Varda |
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| L'ammita rise contenta dell'espressione di terrore sul viso della sua vittima. - Pronto a morire?- gli chiese e la voce risultò cavernosa, animalesca. Si avventò sulla preda e affondò i denti affilati nella carne morbida del suo petto. Gli squarciò la cassa toracica con un solo morso, dilaniando le carni che sanguinavano copiose tra le sue fauci. L'umano morì pochi secondi dopo. L'arteria coronaria era stata recisa e fu meglio così per quell'essere infelice. Prima passò alle braccia, poi fu la volta della testa che staccò con un morso e con la quale giocò per il vicolo prima di cibarsene. Aprì il cranio, estrasse il cervello ancora caldo e lo assaporò dolcemente, succhiandolo fuori dalla calotta cranica con avidità. In bocca era delizioso, veramente sublime! Poi passò alle gambe, che tranciò dal bacino con una zampata. La carne maciullata le piaceva particolarmente, perciò la lacerò ripetutamente con i lunghi artigli fino ad ottenerne una poltiglia schiumosa. Buttò da parte le ossa, che non le piacevano e mangiò gli arti, per poi passare ad aprire il petto che aveva lasciato per ultimo, considerandolo la vera prelibatezza del banchetto. Recise la carne fino a sotto l'ombelico e ne estrasse con i denti le viscere. Scartò l'intestino che considerava al pari delle ossa e si concentrò sul resto. Reni, fegato, milza, pancreas, cistifellea, stomaco. Divorò tutto in questa sequenza, lasciando il cuore per ultimo. Che dolce attesa! Il cuore era ciò che la saziava e le dava un senso di felicità indescrivibile. Lo estrasse delicatamente e cominciò a strapparne piccoli pezzettini, che faceva sciogliere sulla lingua. Il sangue del cuore! Era veramente fresco, depurato! Lo assaporò molto lentamente, fino all'ultimo pezzettino. Quindi quando ebbe finito di banchettare riprese forma umana e leccandosi ancora le labbra con la lingua colorata del rosso del sangue dell'uomo, estrasse dalla veste una piuma bianca simbolo di maat e la posò sulle ossa dello scheletro. Nel punto stesso in cui pochi minuti prima giaceva il cuore che era servito per la sua cena. Sorrise soddisfatta e senza degnarsi di far sparire il corpo si incamminò per la strada dalla quale era venuta e sparì nella notte.
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