprio, aveva avuto sin dalla più tenera età, il dono di saper sondare le menti. La telepatia.
Ricordava da piccola, le scaramucce nate con la sorella adottiva per cose pensate e non dette. Ma quelli erano tempi passati. Ora avere poteri divini, era tutt'altra cosa. Ma gli strenui allenamenti cui si era sempre sottoposta, l'avevano forgiata a fronteggiare questo arduo compito.
Riconobbe nella sacerdotessa, le stesse doti di un'altra ancella degli Dei: Nitocri, al Tempio di Ma'at.
La dolce, tenera e saggia Nitocri, giunta a suonare i sistri per lei da Dhenderah e che ogni giorno ricopriva l'altare di offerte e fiori freschi, proprio come colei che aveva di fronte.
Si rialzò, cullando appena Amenhotep, tranquillizzandolo con uno sguardo.
Il bimbo si volse a fissare nei suoi quegli occhi azzurri incredibili, nel cui sinistro ( più scuro e cangiante) si notava la sua potenza divina, scorta dagli umani solo come una graziosa differenza del colore dell'iride.
Visto che la sacerdotessa era in piedi, si alzò a propria volta, movendo qualche passo verso di lei, il figlio sempre stretto al fianco, avvolto nel velo.
sservò l'effige della Dea, la Madre e la Maga. Era anche grazie a lei che potva portare il copricapo che simboleggiava le spoglie dell'avvoltoio, simbolo d maternità.
E sebbene avesse fatto allargare, arricchire ed abbellire il Tempio, non mancava mai di una piccola offerta, per quanto umile. Avvertiva sempre il sottile velo di calore avvolgerla quando, in ogni dove, Ma'at era di nuovo venerata.
La sua natura stessa pareva rinvigorirsene.


Perdonatemi Sacerdotessa, posso lasciare la mia offerta? O devo tornare più tardi?

Le domandò, la voce chiara e dolce, musicale e rassicurante. Non era alta, come si confaceva al luogo ove si trovava, ma lei non amava mai alzare la voce.
Rimaneva composta, la schiena dritta, nonostante il fardello che portava al collo e sorrideva, un sorriso che avrebbe ammansito anche il più spietato dei guerrieri.
 
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Nefertiti
view post Posted on 10/4/2009, 00:33




Nefertiti si voltò sussultando un attimo , come colta impreparata dalla voce dolce e gentile della giovane, e rimase pietrificata vedendo chi aveva davanti: lo stesso splendido volto che tanto aveva ammirato nelle sue visioni , anche se non le piaceva chiamarle così perchè in realtà si trattava ancora di qualcosa di rapido e offuscato , a volte incomprensibile e talvolta anche spaventoso , e per lei era sempre un trauma , per questo lo aveva sempre tenuto nascosto agli altri , come parte del patto tra le figlie di Iside , i doni che la madre faceva loro dopo aver ricevuto la carica di sacerdotesse , dovevano essere nascosti a tutti , perchè nei tempi addietro , molte sacerdotesse erano state corrotte e minacciate da chi era a conoscenza del loro potenziale , ma con gli anni , i faraoni del passato le protessero ,al punto che e ai tempi attuali divenne solo una leggenda .
Nefertiti guardò la fanciulla , ed il bellissimo bimbo tra le sue braccia , e le sorrise , come se avesse rincontrato una vecchia amica .
Non sapeva però della vera identità della ragazza , aveva sentito che la regina fosse di una straordinaria bellezza e che nel suo cuore ardesse la fiamma della giustizia , ma mai l'aveva veduta di persona ed avrebbe pensato di trovarsela davanti per grazia degli dei.
Ignara di tutto cio , le si rivolse con fare gentile

certamente mia cara , anche io ho portato qualche offerta , mi farebbe piacere se si unisse a me per onorare la casa della madre.

guardò con la coda dell'occhio ancora una volta il suo viso , poi si spostò sul bambino , quel bellissimo dono del cielo , con uno sguardo fuori dal comune , e gli sorrise senza rendersene conto , impossibile guardarlo senza provare emozioni.
 
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Iset
view post Posted on 10/4/2009, 11:19




Amenhotep, dopo un momento di sorpresa, rivolse un sorriso scintillante alla sacerdotessa e sulle guance piene e morbide si formarono due adorabili fossette.
Nafretiri le rivolse un sorrise più contenuto, ma non meno gentile.


Vi ringrazio Sacerdotessa..

Chinò leggermente il capo in segno di rispetto, per poi allontanare un poco il velo e svolgere il figlio.
Gli sussurrò all'orecchio di stare buono e lo pose a terra, carezzandogli il volto. Il bimbo aveva i capelli del nero intenso della madre, tagliati a scodella, appena più lunghi sulla nuca. Non era ancora tempo di rasarli come quelli del padre, lasciandogli un solo codino, fermato in una treccia che sarebbe andato tagliato una volta che il Faraone l'avesse reputato pronto alla vita adulta.
La fanciulla, aveva i capelli sciolti che le scivolarono sul fianco, tornando ordinati sulla schiena quando Nafretiri tornò eretta. Sorrise di nuovo alla Sacerdotessa, recuperando da sotto il mantello una leggera bisaccia, legata dietro il fianco perchè non fosse vista. Da lì, ne trasse un fior di loto che aveva colto quella mattina a palazzo ed una sottile catenina d'oro con piccole pietre di adularia, notoriamente legata all'universo femminile ed alla perspicacia ( così indirettamente ai doni magici della Dea), incisi a scarabeo, altro potente amuleto tradizionale.
Con il bambino attaccato alla gonna, mosse un passo avanti, inchinandosi con rispetto dinanzi all'altare, ponendo la propria offerta in una larga ciotola di argilla, a disposizione dei fedeli.
Tornò al proprio posto, appena alle spalle della fanciulla, inginocchiandosi reverenziale.
 
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Nefertiti
view post Posted on 10/4/2009, 15:03




Doveva essere di sicuro una nobildonna visto il suo comportamento aggraziato e regale , non sembravano affatto un'ancella qualsiasi o una nutrice , e poi quella pelle delicata , quel dolce profumo che emanavano i suoi morbidi capelli , quello sguardo che aveva , cosi radioso , sembrava destinata a qualcosa di cui solo lei era a conoscenza , sembrava cosi consapevole del suo destino .
Tutto ciò Nefertiti lo capì osservandola .
Aspettò che finisse di riporre i doni nella grande ciotola d'argilla , visto che lei aveva gia fatto in precedenza la sua offerta di grano , fiori e spezie profumate , poi siavvicinò all'altare e bruciò della salvia in un bruciatore d'oro , per purificare il luogo sacro , prese in mano il contenitore ancora fumante e lo sollevò in alto , porgendolo verso le offerte appena fatte ..

ti rendiamo grazie mia signora ..
con questi frutti della tua terra .

posò nuovamente il bruciatore sul tavolo e si inchinò prima di raggiungere a passo felino l'entrata del tempio , senza mai voltare le spalle alla sacra statua.
Si appoggiò alla grande colonna dipinta , e appoggiò la testa sul braccio , come se questa fosse all'improvviso divenuta di piombo . Aveva i capogiri , a volte le succedeva ed ora era piu confusa che mai ...
la rialzò delicatamente scorgendo la fanciulla e la creaturina venirle incontro all'uscita.
 
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Iset
view post Posted on 10/4/2009, 15:20




Nafretiri terminò le proprie preghiere ed orazioni, con Amenhotep che si aguardava attorno silenzioso.
Gli piacevano i templi e molte volte la madre lo coglieva intento.. Ad ascoltare.
Quando con un movimento leggero e fluido si rialzò in piedi e, dopo un ultimo sorriso alla Dea, si volse, notò la Sacerdotessa, poggiata ad una delle colonne, come se stentasse a stare in piedi.
Riprese il Principe fra le braccia che si fece prendere in collo dalla madre ben volentieri.
Mentre le si avvicinava, Nafretire socchiuse gli occhi, estendendo i propri sensi.
Avvertì una vaga vibrazione, un debole alone grigiastro, di tensione e malessere avvolgeva la giovane.


Scusatemi Signora.. State bene?

Le domandò, una volta al suo fianco.
 
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Nefertiti
view post Posted on 10/4/2009, 15:30




Nefertiti divenne fredda , lo sguardo innaturale e fisso nel vuoto , il viso spento e pallido dalla paura mentre un'altra immagine turbinava nella sua mente ; era come se in quel momento fosse li , come se vivesse in prima persona quello che vedeva .
Ciò che vide fu una presenza femminile , ma stavolta non era il bel viso della giovane che ora era vicino a lei a chiederle come stava , stavolta era qualcosa di terrificante , qualcosa di distruttivo e malefico , che sembrava in agguato verso la giovane fanciulla e il suo fagottino . Ella era una presenza divina contornata da fiamme e morte.
Nefertiti senza rispondere e con ancora lo sguardo perso , si accasciò a terra e si rannicchiò come colta da spasmi singhiozzando impaurita , protese la mano verso la fanciulla , e cercò di aprire bocca per dirle qualcosa , ma le parole rimasero bloccate nella sua anima , insieme a quelle brutte visioni.
 
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Iset
view post Posted on 10/4/2009, 15:41




Quando Amenhotep si mise le manine sulle orecchie con un gemito impaurito, Nafretiri, lo rimise a terra, baciandogli la fronte ed allontanandolo di un poco.
Presasi cura del proprio figlio, cercò di frenare la caduta della Sacerdotessa, senza tuttavia riuscirci.
Si chinò accanto a lei, avvertendo la sua visione. A quanto pareva, la ragazza non aveva ancora appreso a controllare e mantenere sotto controllo.
Prese la sua mano quando la cercò e la strinse, mentre con l'altra le carezzò il volto.


Sta tranquilla...

Sussurrò, chinandosi al suo orecchio e le bastò poggiare il palmo della propria mano sulla fronte della giovane per cancellare quella visione di orrore e tremendo disastro, innondando i suoi pensieri di luce e serenità rassicuranti.
 
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Nefertiti
view post Posted on 10/4/2009, 15:56




Pace.. fu questo che provò il suo animo incontrando quello della fanciulla ..
uno stato di benessere la invase e fu come svegliarsi da un brutto incubo , accorgendosi di essere al sicuro nel proprio letto.
chi era questa ragazza ? perchè continuava a vederla?
aveva risanato il suo spirito e la calma ora la invadeva . si , era stata proprio lei a guarirla , lo sentiva e vedeva la sua aura sprigionare il suo potere.
Non le lasciò la mano , perchè si sentiva protetta , aspettò solo che le finissero i capogiri , poi ancora tremolante sotto qualche spasmo , aprì i grandi occhi verdi lentamente e le parole uscirono come l'esondazione del nilo.

io non so chi siete Milady , ne di quale dono siete stata investita , ma fate attenzione ve ne prego , perchè ella vi segue , come un'ombra nera l'ho vista assalirvi ..

poi si calmò rendendosi conto di aver parlato troppo velocemente e riprese fiato prima di parlare ancora una volta .. sorridendole speranzosa

non sapete quanto vi ho cercata , voi riempite le mie visioni di una tale bellezza e grazia , chi siete? ho aspettato tanto prima di incontrarvi..

le tornò un po il colorito e cercò di alzarsi in piedi tenendosi alla colonna.

 
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Iset
view post Posted on 10/4/2009, 16:13




Nafretiri le tenne la mano fra le proprie, senza smettere la rassicurante stretta.
Amenhotep era al suo fianco, di nuovo tranquillo. Aggrappato alla gonna della madre, fissando con intensità il volto.


Non temete Sacerdotessa, ora pensate solo a riprendervi..

Mormorò con dolcezza, la voce calorosa e carezzevole come un raggio di Sole di prima mattina.
Non la forzò a spostarsi a muoverla, sostenendola quando tentò di rialzarsi.
Non rispose alla sua domanda, non ancora. Visto il recente malore era meglio evitare nuovi scossoni emotivi.


Qualcuno che può aiutare la luce a fugare le ombre, come ogni essere che viva nella rettitudine. Ma ditemi di voi, questo dono.. Non vi hanno insegnato a gestirlo?

Le domandò, sinceramente preoccupata.
Anche Amenhotep, sin da quand'era nel proprio ventre aveva dimostrato doti di preveggenza e già qualche tempo, aveva iniziato ad aiutarlo nell'apprendere la sottile arte della magia che gli scorreva nelle vene. Come un fiume in piena, vi andavano posti degli argini, per non farlo divenire pericoloso.

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 16/4/2009, 20:48




La schiena poggiata ad una delle colonne della navata, immobile e silenzioso. Portava con se l’odore dell’inchiostro e del papiro (di cui alcuni rotoli facevano mostra di se legati alla cintola di pelle scura da lacci composti da budella di animali intrecciate) mentre ganci di bronzo ramato tenevano saldamente l’astuccio contenente i pennelli e le asticelle di legno per la scrittura cuneiforme. Non aveva borse o fagotti indosso, ma un semplice mantello che fungeva anche da cappuccio e che ora cadeva mollemente sulle spalle. Spalle magre e leggermente ricurve che però si notavano assai poco coperte com’erano dai capelli neri, lunghissimi e lisci trattenuti stentatamente da una fascia (una sistemazione strategica per evitare che lo infastidissero durante il lavoro, coprendogli gli occhi). Il viso delicato ed imberbe rivelava la sua giovane età…

Se ne stava tuttavia in silenzio ed in penombra. Ascoltando ogni cosa di quel che veniva detto, senza farsi notare troppo…
 
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Iset
view post Posted on 16/4/2009, 20:56




Aveva avvertito la presenza di qualcuno all'interno della sala del Tempio.
Si volse appena, fissando la penombra di cui s'ammantavano le colonne d'entrata della casa della Dea.
Il mantello la copriva interamente, celando i lunghi capelli scuri e sciolti nascosti dal tessuto leggero color della terracotta.
Non le piaceva chi si nascondeva e chi ascoltava discorsi altrui, stando ben attento a non farsi notare. Ma quello per il momento poteva essere anche un punto a proprio favore.
Nascose Amenhotep sotto il lembo del mantello, poggiandogli poi la mano sulla spalla, trattenendolo a se.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 17/4/2009, 10:20




Si strinse nel mantello, appiattendosi ulteriormente alla colonna. Le ramificazioni dorate e le sacre scritture che salivano verso il cielo formavano intrecci risplendenti nelle ombre della sala, così radiosi da apparire tanti piccoli soli nascenti. Egli che, conosceva i segni e gli ideogrammi poteva leggerne le storie che vi si narravano, le epiche gesta di tempi lontani, gli inni e le lodi al potere immenso degli Dei. 


 


Eppure…nel mezzo di così tanto splendore, egli si volse ad osservare due rifulgenti astri, nascosti nelle loro modeste vesti, che più di tutti gli altri meritavano attenzione. 


 


Un movimento veloce ed ecco che l’oscurità crebbe sulle loro teste, con il cadere repentino del mantello ad occultare il fanciullo, stretto, nell’abbraccio materno.  Una stella cadente che vede ardere l’ultima scintilla prima di essere inghiottita dalle ombre gelide della notte…


 
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21 replies since 5/4/2009, 23:25   491 views
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