| Mentre vedeva lontanamente, co gli occhi appannati il vampiro che se ne andava Gragorij cadde a terra urlante, in agonia. Il suo corpo in un completo spasmo si contraeva senza controllo, un dolore atroce, anche per lui che era stato creato da un Dio, avrebbe pensato a quanto dolore provassero gli umani ma non era il caso, o meglio non ne aveva le forze. Incubi strazianti sopraggiunsero nella sua mente, addirittura i morti che egli stesso aveva accompagnato dinnanzi il suo dio. Sentiva i lamenti e le sofferenze delle anime mandate nel Duat, la sofferenza provocata da quegli esseri gli ammiti. Mai una fugace sensazione di benessere. Si contorceva e a volte nella sua convulsione tossiva sangue.
mo...morirai....gghhhh!
non riusciva a parlare, la sofferenza impediva di parlare, solo di urlare a squarciagole. Urla che si propagavano in tutto il tempio, e lui a terra in piena convulzione e sofferenza, non riusciva a trascinarsi. Avrebbe voluto chiedere aiuto al suo Dio, ma quella sofferenza l'aveva voluta lui, e non poteva ora tirarsi indietro. Per un solo momento avrebbe voluto qualcuno su cui appoggiarsi, per farsi forza e andare sul suo letto, almeno era più comodo. Durante le convlzioni sbattè ripetutamente le gambe contro il muoro e provava dolore. Amplificato poi dalla sensazione gli sembrava di essere mortale, debole, inutile, anche s e era ancora uno sciacallo di Anubi e immortale, forte, il dolore sembrava rapportarlo ad un mortale. Solo una semplice sensazione ma nulla era cambiato in lui. Indubbiamente effetto del maleficio dei vampiri era anche quello, far sentire inutili le proprie vittime. In quel momento non pensava a nulla, aeva incubi, dolori spasmi e sangue che usciva dalal sua bocca. Un misto di sensazioni spregevolmente orribili. Continuò così per ore e ore. Troppo durava, e come si era ormai reso conto quando vi è il dolore anche cinque minuti potevano risultare anni.
Edited by Gregorij Rasputin - 26/10/2006, 16:50
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