Isis

Un nuovo giorno, tra preghiere e mercato.

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Nitocri
view post Posted on 22/4/2009, 16:52




Nitocri si era fermata un momento, fra le bancarelle del mercato, per riprendere fiato.
Aveva poggiato a terra la sporta di juta e paglia, avvolta nel lino che portava a tracolla e che era appesantita dai giornalieri acquisti che poteva permettersi.
Da che il Tempio era tornato a splendere, anche agli occhi del Faraone, la loro situazione economica era davvero migliorata.
Ma ciò non era considerata come una gioia, da Nitocri. Lei si limitava ad amministrare come sempre quel che aveva, con attenzione e parsimonia, al pari di Kahotep.
La ragazza era minuta, piccina e quasi spariva nel marasma di quel via vai di donne e uomini, impegnati ad urlare più forte la propria offerta.
Eppure non sembrava disturbata dal chiasso.
Si guardava attorno, con un sorriso pacato che illuminava gli occhi verdazzurri.
Si rassettò appena la semplice tunica bianca, lunga fino alle caviglie e trattenuta sotto il seno, prima di riprendere il proprio giro, fra le bancarelle di quel mercato chiassoso che ormai ben conosceva.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 25/4/2009, 16:43




La folla si accalcava come sempre con fervore, nel susseguirsi delle offerte e degli acquisti. L’odore pungente che gli giungeva alle narici era dovuto proprio al barroccino di un conciatore ivi fianco. Le pelli erano sapientemente esposte alla gente, ed erano belle dalle parvenze soffici e calde…adatte a diversi utilizzi, ma che evidentemente non avevano ancora avuto il tempo necessario ad asciugarsi. Se ne stavano ancora umide ed emanavano il fetore del grasso.
Era tutta la mattina che Asmar ne respirava l’olezzo acre ed ormai pareva essersene abituato. Annotava con l’asticella di metallo alcuni numeri su una tavoletta, sotto speciale richiesta del mercante che lo aveva assunto. Era un sistema di archiviazione prettamente ittita, più lento e meticoloso ma che di certo permetteva di conservare gli elenchi della merce più a lungo. Il papiro per quanto comodo ed immediato, richiedeva una cura particolare e con il tempo poteva deteriorarsi. La tavoletta di terra cotta, dopo esser rimasta nei forni per un paio d’ore, restava inalterata pressoché per sempre.

Infilò l’asticella nell’astuccio legato alla cintola e sospirò tirando su con il naso. La noia lo avvinghiava palesemente.
 
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Nitocri
view post Posted on 25/4/2009, 16:51




Nitocri a furia di spintoni e scossoni, stava iniziando a perdere il proprio proverbiale sorriso.
Portarsi la spola che andava via via appesantendosi, sotto quel sole cocente con gente poco attenta che ti urtava ad ogni passo e con venditori che sbraitavano le proprie offerte, avrebbe fatto irritare chiunque.
Si fermò di nuovo, alla bancarella di un mercante orientale che esponeva sacchi di spezie in cui avrebbe volentieri affondato le mani.
Ancora le capitava di essere nel magazzino del tempio a perder tempo, mentre con le mani infilate sino al polso nei sacchi di fagioli secchi, se li lasciava scorrere fra le dita.
Prese brevemente a mercanteggiare sino a che un ragazzo di corsa non la urtò, facendole perdere un lembo della sacca che aveva aperto, spargendone il contenuto a terra.

No! Maledizione..

Imprecò a denti stretti. Molto poco adeguato ad una sacerdotessa.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 8/5/2009, 15:44




“Permettete che vi aiuti?” le disse avvicinandosi alla donna. Sorrideva gentile, anche se intuirlo era difficile in quanto il lembo di stoffa che aveva arrotolato attorno al viso e che gli copriva bocca e naso per difendersi dagli odori acri non permettevano di osservarne appieno l’espressione. Il tono di voce comunque, giungeva alle orecchie assai pacato e di tanto in tanto si avvertivano delle cadenze singolari nella pronuncia di alcune parole…

“Spero che non vi siate fatta male…” aggiunse alzando lo sguardo colore dell’inchiostro, in cerca del giovane che però se l’era data a gambe da un pezzo e così, si chinò a raccogliere il contenuto della sacca…
 
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Nitocri
view post Posted on 8/5/2009, 15:54




Ehm.. No..

" Non più del solito", aggiunse mentalmente, fissando il ragazzo dal volto coperto, accennando ad un sorriso.
Gli occhi socchiusi rivelavano ancora una certa irritazione per quanto era appena avvenuto, ma con un sospiro, Nitocri dovette cedere il passo alle necessità del momento.
Ovvero, raccogliere quanto era stato sparso a terra, invece che trovare il ragazzo di prima per insegnargli un pò di educazione.

Vi prego, non disturbatevi! Posso fare da me..

Sussurrò al giovane, fissandolo di sottecchi, incuriosita da quegli occhi dal taglio decisamente orientale.
Gli sorrise di nuovo, notando le mani curate muoversi abili fra la terra.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 8/5/2009, 16:07




“Disturbo? Oh no, affatto Signora…” disse richiudendo la sacca per poi porgerla alla legittima proprietaria. La teneva con entrambe le mani, sebbene non fosse un fardello pesante neppure per una donna. Ma quelle mani delicate parevano essere state create per evitare qualsiasi sforzo che potesse scalfirle o rovinarle per quanto lisce e pallide, come se non avessero mai preso troppo sole. Ed in fondo, il suo lavoro si svolgeva prevalentemente alla luce delle torce.

“ Quel ragazzo andava di fretta…come molti qui al mercato del resto… credo che…” sussurrò alzandosi nuovamente in piedi, senza distogliere lo sguardo dalla donna.

“…che sia più facile calpestare i bei fiori nel prato piuttosto che aggirarli quando si corre…”
 
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Nitocri
view post Posted on 8/5/2009, 16:16




Si affrettò a riprendere della sacca di grezza tela, così inadatta a quelle mani sottili e bianche. Mani di chi non è abituato a lavori pesanti, che possano rovinare le pelle e sembrava che quella del ragazzo, fosse sottile e fragile, pronta a segnarsi per un non nulla.

Ehm... Grazie...

Balbettò imbarazzata, sorridendogli e lasciando che sulle guance si disegnassero due fossette che la facevano sembrare tanto più giovane di quanto già non fosse.
Si sentiva un poco a disagio, dinanzi quegli occhi indagatori e pensò bene di presentarsi, quantomeno per riempire il silenzio che s'era andato a crearsi.

Io sono Nitocri Nafrini..
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 8/5/2009, 16:25




“Nitocri…” mormorò tra se addolcendo lo sguardo “…Sembra il nome di un piccolo uccello. “

Alzò una mano al viso e afferrando la stoffa la calò delicatamente sul collo, scoprendo così le proprie labbra. Sembravano morbide, quasi femminee nella loro bella forma per certi aspetti, infantile. Il viso liscio ed imberbe era quello di un giovane, ma l’aria posata e il tono di voce pacato e caldo, rendevano il definirne l’età esatta, un’impresa di tutto rispetto.

“Mi piace” asserì con un sorriso.

“Il mio nome è Asmar…”
 
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Nitocri
view post Posted on 8/5/2009, 16:38




Si lasciò sfuggire una risantina argentina, vivace e spensierata, un sollievo per le orecchie in quella bolgia infernale che era il mercato di Edfu.

Non è che io sia poi questo gran gigante...

Sorrise al suo complimento, fissandolo negli occhi e dovendo reclinare il capo per farlo, nonostante il ragazzo non fosse poi nemmeno troppo alto.
Studiò a fondo i lineamenti del ragazzo, carezzandoli con lo sguardo verde acqua, curioso ed ammirato alla vista della delicatezza di quei tratti tanto sottili da parer dipinti.

Asmar...

Ripetè pensosa, lasiando che quel nome straniero le scivolasse dalla punta della lingua alle labbra carnose.

Mi piace.

Decretò infine con un sorriso, mentre tornava a schivare qualche gomito.

Da dove venite?

domandò curiosa, senza riuscire a frenare la propria naturale attitudine.
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 14/5/2009, 15:28




“Da abbastanza lontano…” rispose vagamente, senza tuttavia scomporsi in atteggiamenti nervosi. Gli occhi lievemente ricurvi segnavano l’espressione ridente mentre una folata di brezza arida e afosa lasciava dondolare mollemente il lembo del mantello alle proprie spalle.

“Vi sembro così palesemente un forestiero?”
 
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Nitocri
view post Posted on 14/5/2009, 15:50




Si..

Rispose senza indugio Nitocri, sorridendogli con innocenza spudorata.
Il suo intento non era chiaramente quello di offendere, turbare o denigrare ma il proprio giovanile entusiasmo la portava ad essere spesso avventata.
Ma come non si poteva perdonare, due occhi luminosi come quelli che ora fissavano Asmar, da sotto le folte e lunghe ciglia nere, socchiuse per la luce limpida e fulgida delle ore di quella mattinata egiziana.
Si spostò ancora, guardandosi attorno, evitando e schivando gomiti e bisacce.

Posso chiedervi che lavoro svolgete... Asmar?
 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 14/5/2009, 15:57




CITAZIONE
Si..

Sorrise.
“La mia famiglia raggiunse le rive d’Egitto attraverso il grande mare, là dove sorgono le rovine di Rakhotis perse fra sabbie e memoria…” mormorò, con sguardo un po’ assente “…ormai, diversi anni fa.”

Il sole si gettava a capofitto sulle loro fronti, impietoso e disegnava sul terreno, ombre minute dai contorni nitidi. L’intero mercato si agitava come nella bocca di una fornace, alla ricerca frenetica di riparo dai raggi cocenti, e Asmar volle gettare anch’esso, uno sguardo intorno, speranzoso.



CITAZIONE
Posso chiedervi che lavoro svolgete... Asmar?

“Il mio lavoro?” mormorò tornando alla giovane con lo sguardo, sentendosi chiamare.

“…modesta occupazione da scriba. Offro le mie capacità a chi lo richiede, e al contempo proseguo i miei studi…”
 
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Nitocri
view post Posted on 14/5/2009, 16:13




Lo ascoltò affascinata, mentre la propria mente viaggiava, percorrendo deserti e scivolando sul Nilo blu e poi nelle intricate foreste ai limiti nord orientali dell'Egitto.
Ridacchi sottovoce e si strinse nelle spalle, i vivaci occhi verd'azzurri fissi in quelli allungati del ragazzo.

Edfu è il posto più lontano in cui sono stata!!

Precisò, ma si fissò su un particolare, di quanto le aveva detto.
Uno scriba... Ormai da tempo aveva difficoltà a riordinare gli averi del Tempio che serviva e questo molto spesso scombussolava ogni cosa.
La affascinava un mestiere tanto ordinato e metodico.

Vi piace come mestiere?
 
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