Gregorij Rasputin |
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| Dopo aver deliberatamente messo sotto sopra il suo tempio, o meglio il tempio in cui doveva professare il volere di Anubis Gregorij volle fare un giro per quella splendida città. Splendida, aggettivo alquanto azzardato visto che non si era mai affacciato nel mondo dei mortali, e non sapeva dunque neanche come fossero le altre. ovviamente non viveva nell'ignoranza, aveva visto quando era dall'altra parte la civiltà dei mondi, ma mai aveva mesos piede su quella terra, e questo è di gran lunga differente dal vedere e conoscere. la notte gli era amica ovviamente, come sciacallo, o giustiziere o semplicemente messaggero del volere del Dio della morte Gregporij amava la notte. Non si nascondeva dallo sguardo altrui, egli era un adepto del Dio Anubis, egli era un sacerdote. Non era uno sogrbio, anzi egli era e si riteneva superiore agli altri, che non fossero sacerdoti ovviamente. Si guardava in giro, senza comunque cedere alla curiosità eccessiva, guardava le persone, che lo temevano, guardava la natura che gli era, e questo non lo turbava, indifferente. Avrebeb assaporato il cib umano e adempito al suo dovere, e soprattutto avrebbe conosciuto gli uomini, quegli esseri cari agli Dei.
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