Isis

Gli appartamenti della Regina Nafretiri Merira Hatshepsut

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Iset
view post Posted on 20/10/2006, 11:36




Gli appartamenti della Regina sono preceduti da una piccola corte interna, a cielo aperto. Vi è un solo ingresso che porta ad esso, sempre ben sorvegliata da imponenti guardie nubiane.
La Regina l'ha abbellito con alcune palme ed un giovane sicomoro. Ci sono fontane e piccoli bacini d'acqua. Nel patìo ci sono seggiole e divanetti per gli ospiti.

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Gli appartamenti della Regina sono costituiti da uno studio, alcuni salottini, un bagno ed una stanza ove si veste ed incontra la truccatrice e la parrucchiera. Non vi è una stanza da letto, poichè divide quella con il Faraone.



Il personale più vicino a Iset:

Carite

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Le ancelle,

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Iras, la mulatta image

Lita, la nubiana image

SPOILER (click to view)
Fonte immagini: Google


Ma tutto questo ha avuto inizio, molto tempo prima..

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Iras le aprì la porta ed Iset entrò nell’appartamento che le era stato destinato in quanto concubina reale..
Si guardò intorno con aria vagamente smarrita, prese Iras sottobraccio ed iniziò a guardarsi intorno.
Sembrava cercare qualcosa, aprì la bocca per chiedere spiegazioni ma un

*Dove metto la bestia?* da parte di Carite la bloccò.
La fissò con un sopracciglio alzato.
* Dove non ci sia troppo viavai, sarà nervosa…*
Carite si muoveva con sicurezza, già padrona di quella nuova dimora. La osservava muoversi, sistemare, spostare e rimettere a posto.
Uscì sulla terrazza ed inspirò la brezza serale. Si accorse di un movimento e si voltò. Lita aveva le mani nella terra, maneggiava con cura dei bulbi, che posava nella terra con la stessa cura che avrebbe avuto per un neonato. Si accorse dello sguardo di Iset e le sorrise
* Sary ha pensato che vi avrebbe fatto piacere… Sono gigli, Signora, ce ne sono di bianchi, di rossi, di gialli…*
La fanciulla sorrise. Un sorriso un po’ sghembo, ma era il meglio che potesse fare. * Lo ringrazierò la prossima volta che torneremo a casa.* Iras si fece più stretta. Anche Lita si avvicinò, pulendosi la terra dalle mani. Iset le osservò attentamente. Le due giovani avevano solo una decina d’anni più di lei, eppure le erano da sempre state fedeli e devote. Amiche, confidenti, alleate.. Non aveva da temere se erano con lei.
Carezzò i loro volti. Iras era una mulatta, del padre nubiano aveva la linea della mascella forte, la bocca forse troppo prominente. Della madre egiziana aveva il naso sottile e gli occhi verdi.
Lita invece aveva caratteri tipicamente negroidi, orgogliosa di essere nubiana fino al midollo.
Il lavorio nelle stanze era incessante, pareva non dovesse finire mai. La porta d’entrata era stata lasciata aperta per comodità.
Carite, con sguardo truce si aggirava con l’anfora di Cia nuovamente in braccio. Iset ridacchiò piano, vedendola avvicinarsi.
* C’è viavai ovunque bambina, tienila tu, prima che uccida qualcuno.*
Iras aveva preso l’anfora che poco gentilmente Carite le aveva offerto, pronta a buttarsi nella mischia ad abbaiare comandi a destra e a manca. Era chiaro che fosse spartana.
Iset trasse Cia, dalla sua attuale condizione, che pareva irritata dagli sballottamenti subiti.
* Sarebbe un bel problema, se tu uccidessi qualcuno…. Subito….* Aggiunse con una punta di sarcasmo fissando il rettile negli occhi. Le ancelle ridacchiarono sottovoce.
Sistemata Cia nella tunica, Iset richiamò Carite
* Perdonami, dove sono stati sistemati i veli?*
Carite parve contrariata. * Perché?*
Non solo lo sembrava. Lo era davvero, constatò Iset * Ho bisogno di allenarmi un poco… Devo sfogarmi.*
La nutrice sbuffò rumorosamente * Bè credo proprio bambina, che d’ora innanzi dovrai trovare altri modi per sfogarti… Non so quanto possa essere ben vista una cosa del genere, qui.*
La bella la osservò perplessa * Perché non dovrebbe? Non faccio nulla di male…*
Carite si strinse nelle spalle * Meglio non rischiare…*
*I miei pugnali?* Domandò Iset, con tono faticosamente pacato.
Carite la fissava negli occhi. Era più alta di Iset, magra dall’ossatura forte e la pelle dorata dal sole Egizio.
* Nascosti.* E prima che Iset potesse dire o fare qualunque cosa aggiunse * Almeno fino a che non sarai certa di quel che puoi e non puoi fare.*
Iset sbuffò. Non le piaceva stare con le mani in mano, avrebbe voluto dare una mano – almeno per sistemare come pareva a lei, le sue cose-, anche per rimandare il più possibile il pensiero di Kore
* Posso avere i miei testi?* Chiese gentilmente quindi. Carite la osservò, sembrava vedesse la sua prediletta tramutarsi in qualcos’altro, prima di chiederle * Perché?*
Iset la fissò a bocca semiaperta * Perché non dovrei?*
* Perché la tua età da scolaretta è finita da un pezzo, che te ne fai?*
Reprimere una risata fu quasi impossibile, la abbracciò, come quando era piccola, perché lei le carezzasse la nuca, cosa che fece anche questa volta.
* Carite… Bevo acqua tutti i giorni da che mi hai svezzato…. Eppure capita ancora che io abbia sete!* Ridacchiò piano. La nutrice rise e le baciò la sommità del capo, la scostò per tornare ai propri doveri, non prima di averle dato un’amorevole pacca sul fianco.
Ma dovette comunque accontentarsi di piantare i bulbi, insieme a Lita…


Edited by Iset - 16/11/2007, 19:22
 
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Iset
view post Posted on 24/10/2006, 15:45




Iset era rientrata come una furia in camera, aveva ben chiaro il proprio intento e non fece caso agli sguardi allibiti delle sue fedeli ancelle e di Carite, spaventate dal suo comportamento.
Entrò nella sua stanza da letto e si chiuse la porta alle spalle. Si asciugò le lacrime e prese a fare profondi respiri per liberarsi dal nodo che le serrava la gola. Avrebbe avuto tutto il tempo per piangere, ora doveva far presto.
Si tolse la tunica che aveva indosso e ne mise una più semplice che utilizzava solitamente nel deserto, del colore della terra, dalla profonda scollatura e che le lasciava scoperti i fianchi e che le permetteva una notevole libertà di movimento.
Stava finendo di sistemarla quando Carite parlò, facendola sussultare… non l’aveva sentita entrare.

* Cos’è accaduto?*
* Non te lo posso spiegare Carite, abbi pietà te ne prego.* Si sciacquò il viso, togliendosi il trucco che le era rimasto e rimase sorpresa di quanto apparisse più giovane della propria età.
Prese Cia che fedele le si attorcigliò intorno alla vita, quando vide la sua nutrice porgerle un cofanetto di ebano. Dolce balia! L’aveva sempre compresa e aiutata senza che lei parlasse!! Le salirono di nuovo le lacrime agli occhi, mentre prendeva i due pugnali che erano contenuti nel prezioso scrigno.
Suo padre li aveva commissionati apposta per lei. Erano lunghi esattamente la lunghezza che correva dal suo gomito alla punta delle dita. L’elsa era finemente lavorata in un serpente arrotolato e dove incontrava la lama, vi era lo stemma della sua famiglia.

* Dove andrai?* Le stava intanto chiedendo la greca. * Io.. Da Neferty..* Sussurrò senza guardarla. La vecchia balia sorrise triste. * Non è vero, ma non ti chiederò altro. So che se lo fai hai le tue buone ragioni ma…* Si fermò, osservando la ragazza che si sistemava i pugnali * .. Hai pensato al fatto che potresti aver concepito un figlio?*
Iset la fissò sbalordita, cerea in volto. No, era un pensiero che non le aveva nemmeno sfiorato la mente, si riscosse, rispondendo * In tal caso, ci penserò a tempo debito. Ora va nell’alcova del Faraone… E porta una veste per Kore…* Strinse gli occhi corrugando la fronte e si sentì stringere da un abbraccio familiare che ricambiò con amore.
Si staccò velocemente, temendo di non aver la forza altrimenti di lasciarla ed uscì dalla stanza, dove trovò Lita e Iras in lacrime. Le strinse entrambe a sé, lasciando a Carite, l’ingrato compito delle spiegazioni.

Nella notte, avvolta in un mantello per celarsi dagli sguardi altrui si allontanò dal palazzo, verso le vie di Tebe.


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Edited by Iset - 25/10/2006, 02:36
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 01:04




-----------ALTRO GIORNO------------

Gregorij riuscì anche grazie alla damigella ad arrivare nelel stanze della ragazzina, in effetti sarebbe stato molto difficile trovare quella stanza in mezzo ad altre milioni di stanze, e sebbene non ne erano prprio milioni era pur sempre compicato.
Posò la ragazza sul letto mettendola nel migliore dei modi e si guardò in torno.
Poi si girò verso la damigella che fino ad allora era rimasta in silenzio, forse anche per il timore che lo sciacallo avrebbe usato un suo potere cotro di lei.


Vopi visto che avete così tanto da fare prendete dell'acqua e uno straccio cerchiamo di fare qualcosa.
Sono abilissimo nell'astre dell'imbalsamare ma non della medicina, sebbene sappia qualcosa.
Anzi fai portare dell'acqua mentre tu alzerai le gambe alla ragazza non più di questa altezza. E non fare domande ma agisci solamente.


mentre sperava che la donzella tuttofare alzasse le gambe alla ragazzina Gregorij dava dei leggeri schiaffi sulla faccia della ragazza e nel frattempo pregava Anubi per proteggere la ragazza da una morte, o quantromeno di risvegliarla il più presto possibile.
Appena sarebeb arrivata l'acuqa avrebbe spruzzato qualche goccia sul volto della ragazza.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 01:11




Carite arrivò, incurante di chi avesse intorno, si avvicinò al letto e disse a Lita
* Bè, ti sei rimbambita? Prepara del vino caldo speziato.*
Poi si rivolse allo sciacallo, senza alcun turbamento
* Meglio dei sali odorosi in questi casi. Sentite che odore forte?*
E passò la boccetta sotto il muso di Gregorij.
Lo passò più volte sotto al naso di Iset, che ebbe qualche contrazione, prima di riaprire di scatto gli occhi.
Carite si allontanò, avrebbe avuto tutto il tempo per le spiegazioni....

Iset si mise seduta, la schiena poggiata ai cuscini, si guardò attorno con aria pensosa.
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 01:17




Quell'odore fece indietreggiare lo sciacallo di qualche passo che quasi soffocò per tutta quella puzza.
Che idea ingegnosa passare sotto il naso di uno sciacallo quell'odore, un'idea degna di un architetto di piramidi.
Ma l'importante è che la ragazzina stava bene per ora.


Quanto ancora dovrò farvi da balia ragazzina?
Signora la prossima volta che mi passate quella roba sotto il naso vi faccio arrivare da Anubi senza che ve ne rendiate conto...impensabile pasare una puzza del genere a chi di olfatto è molto più evoluto di voi umani.

Comunque ragazzina mi spiegate come avete fatto a fare quella specifica domanda sebbene voi non ne sapevate nulla?


Era ancora mezzo sconvolto da quel puzzo terrificante che la donna le aveva passato davanti.
Si vedeva dallo sguardo che era orripilato, e avesse titubato qualche altro secondo sarebbe svenuto forse lui al posto della ragazzina.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 01:22




Lasciò cadere la testa all'indietro con un sospiro profondo. Non era abbastanza in forze per litigare.
* Vi ringrazio per l'aiuto Signore, siete stato davvero impagabile... Posso offrirvi qualcosa per compensare in parte il disturbo arrecatovi?*
Lo sforzò per apparire gentile era evidente.
Si premette le dita sulle tempie

*... quale domanda?*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 01:29




Spregevole ragazzina.
A volte era così irritante e per la seconda volta si stava andando a litigare, e forse in quell'occasione era meglio omettere la scenata.
Respirò profondamente e chiuse le mani a mo di pugno e poi inspirò, rilasciando le mani.


§"Vi ringrazio per l'aiuto Signore, siete stato davvero impagabile... Posso offrirvi qualcosa per compensare in parte il disturbo arrecatovi?", qualcosa? Delle spiegazioni vorreste dire....bah.. ragazzina!§

No sta bene così l'ìimportante è che voi stiate bene, e se permettete adesso ho cose più importanti da fare, che badare a voi, con permesso signorina.

Si girò andò verso la porta e poi si fermò, voltò solo la testa e poi continuò

La domanda che mi avete posto dopo che io ho pensato al faraone, solo quello. Volevo sapere come avevate fatto a sapere che pensavo a quello. Ma forse voi avete molto bisogno di una forza superiore che i protegga.
Poco fa mi avete rimproverato di essere stato duro con voi minacciandovi l'altra notte, ma anche facendo il gentile sembra che con voi non si risolvi nulla...
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 01:36




Lo fissò interrogativa. Poi con voce calma lo invitò* Avvicinatevi e vi spiegherò tutto.....*
Rise, sinceramanete divertita questa volta * Vi chiedo scusa, ma... A parte "spregevole", mi avete rivolto altri epiteti che non ho gradito granchè.*

Gli sorrise gentile, capendo il proprio errore. Carite entrò in quel momento con un calice di vino speziato ed uscì altrettanto rapidamente.
Iset guardò curiosa lo sciacallo e mormorò stringendosi nelle spalle
*... Non ho idea di cosa potrebbe piacervi....*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 09:07




Gregorij sospirò, in verità quella ragazzina era strana veramente e pensò che forse non gli avrebbe dato una vita tranquilla.
Ma forse in quel modo avrebeb capito l'uomo.
SI avvicinò con estrema lentezza, e questa vlta non per dar fastidio, ma per pura calma.
Vide la signora anziana dei sali che arrivava con il vino speziato, poi una volta posato uscì di corsa, non c'è nulal da ridire, almeno su questo era intelligente, dva ail modo di essere riservati.


Non preoccupatevi, ho dei gusti molto complicati che in questo momento metterebbero in crisi la vostra serva. Evitiamo questo tipo di convenievoli, ringrazio comunque per la sua gentile proposta.
Ebbene ragazzina, diciamo che avete al fianco un confidente e amico, qualcuno vi ha fatto qualcosa?


Ora iniziava a pensare che forse Seth avesse cominciato a muoversi contro il faraone prendendo di mira la sua "perla del nilo", e la situazione non era di certo delle migliori.
Era speranzoso che non fosse così ma temeva il peggio, un conto era il faraone protetto da Amoun, un conto una ragazzina non protetta da nessuno, se non da un Dio, Dio che protegeg lei come tutti gli umani.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 09:17




Si portò le mani alla testa... Dei come le faceva male!!! E in quei momenti non riusciva davvero a distinguere parola da pensiero.

* Prima lasciate che risponda alla vostra domanda... Gli Dei mi hanno donato la capacità di leggere i pensieri altrui, Signore. Non è per intromettermi, ma in questo momento mi è impossibile non farlo...*

Sospirò e si portò alle labbra il calice, bevendo a piccoli sorsi, sentendo il piacevole tepore del vino scivolarle dalla gola allo stomaco.

* Non mi è stato fatto nulla, fatture e malefici non mi possono intaccare. Ma siate certo che se mi rendessi conto di costituire una minaccia per il Faraone, mi allontanerò nel più breve tempo possibile...*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 09:25




Sembrerebbe che debba essere totalmente sincero con lei, anche perchè mi leggete il pensiero.
E' come avevo pensato per il corridoio, ma mi sembrava comunque strano, bene dovrò chiedere ad Anubi di poter far qualcosa per me, almeno potrò continuare a pensar male di voi e voi non scoprirlo mai.


Sembrava che incredibilmente avesse fatto una piccola battuta, e in effetti fece sorridere anche a lui.
MA era sollevato per non aver sentito quel nome dalle labbra della ragazzina, almeno un'ipotesi era stata scartata.
Ora si poteva essere anche tranquilli sul versante ragazzina, visto che era un dono degli Dei, era ovvio che perdesse le forze per un nuovo dono. Eppure sembrava che gli Dei non davano nulla per nulla.


Quindi è solo per questo, solamente per il dono che vi hanno offerto gentilmente gli dei. Bene sono sollevato.
Per quanto riguarda il faraone, state tranquilla non siete voi ad essere una minaccia, ma egli stesso con la sua bontà di comandare. Ma è una storia che voi non potete sapere.
Questa volta non perchè siete ragazzina o concubina, ma semplicemente perchè deve rimanere uno stretto segreto tra me e il faraone. Infatti vi ho detto pocanzi soo quello che voi avete letto nel mio pensiero.
Ora state meglio ragazzina?
A proposito voi come vi chiamate?
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 09:32




Rise sommessamente della battuta, guardando gli occhi dello sciacallo.

*Oh, fatelo pure, farò finta di non aver sentito... Ed è solo per oggi, non temete, ne sono certa. Da domani tornerò a leggere le menti altrui solo se lo vorrò.*
O almeno lo sperava...
Non specificò che non era la telepatia, il dono di quella giornata, ma era bene che lo pensasse.

Una storia che non poteva sapere.... Ironia della sorte!!! Lei non la voleva sapere, ma in realtà ci era dentro sino al collo....


* Si, vi ringrazio sto meglio... Perdonatemi se sono stata scontrosa con voi, ma sono stati giorni davvero difficili... Il mio nome è Iset Miw- Sher Shemei... Il vostro Gregorij Noubar, se non ricordo male...*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 09:42




Una leggera smorfia sfiorò il viso di Gregorij. Quel nome tutto di intero conteneva un gatto.
Sia chiaro egli non era un cane che odiava i gatti, più che altro aveva avutoqualche battibecco con delle seguaci di Bastet e da que triste giorno era riluttante a sentir la parola gatto, parola che ricordava palesemente non proprio la dea di cui non ebbe nulla a che fare ma le sue seguaci.


Piacere Ragazzina Iset. Non preoccupatevi ognuno ha fatto la sua parte quando ci siamo incontrati laprima volta, sebbene voi avete osato leggermente di puù, e poi eravate armata.
Ma sorvoliamo dunque, si ricordate bene sono Gregorij Noubar, emissario del Dio Anubi e sacerdote dello stesso.
Tutto qui allora il problema? Sembrava peggiore.


Guardò attentamente gli occhi della ragazza per scoprire qualcosa mentre parlava. Gli occhi erano lo specchio dell'anima.
 
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Iset
view post Posted on 27/10/2006, 09:50




Ridacchiò un poco... Ecco dire di chiamarsi "piccola gatta" ad uno sciacallo, aveva un chè di... Simpatico.
* Si, sono particolarmente devota alla Dea Bastet, che da sempre mi ha dimostrato il suo favore... Ma non vorrei annoiarvi con certe storie...*

Si risistemò i cuscini dietro la schiena, sedendosi un poco più dritta e indicò una poltroncina accanto al letto a Gregoij, perchè ne approfittasse.
* Ero armata si, pensavo di dover affrontare un lungo viaggio da sola e non volevo essere impeparata a nessuna evenienza. Quanto al resto, credo sia bene chiuderla quì, o le recriminazioni si protrarranno in eterno.*
Si morse l'interno del labbro, non distolse lo sguardo e per un momento si sentì preda della paura e dello sconforto. Chiuse gli occhi e scosse la testa, per allontanare le angosce e tornò a fissare gli occhi di lui
* Non per sfiducia Signore, ma non credo di potervene parlare...*
 
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Gregorij Rasputin
view post Posted on 27/10/2006, 10:11




COme immaginavo mia cara, era solo per sapere se avevo visto giusto o no. E mi avete dato opportunità buone per scoprirlo.
Grazie per la poltrona.
Ebbene avete qualche cosa da dire oltre a questo? Mi piacerebbe intrattenermi nel parlare vistoc he oggi sembrerebbe una buona giornata.
Ma fra non molto dovrò andare ho un appuntamento con alcune cose nel Fayum.
Sapete sciacalli, risorti e tutte le cose che agli umani mettono paura.

Si mise seduto e si accomodò al meglio, sebbene aveva un appuntamento con sciacallie risorti aveva una gran voglia di parlare un'altro poco, magari avrebeb instaurato un buon rapporto con l'unica fedele di Bastet a cui non aveva dato prova di forza.
 
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238 replies since 20/10/2006, 11:36   3186 views
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