Iset, Kore e Neferty per la prima volta insieme al Senet

Le tre entrarono nel raffinato ambiente.
Un giovane e panciuto addetto al locale stava sonnecchiando su una poltrona vicino al muro opposto all'entrata.
Quando vide le tre fanciulle aprì appena un occhio svogliato e le guardò con espressione ebete.

- Benvenute Madame! Accomodatevi nella casa della birra e che Hathor sia con voi!-

Parole assai gradite alle orecchie delle ragazze, poichè Hathor era la Dea dell'amore, patrona della musica e della danza.

Neferty si accomodò ad uno dei tavolini e chiese gentilmente che le fosse portato del malto.
Quindi aspettò paziente che le sue accompagnatrici ordinassero a loro volta.

* Del vino, grazie...*
Chiese gentilmente Iset, fissando gli occhi del giovane.
Si accomodò di fianco alla cugina, sospirando appena per la piacevole frescura trovata in quell'ambiente.

- Vino? Non sapevo ne bevessi. È una bevanda inusuale per una donna.-
disse sorpresa.

* Capita di rado in effetti e lo bevo comunque molto diluito... Sai mio padre tempo fa, ha investito dei capitali in vigneti, ed è stato lieto di rendermi partecipe...*
Disse stringendosi nelle spalle ed arrossendo lievemente.

- Non devi arrossire.- disse Neferty notando l'imbarazzo della cugina.
- Semplicemente mi è sembrato inusuale, come ti ho già detto, ma non ti giudico per questo. Anzi...forse è pure buono. Io non ho mai bevuto quella bevanda, chiamata da noi sacerdoti il Nettare degli Dei, ma forse è buona.- disse sorridendo.

*... Sarò lieta di fartela provare... E sono certa che nostro padre non mancherà di farti assaggiare il vino ottenuto dall'uva delle sue vigne. Ne va molto orgoglioso!!*
Disse sorridendo e portandosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

- Davvero? Ma raccontami, come si ottiene il vino...è così che lo chiami vero? È un processo lungo? E tuo padre quando ha iniziato a coltivare questo frutto?- chiese sinceramente curiosa.

* Si, è così chiamato comunemente. E' un processo estremamente lungo e delicato, almeno quanto affascinante!! Ha iniziato circa cinque anni fa, dopo una lunga ricerca del terreno più adatto. In principio sembrava che fosse un investimento sbagliato, ma l'autunno dell'anno successivo all'inizio, hanno raccolto moltissima uva, era incredibile!! Più che lavoro, la vendemmia sembrò una festa!! Tutti intenti a pestare i grappoli, portare avanti e indietro barili e botti, ridendo e scherzando...* Disse ricordando quanto si era divertita quell'anno * Mio padre ha anche fatto costruire dei locali apposta per la conservazione del vino, chiamando i più grandi architetti ed esperti nel settore. Sono certa che quando verrai a trovarci, sarà felicissimo di trascinarti in una lunga discussione, spiegandoti ogni più piccolo dettaglio della produzione... La mamma non lo sopporta più!* Disse vivace, ridacchiando sommessamente.

Neferty sorrise immaginando l'espressione esasperata della mamma di Iset.
- Accidenti che bella cosa. Ma non ho capito bene..pestare con i piedi? Non ti rovini i calzari?- chiese sempre più affascinata da quella descrizione.

* Si fa a piedi scalzi infatti,...* Rise di nuovo dei ricordi, gli occhi neri luminosi e limpidi *... Io e Kore ci siamo ritrovate in un enorme tinozza a pestare grappoli d'uva, a ridere e giocare come raramente ci è capitato!!* Assunse un'espressione pensosa, storcendo lievemente la bella bocca, come era solita fare da piccola * Inizialmente l'idea di bere qualcosa che era stata lavorata con i piedi mi faceva un pò ribrezzo... Ma prima di immergerci, siamo state lavate sino al ginocchio con sali e acqua di rose, per fortuna!!*

- Wow! Che attività emozionante. Alla prossima vendemmia posso venire anch'io?-
Vedere l'espressione di gioia dipinta sul volto di Iset le procurò una forte emozione.
Era contenta che la cugina ricordasse con tanta euforia il lavoro svolto insieme a Kore e la sua famiglia.

* Oh, sarebbe davvero bello!!! Ci divertiremo moltissimo!!!* Disse Iset drizzando la schiena ed emozionandosi al solo pensiero, le mani giunte dinanzi al petto, quasi fosse in preghiera.

- He he, il tuo entusiasmo è contagioso cugina!- rise Neferty.
L'uomo che le aveva accolte le raggiunse al tavolo con in mano un vassoio.
Sul vassoio il malto e il vino risplendevano freschi e invitanti.
A quel punto la sacerdotessa si rese conto che totalmente assorbita dalla conversazione con Iset si era dimenticata di Kore.
La guardò con sguardo mesto e disse:
- Mi spiace....- disse soltanto, non essendo capace d'aggingere altro per la vergogna- vuoi qualcosa?-