In compagnia di Thutmosi III

Neferty precedette Thutmosi attraverso il Tempio e raggiunse la sua dimora.
Quindi si voltò verso il faraone e il suo seguito e aperta la porta disse:
- Accomodatevi Sire. Siete i benvenuti....-

Fece cenno al suo seguito di attendere fuori, entrando da solo nell'appartamento della Sacerdotessa, in fondo non c'era pericolo per lui.

Neferty fu grata di quel gesto. Non le piaceva avere in giro troppa gente per volta. La distraeva e non riusciva a dedicarsi pienamente al suo interlocutore.
- Accomodatevi!- disse indicando i divanetti del salone che erano ricoperti di cuscini di seta.

Si sedette dove lei aveva indicato, notando la perfezione dell'arredamento nella stanza e come la bellezza della sacerdotessa, risaltasse ancora di più

Neferty si sentiva sicura di sé e a suo agio, benchè nel suo salone c'era niente meno che il faraone in persona.
Ma lei non era intimorita dal potere degli Dei...li conosceva bene e vi conversava da una vita. Perchè con un Dio incarnato in un corpo mortale, e quindi con delle limitazioni, sarebbe dovuto essere diverso?
- Posso portarvi qualunque cosa gradiate...- disse rivolta al sovrano.

"Del vino se ne avete, mia cara Neferty"

rispose lui notando la sicurezza della ragazza

- Mi spiace ma non teniamo bevande alcoliche al Tempio. Posso portarvi del mosto, del latte di giumenca, del succo di frutto della passione, deö thé speziato o qualsiasi altra bevanda gradiate ma rigorosamente analcolica.- disse sorridendo.

Edited by Neferty - 20/10/2006, 10:10

"Del latte andrà bene"

disse lui tranquillamente

- E sia.- disse dirigendosi solerta verso la cucina e ritornando poco dopo con un grazioso vassoio d'argento sul quale si trovava la brocca contenente il latte.

Prese la brocca, versando il latte in una ciotola e sorseggiandolo piano, guardando bene la ragazza.

"Siete una donna molto determinata a quel che pare"

Neferty sostenne il suo sguardo, si sedette sulla poltroncina di fronte a lui e disse:
- No Thutmosi non sono determinata. Dovete pensare che sono diciasette anni della mia vita che mi addestro per conversare con gli Dei. Questo significa solo che so portare rispetto a qualsiasi divinità ma non nutro un timore riverenziale verso nessuna di esse. Fanno parte della mia quotidianità, così anche voi non rappresentate una minaccia per me o qualcosa che io non sappia gestire.-

spiegò al faraone. Non voleva risultare sfacciata ma era quello che pensava...

"Appunto, sapete conversare con gli dei e non avete timore di essi, sareste un ottima regina per questo Paese"

disse lui con tranquillità

Neferty sorseggiò il calice contenente il suo latte, quindi guardò fisso il Faraone negli occhi:
- Sapete quello che volete Sire...-
Non aggiunse altro ma era evidente che era contrariata dalla sua affermazione.
*È così facile per lui entrare nel letto delle donne?* si chiese un pò schifata.