Isis

HORUS E SETH

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Neferty
view post Posted on 30/10/2006, 07:59




Conosciuto grazie al Papiro Chester Beatty risalente al regno di Ramses V (1160 a.C. circa), questo racconto molto irriverente descrive con un linguaggio popolare il mondo degli Dei divisi da liti abbastanza sordide. Si tratta dell'adattamento di un'opera anteriore del Medio Periodo. L'autore sottolinea le debolezze e i difetti degli Dei e si imbaldanzisce nel parlare di essi con tono familiare, quasi irrispettoso. La sorgente del racconto è una vecchia leggenda che rievoca la rivalità tra Horus e Seth, che si contendono il trono reale che Osiride, prima di diventare il dio dei morti, aveva esercitato sulla terra. Il processo condotto davanti all'Enneade è già in corso da ottant'anni, quando inizia la narrazione. Assistiamo alle ultime fasi della lotta ed al trionfo finale di Horus, la sua vittoria che è quella del bene sul male.

L'autore ha inserito alcuni episodi nel suo racconto. Queste diverse peripezie, saldate abilmente le une alle altre si succedono come immagini su un schermo e dovevano tenere in attesa l'ascoltatore egiziano: La storiella di Hathor che svela la sua nudità davanti a suo padre Ra-Harakhti che vuole rallegrare. L'aneddoto della decapitazione di Iside. Seth propone a Horus di trasformarsi in ippopotami ed immergersi nell'acqua. Colui che uscirà per ultimo sarà il re. Iside fabbrica un arpione che per errore raggiunge Horus. Manda poi la sua arma su Seth ma ha pietà dei suoi lamenti e ritira il suo giavellotto. Furioso, Horus esce dell'acqua e tronca con un colpo la testa di sua madre. Seth allora strappa gli occhi al suo nemico, che guarirà per mano di Hathor. Delle scene di magia. Il racconto della relazione innaturale tra Horus e Seth: Seth difatti tenta di violentare suo nipote. La corrispondenza scambiata introduce l'Enneade e gli Dei che abitano in lontananza. L'episodio dell'isola di Mezzo è certamente il miglioramento riuscito. L'Enneade augura di riunirsi sull'isola senza la presenza di Iside. Prendendo le sembianze di una donna anziana, la dea assolda il traghettatore Anti con un anello d'oro ed arriva sull'isola. Trasformandosi poi in una splendida ragazza, attira Seth vicino e gli racconti che essendo diventata vedova, uno straniero ha approfittato della sua debolezza per impossessarsi del bestiame che spettava a suo figlio. Seth si indigna di una tale ingiustizia senza rendersi conto che così, si accusa da solo davanti all'Enneade.

Horus è presentato come un bambino, debole di costituzione e di carattere ma ingegnoso ed degno erede della bontà di suo padre Osiride. Seth, al contrario, è descritto come un essere forte, brutale, a tratti grossolano, uno zoticone facile da imbrogliare. Gli altri Dei gravitano intorno a loro. Il Signore Universale che è allo stesso tempo Ra-Harakhti ed Ra-Horakhty di Héliopolis, è una divinità orgogliosa ed irritabile, che dirige i combattimenti con parzialità e proteggendo Seth che teme. Iside, madre tenera e vigile, conduce energicamente la lotta contro il nemico di suo figlio. Neith, del fondo della sua pensione, manda la sua testimonianza in favore di Horus. Osiride minaccia con i suoi demoni glgli Dei e le dee colpevoli di cattive azioni. Shu propone di accordare la corona a Horus. Intervengono anche Banebdedet, prudente e circospetto e Thot, lo scrittore, abile tanto quanto saggio, al servizio degli Dei ignoranti.



Horus e Seth si disputano l'eredità di Osiride

Ebbe inizio il giudizio di Horus e Seth, dalle manifestazioni misteriose, più grandi dei principi che mai siano esistiti. Un giovane dio era seduto davanti al Signore dell'Universo, richiedendo la carica di suo padre Osiride, di bella forma, il figlio di Ptah, che illumina l'occidente con la sua luce mentre Thot presentava l'Occhio Udjat al Grande Magistrato che è in Héliopolis. Allora parlò Shu, il figlio di Ra, davanti ad Ra-Horakhty, il Grande Magistrato che è in Héliopolis: "La giustizia domina la forza!" Lo mise in chiaro dicendo: "Date la carica a Horus." E Thot aggiunse, davanti all'Enneade: "È un milione di volta giusto!" Allora Iside proferì un grande grido, piena di felicità. Si pose davanti al Signore dell'Universo e dichiarò: "Che il vento del Nord vada verso occidente, e porti la notizia ad Unnéfer Vita, Salute e Forza!" Allora Shu, il figlio di Ra, disse: "Colui che presenta l'Udjat sembra fedele all'Enneade!"

Ma il Signore dell'Universo obiettò: "Che modo è questo, dunque, di decidere un verdetto solo da voi?" Allora disse Onuris:"Che Thot componga il cartiglio di Horus e ponga la Corona Bianca sulla sua testa!"
Il Signore dell'Universo mantenne il silenzio per un lungo momento, perché era irritato dall'Enneade.
Seth, figlio di Neith, dichiarò allora: "Lasciate che lo porti fuori con me. Vi farò constatare che la mia mano prevale in forza sulla sua mano, in presenza dell'Enneade, poiché non si può invocare nessuna clausola legale per respingerlo." Ma Thot obiettò: "Non dovremmo verificare noi chi è l'impostore? Qualcuno darà la carico di Osiride a Seth mentre suo figlio Horus si trova qui?"


Allora Ra-Horakhty si arrabbiò oltremodo, perché era desiderio di Ra dare quella carica a Seth, la cui forza è grande, il figlio di Nut. Ed Onuris si lamentò rumorosamente davanti all'Enneade, dicendo: "Che cosa faremo?" Allora Ra-Horakhty, il Grande Magistrato che è in Héliopolis, disse: "Mandate a chiamare Banebdjed, il grande dio vivente, affinché egli possa giudicare i due giovani." Portarono Banebdyede, il grande dio che risiede a Sehel insieme a Ptah-Tatenen, davanti ad Ra-Horakhty che gli disse:"Giudica questi due giovani, e fa sì che cessino di litigare ogni giorno!" Ma Banebdyede, il grande dio vivente, rispose così a quello che egli Ra-Horakhty aveva detto: "Non prendiamo una decisione nell'ignoranza. Inviate una lettera a Neith la Grande, la divina madre. Faremo quello che ella dirà." Allora l'Enneade precisò a Banebdyede, il grande dio vivente: "Essi sono stati giudicati già una volta nella sala Unica nella Giustizia"

Thot scrive a Neith; risposta di Neith


E l'Enneade disse a Thot , davanti al Signore dell'Universo: "Scrivi una lettera a Neith, la Grande, la divina madre, a nome del Signore dell'Universo, il toro che risiede a Héliopolis." E Thot disse: "Io lo farò, io lo farò" E si sedette a scrivere la lettera, che diceva: "Il Re dell'Alto e Basso Egitto, Ra-Horakhty, amato da Thot; il Signore delle Due Terre, l'Heliopolitano, il disco solare che illumina le Due Terre con la sua lucentezza, la grande Piena che inonda le terre, Ra-Horakhty; a Neith la Grande, la divina madre, che illuminò il primo viso che è viva, in buona salute e giovane. Il Ba vivente del Signore dell'Universo, il Toro di Heliopolis che è il buon Re dell'Egitto, dice, quello che segue: Io, il tuo umile servitore passo la notte a nome di Osiride consultando le Due Terre ogni giorno, mentre Sobek è per sempre stabile. Che cosa faremo di questi due uomini che sono stati davanti al tribunale per ottant'anni, e nessuno sa come giudicarli? Scrivici ciò che dobbiamo fare."

Allora Neith la Grande, la divina madre, inviò una lettera all'Enneade dicendo: "Concedete il trono di Osiride a suo figlio Horus, e non commettete quei grandi atti di iniquità che sono fuori luogo, o io mi irriterò tanto che il cielo si schiaccerà contro la terra. E che questo si dica al Signore dell'Universo, il toro che risiede in Héliopolis: "Piega a Seth nei suoi possessi. Concedile Anat ed Astarté, le tue due figlie e poni Horus sul trono di suo padre Osiride."


L'Enneade delibera


La lettera di Neith la Grande, la divina madre, giunse all'Enneade mentre erano seduti nella grande sala di Horus Khenty Abou. Si rimise questa lettera nelle mani di Thot che la lesse davanti al Signore dell'Universo e all'Enneade al completo. E tutti dissero, all'unanimità: "Questa dea ha ragione!"
Ma il Signore dell'Universo si arrabbiò con Horus e gli disse:"Sei debole di corpo, e questo incarico è troppo grande per te, ragazzino dal cattivo alito!"
Allora Onuris si arrabbiò così come l'intera Enneade, il Consiglio dei Trenta. Il dio Baba si alzò e disse a Ra-Horakhty: "Il tuo Naos è vuoto."

Ra-Horakhty fu sconvolto dalla risposta che gli era stata data. Si stese sulla schiena, con lo spirito molto afflitto. Allora l'Enneade uscì e gridò con veemenza al viso del dio Baba: "Esci dunque! Il sacrilegio che hai commesso supera ogni limite!" Poi uscirono per riguadagnare le loro tende.
Il grande dio passò un giorno, allungato sulla schiena nel suo padiglione, con il cuore molto afflitto. Dopo un lungo momento, Hathor, padrona del Sicomoro del Sud, si venne e si mise davanti a suo padre, il Signore dell'Universo, e scoprì la sua nudità davanti ai suoi occhi. Il grande dio ritrovò il buono umore e tornò a sedere con la Grande Enneade. Poi disse a Horus e a Seth: "Esponete il vostro caso!"


Horus e Seth difendono causo loro

Seth la cui forza è grande, il figlio di Nut dichiarò: "Io, io sono Seth la cui forza è grande tra l'Enneade. Uccido il nemico di Ra ogni giorno viaggiando sulla prua della Barca dei Milioni, e nessun altro dio può farlo. Io dovrei ricevere il trono di Osiride dunque." Si dissero allora uni agli altri: "Seth, figlio di Nut, ha ragione." Ma Onuris e Thot obiettarono gridando: "Qualcuno darà il trono allo zio finché il figlio carnale è qui?" E Banebdyede, il grande dio vivente, ribatté: "Sarà dato il trono ad un giovane mentre Seth, suo fratello maggiore, è qui?" L'Enneade chiese al Signore dell'Universo, gridando ad alta voce:"Cosa significano quelle parole che dicesti che non sono degne di essere sentite?"
Horus figlio di Iside aggiunse:"Non è bene che sia ingannato davanti all'Enneade, e che mi sia tolto il trono di mio padre Osiride!" Iside si arrabbiò con l'Enneade, e davanti ad essa giurò per il dio:"Per mia madre la dea Neith, per Ptah-Tatenen dalle piume addestrate che soggioga le corna degli Dei, se si fa fermare questo processo davanti ad Ra-Horakhty, il Grande Magistrato che è in Héliopolis, la stessa cosa accadrà alla sua barca!" Allora l'Enneade le disse: "Non irritarti! Si farà esattamente giustizia e si farà tutto ciò che dici!"
Seth, figlio di Nut, si arrabbiò con gli Dei dell'Enneade, a causa delle parole che avevano detto ad Iside la Grande, la madre del dio, ed egli dichiarò:"Vado a prendere il mio randello che pesa quattromila cinquecento nemi, ed ucciderò uno di voi ogni giorno." Poi giurò per il Signore dell'Universo:"Non resterò nel tribunale finché Iside sarà qui." Allora Ra-Horakhty diede loro queste istruzioni:"Andate in barca nell'Isola di Mezzo e deliberate laggiù. Ma dite a Nemty il barcaiolo: Non trasportare nessuna donna che somigli ad Iside."


L'episodio dell'Isola di Mezzo

L'Enneade andò in barca nell'Isola di Mezzo e si si sedettero a mangiare pane. Ma Iside venne e si avvicinò a Nemty il barcaiolo, mentre questo era seduto nella sua barca, dopo essersi trasformata in una vecchia donna che camminava curva; e aveva un piccolo anello d'oro in mano. Gli disse:"E' per farmi portare sull'Isola di Mezzo che sono venuta a te, perché porto questo vaso di farina, che è per il ragazzino che sta guardando il gregge nell'Isola di Mezzo da cinque giorni e che ha fame." Gli rispose:"Mi è stato detto: Non fare attraversare nessuna donna." Gli ribatté: "È solamente a proposito di Iside che ti è stato detto ciò che hai appena ripetuto." Le chiese:"Che cosa mi darai per farti portare sull'Isola di Mezzo?" Iside gli rispose: "Ti darò questo pane." Ma egli:"A che cosa mi servirebbe il tuo pane? È solamente questo per il prezzo del tuo pane che ti porto nell'Isola di Mezzo, mentre mi è stato detto: Non fare attraversare nessuna donna?" Gli promise:"Ti darò questo anello d'oro che porto al dito."
Le rispose:"Dammi questo anello d'oro." Glielo diede e la portò sull'Isola di Mezzo. Ma, mentre passava sotto gli alberi, guardò e vive l'Enneade, seduta a mangiare il pane davanti al Signore dell'Universo che stava nel suo padiglione. Allora Seth guardò e la vide avvicinandosi da lontano. Ella recitò una formula magica e si trasformò in una ragazza dal fisico perfetto, come non ce n'era nessuna altra in tutto il paese. Seth si innamorò di lei disperatamente: si alzò, egli che si era seduto a mangiare il pane con l'Enneade, e andò a cercarla, quando nessuno l'aveva ancora vista, eccetto. Si mise dietro un sicomoro e la chiamò:"Sono qui con te, bella ragazza!" Gli rispose: "Rifletti su questo, mio gran signore,: io ero la donna di un pastore. Gli ho dato un figlio maschio, ma mio marito è morto, ed il ragazzo si è messo a curare le bestie di suo padre. Ma quando uno straniero è venuto, si è seduto nella mia stalla e ha detto al mio bambino: Ti sconfiggerò, prenderò il bestiame di tuo padre, poi ti getterò fuori; ecco ciò che gli ha detto. che tu ti trasformi nel suo difensore." Allora Seth le rispose:"Qualcuno potrà dare il bestiame all'estraneo finché il figlio dell'uomo è qui?" In quello, Iside si trasformò in un nibbio, cominciò a volare e si posò sulla cima di un'acacia e gridò a Seth:"Piangi dunque! È la tua stessa bocca che l'ha detto! Ed è la tua stessa sagacia che ti ha giudicato! Che cosa ti occorre più?"
Restò là a piangere, ed accorse sul posto nel quale si trovava Ra-Horajty e pianse. Ra-Horajty le disse: "Che cosa ti è capitato ancora?" Seth gli rispose:"Questa malvagia donna è tornata tormentarmi. Mi ha ingannato, dopo essersi trasformata sotto i miei occhi in una bella ragazza ed avermi detto: io ero la donna di un pastore. Gli ho dato un figlio maschio, ma mio marito è morto, ed il ragazzo si è messo a curare le bestie di suo padre. Ma un uomo straniero è venuto nella mia stalla con mio figlio ed io gli ha dato del pane. Numerosi giorni più tardi, questo vagabondo ha detto a mio figlio: Ti sconfiggerò e prenderò le bestie di tuo padre, ed esse saranno a me; questo è ciò che ha detto a mio figlio, mi ha detto lei."
Ra-Horakhty gli chiese:"Che cosa le hai risposto?". Seth gli rispose:"Le ho risposto: Può qualcuno dare il bestiame all'estraneo finché il figlio dell'uomo sta lì? Quello le dissi. Si colpirà il vagabondo al viso con un bastone, lo si getterà fuori, e si porrà il figlio al posto di suo padre, le ho detto."
Allora Ra-Horakhty gli disse:"Eh bene, vedi dunque: sei tu che hai giudicato te stesso! Che cosa ti occorre più?" Ma Seth gli chiese:"Che si vada a cercare Nemty il barcaiolo, e che gli si dia una bastonatura severa: Perché l'hai fatta passare? Ecco ciò che gli si dirà." Si andò a cercare Nemty il barcaiolo per portarlo davanti all'Enneade dunque, e gli si tagliò la parte anteriore dei piedi. Allora Nemty rinnegò l'oro davanti alla Grande Enneade, per un giuramento osservato a tutt'oggi: "L'oro sarà un tabù a causa mia, per colpa mia, nella mia città!"


L'Enneade riconosce i diritti di Horus

La Grande Enneade riattraversò la riva occidentale e si installò sulla montagna. Al crepuscolo, Ra-Horakhty e Atum, Signore delle Due Terre, l'Heliopolitano, scrisse all'Enneade:"Che lavoro fate, seduti qui? I due giovani, lasciate passare la loro vita in un tribunale! Quando questa lettera vi giungerà, porrete la corona bianca sulla testa di Horus figlio di Iside, e lo nominerete al posto di suo padre Osiride." Seth diventò pazzo di rabbia, ma l'Enneade gli disse:"Perché ti irriti? Non deve agire secondo le parole di Atum, signore delle Due Terre, l'Heliopolitano, e Ra-Horakhty?"
E si fissò la corona bianca sulla testa di Horus figlio di Iside. Ma Seth, fuori di sèi, lanciò questo gridò in faccia all'Enneade:"Sarà dato il trono al mio piccolo fratello mentre io, suo fratello maggiore, sono qui?" Poi giurò:"Si toglierà la corona bianca della testa di Horus, figlio di Iside, e la si getterà nell'acqua, ed io contenderò con lui il trono di sovrano." E Ra-Horakhty acconsentì.


Scene di magia

Così, Seth disse a Horus: "Vieni, trasformiamoci in due ippopotami e tuffiamoci nei fiotti nel mezzo del mare. E quello che risalirà prima di tre mesi compiuti, non avrà il trono." E così fu che si immersero insieme. Dopo, Iside si sedette piangendo e disse: "Seth ammazzerà Horus, mio figlio!". Andò a cercare un gomitolo di filo e ne fece una corda di agrimensura, poi prese un deben di rame e lo fuse per farne un'arma acquatica (arpione). Legò la corda e la lanciò nell'acqua, nel punto in cui Horus e Seth si erano immersi. Ma l'arpione si conficcò nel corpo di suo figlio Horus. Questo emise un grande grido: "Aiuto, Iside madre mia! Ordina al tuo arpione di staccarsi da me! Sono Horus figlio di Iside!" Iside urlò all'arpione dunque:"Staccati da lui! Vedi! È mio figlio Horus!" E il suo arpione si staccò da lui. Lo lanciò di nuovo nell'acqua, e si conficcò nel corpo di Seth. Questo urlò allora:"Che cosa ti ho fatto, Iside, sorella mia? Grida al tuo arpione di staccarsi da me! Sono tuo fratello materno, Iside!" Ed ella provò per lui grande compassione. E Seth la chiamò, dicendo: "Preferisci l'intruso a tuo fratello materno Seth?" Iside gridò al suo arpione: "Staccati da lui! Vedi! È il fratello materno di Iside, quello che hai colpito!" E l'arpione si staccò da lui.
Allora Horus figlio di Iside si arrabbiò contro suo madre Iside ed uscì dall'acqua, il viso accanito, come una pantera del Sud, il suo coltello che pesa sedici deben alla mano. Decapitò suo madre Iside, la prese tra le braccia e scalò la montagna, dove Iside si trasformò in una statua di donna senza testa in selce. Ra-Horakhty chiese a Thot:"Cos'è quella cosa che è appena venuta e non ha testa?" Thot rispose a Ra-Horajty: "Mio buon signore, è Iside la Grande, la divina madre, suo figlio Horus le ha tagliato la testa." Allora Ra-Horajty lanciò un grande grido e disse all'Enneade:"Rapidamente! Infliggiamogli un castigo esemplare!"
E così, l'Enneade salì sulle montagne per cercare Horus, figlio di Iside. Nel frattempo Horus, era steso sotto un albero shenusha nella terra delle oasi. Allora Seth lo trovò, lo catturò, lo gettò di schiena al suolo sulla montagna, gli strappò gli occhi dalle orbite e li seppellì sulla cima della montagna per illuminare la terra; e le pupille dei suoi occhi diventarono due germogli che sbocciarono in un fiore di loto. Poi Seth ritornò e disse a Ra-Horakhty, mentendo: "Non ho trovato Horus", mentre l'aveva trovato.
Poi Hathor, padrona del Sicomoro del Sud, si mise alla ricerca e trovò Horus disteso, che piangeva nel deserto. Prese una gazzella, la munse e disse a Horus:"Apri gli occhi, affinché possa mettere questo latte in essi." Aprì gli occhi e mise questo latte. Ne mise nell'occhio destro, ne mise nell'occhio sinistro, gli disse poi:"Apri gli occhi." Aprì gli occhi. Li esaminò e li trovò guariti. Andò a dire a Ra-Horakhty:"Ho trovato Horus. Seth l'aveva privato dei suoi occhi, ma l'ho rimesso in piedi, ed eccolo." L'Enneade dichiarò:"Che Horus e Seth siano convocati e giudicati!" Li si portò davanti all'Enneade, ed il Signore dell'Universo disse a Horus e Seth davanti alla Grande Enneade: "Andate! Ascoltate ciò che vi dico: mangiate, bevete, lasciateci in pace, e smettete di lottare così tutti i giorni!"


Horus e Seth partono insieme

Allora Seth disse a Horus:"Vieni! Passiamo una piacevole giornata nella mia casa!". Horus gli rispose:"Lo desidero, lo desidero". Allora, quando giunse l'imbrunire, si preparò un letto per essi, e si sdraiarono insieme. Durante la notte, Seth si provocò un'erezione, ed introdusse il suo sesso tra le cosce di Horus. Ma questo si mise le mani tra le cosce e prese il seme di Seth. Horus andò a chiamare sua madre Iside:"Vieni Iside, madre mia! Vieni a vedere ciò che mi ha fatto Seth!". Ella gridò, estrasse il suo coltello, gli tagliò le mani e le gettò nell'acqua; poi le sostituì con delle altre. Ed ella prese un pizzico di unguento dolce e lo spalmò sul membro di Horus. Poi gli provocò un'erezione, gli pose il sesso in un vaso e lo fece eiaculare. Il mattino dopo, portando con sé il seme di Horus, Iside andò nel giardino di Seth e disse al suo giardiniere:"Quale verdura mangia Seth qui con te?" Il giardiniere le rispose: "L'unica pianta che Seth mangia qui con me è la lattuga." Allora Iside mise il seme di Horus su di esse. Seth arrivò, come era una sua abitudine ogni giorno, e mangiò le lattughe che aveva l'abitudine di mangiare. Ed egli concepì del seme di Horus.

Il giudizio ricomincia

Seth andò a dire poi a Horus: "Vieni! Andiamo, affinché io possa affrontarti nel tribunale". E Horus gli disse:"Lo desidero, lo desidero." Andarono insieme al tribunale, presentandosi davanti alla Grande Enneade. Si disse loro poi:"Esponete il vostro caso!"
Seth disse allora:"Che mi sia dato il trono del sovrano, Vita, Salute e Forza, perché verso Horus qui presente, mi sono comportato come un maschio!" Allora l'Enneade spinsero un grande grido, vomitarono, e sputarono sul viso di Horus. Ma Horus si burlò di essi, e prestò un giuramento per il dio in questi termini: "Tutto ciò che ha detto Seth è falso! Fate chiamare il seme di Seth, e vedremo da dove vi risponde. Poi lasciate che il mio sia chiamato, e vediamo il posto dal quale risponde."
Thot, padrone delle parole divine, il vero scriba dell'Enneade, pose la mano sulla spalla di Horus e disse:"Esci, seme di Seth!" Ma gli rispose dall'acqua, dentro il pantano. Allora Thot tese la mano sulla spalla di Seth dicendo:" Esci, seme di Horus!" Rispose:"Da dove uscirò?" Thot gli disse: "Esci dall'orecchio!" Ma gli rispose:"Devo uscire dal suo orecchio, io, che sono un seme divino?" Allora Thot gli disse: "Esci dalla fronte!" Uscì sotto forma di un disco dorato sulla testa di Seth. Questo diventò pazzo furioso. Tese la mano per impossessarsi del disco solare, ma Thot lo prese e lo pose come corona sulla sua testa, e l'Enneade disse:"Horus ha ragione e Seth ha torto!"


Nuove scene di magia

Allora Seth diventò pazzo di rabbia. Emise un grande urlo perché avevano detto: "Horus ha ragione e Seth ha torto!" Giurò poi solennemente per quel dio: "Non gli si darà questo trono finche non lo si sarà fatto uscire con me. Costruiremo barche di pietra e faremo una corsa uno contro l'altro. E a quello che batterà l'altro, si darà il trono del sovrano, Vita, Salute e Forza."
HAllora Horus si costruì una barca fatta di legno di pino, ricoprendola con gesso, e la gettò nell'acqua al crepuscolo poi, nza che nessuno in tutta la terra l'avesse visto. Ma Seth vide la barca di Horus e pensò che fosse di pietra. Andò alla montagna, tagliò un picco, e si costruì una barca di pietra di cento trentotto cubiti di lunghezza. Si imbarcarono davanti all'Enneade, la barca di Seth affondò nell'acqua e Seth si trasformò in un ippopotamo che distrusse la barca di Horus. Allora Horus afferrò il suo arpione e lo lanciò nel corpo di Seth. Ma l'Enneade lo supplicò:"Non lanciarlo contro lui!"


Horus va da Neith

Allora egli prese gli arpioni, li depositò nella sua barca e navigò secondo corrente fino a Sais, per chiedere a Neith la Grande, la divina madre: "Permetti che sia giudicato con Seth, perché sono già ottanta anni che siamo davanti al tribunale, ma essi non sanno come giudicarci. Del resto, egli non è stato dichiarato giusto contro di me, ma fino ad ora un migliaio di volte è stato riconosciuto il mio diritto contro di lui, giorno dopo giorno. Ma egli non prende in considerazione nulla di ciò che l'Enneade dice. L'ho affrontato nella Sala della Verità, al che, fui trovato giusto contro di lui. L'ho affrontato nella Sala di Horus Khenty Abou, e fui trovato giusto contro lui. L'ho affrontato nella Sala del Campo di Giunchi e fui trovato giusto contro lui. L'ho affrontato nella Sala dello Stagno della campagna, e fui trovato giusto contro lui. Inoltre, l'Enneade ha detto a Shu, figlio di Ra: La verità esplode in tutto ciò che ha detto, Horus, il figlio di Iside."


Corrispondenza con Osiride

Thot disse allora al Signore dell'Universo:"Fa' mandare una lettera ad Osiride, affinché egli possa giudicare tra i due giovani." E Shu figlio di Ra fece questo apprezzamento:"È un milione di volta giusto, ciò che ha appena detto Thot all'Enneade." Il Signore dell'Universo disse di conseguenza a Thot :"Siediti, e scrivi una lettera ad Osiride, sentiamo quello che ha da dire." Di seguito, Thot si sedette a scrivere la lettera ad Osiride che diceva: "Il Toro, il Leone che caccia per sé; Le Due Signore: Colui Che protegge gli Dei, Colui che domina a Le Due Terre; Horus di Oro; Inventore dell'umanità nel Principio; Re dell'Alto e Basso Egitto: Toro che abita in On, Vita, Salute e Forza, figlio di Ptah: Il più Glorioso delle Due Rive che è apparso come padre della sua Enneade Che si nutre di oro e di ogni tipo di gioielli magnifici, Vita, Salute e Forza. Scrivici ciò che dobbiamo fare riguardo a Horus e Seth, per non esercitare la nostra autorità con ignoranza."

Molti giorni, dopo questo, la lettera giunse al re, figlio di Ra, la cui Generosità è grande, Signore delle provvigioni. Gridò quando gli fu stata letta, mandò poi indietro in gran fretta questa risposta nel luogo in cui si trovavano il Signore dell'Universo e l'Enneade:"Perché fate del male a mio figlio Horus, quando fui io a darvi la vostra forza? Fui io a creare l'orzo ed il grano per far vivere gli Dei; così come il bestiame che segue gli Dei, quando nessun dio o nessuna dea esistente poteva farlo." La lettera di Osiride arrivò là dove si trovava Ra-Horakhty, seduto con l'Enneade sulla Collinetta bianca a Xoïs. La si lesse davanti a lui e davanti all'Enneade, e Ra-Horakhty disse:"Manda immediatamente da parte mia ad Osiride una risposta, e digli, a proposito di questa lettera: Se tu non fossi venuto all'esistenza, se non fossi nato, tuttavia l'orzo ed il grano esisterebbero ugualmente".
Questa risposta del Signore dell'Universo giunse ad Osiride e gli fu letta. Allora fece scrivere di nuovo a Ra-Horakhty:"Tutto ciò che hai fatto è più che perfetto, tu che hai inventato l'Enneade, ma si fece che Ma'at entrasse nell'oltretomba! Contempla anche tu la situazione, dunque. Il paese dove mi trovo è popolato di angeli dal viso terribile che non hanno paura di nessun dio né di nessuna dea, e, se li faccio uscire, andranno a cercare il cuore di tutti quelli che commettono cattive azioni, ed essi rimarranno qui con me. Perchè resto qui, riposando nell'ovest, mentre tutti voi state fuori? Chi tra essi è più potente di me? Vedi! Hanno inventato la menzogna! Quando Ptah il Grande che è al sud del suo muro, signore di Anj-Tauy (Menfis), creó il cielo, non disse alle stelle che lo popolano: È nell'Ovest, dove il re Osiride dimora, dove andrete ogni notte. E dopo gli Dei tutta l'umanità andrà anche a riposare dove state? Così mi disse."

Di numerosi giorni più tardi, la lettera di Osiride arrivò nel luogo dove si trovava il Signore dell'Universo, in compagnia dell'Enneade. Thot ricevette la lettera e la lesse davanti a Ra-Horajty e all'Enneade. E tutti proclamarono: "La verità, la verità è in tutto quello che egli dice, Colui che è Grande nella Generosità, signore delle provvigioni, Vita, Salute e Forza".


Il trionfo di Horus

Allora Seth affermò: "Andiamo all'Isola di Mezzo, affinché possa discutere con lui!". Andò all'Isola di Mezzo, dunque, e si proclamò Horus giusto al contrario di lui. Allora Ra-Horakhty, signore delle Due Terre, l'Heliopolitano, si rivolse ad Iside, dicendo: "Porta qui Seth legato ad un palo". Così Iside portò Seth legato ad un palo, come un prigioniero. Ra-Horakhty gli chiese: "Perché ti sei rifiutato di essere giudicato e hai usurpato il trono di Horus?" Seth gli rispose:"No, mio buono signore. Fa' chiamare Horus figlio di Iside, e che gli si dia il trono di suo padre Osiride."
Si andò a cercare Horus figlio di Iside . Gli si pose la Corona Bianca sulla testa e lo misero sul trono e di suo padre Osiride e dissero davanti a lui: "Tu sei il buon Re dell'Egitto (Ta-Meri), sei il buon signore, Vita, Salute e Forza, di tutte le terre per tutta l'eternità." Allora Iside gridò a suo figlio Horus: "Tu sei il buon Re, il mio cuore si rallegra. Rallegrerai la terra con la tua apparenza."

Poi Ptah il Grande che è a sud del suo muro, signore di Anj-Taui (Menfis) chiese: "Che cosa faremo con Seth, ora che Horus è situato sul trono di suo padre Osiride?". Ra-Horakhty rispose: "Permettete che Seth, figlio di Nut, mi sia affidato. Siederà con me, come mio figlio; tuonerà nel cielo e si avrà paura di lui." Allora, si andò a dire a Ra-Horakhty:"Horus, figlio di Iside, è sovrano, Vita, Salute e Forza". Al che, Ra-Horajty si rallegrò molto e proclamò davanti all'Enneade: "Gridate di gioia! Gridate di gioia, curvatevi fino a terra per Horus figlio di Iside!"

Ed Iside disse:
"Horus è sovrano, Vita, Salute e Forza.
L'Enneade è in festa, il cielo in giubilo.
Prendono ghirlande vedendo Horus, figlio di Iside,
Grande sovrano, Vita, Salute e Forza dell'Egitto.
I cuori dell'Enneade si rallegrano,
La terra intera si rallegra
Quando vedono Horus, figlio di Iside
Sul trono di suo padre,
Osiride, signore di Busiris."

Colophon
Così finisce con successo a Tebe, il posto di Tébi [la Verità].








Fonti: Isis - Storia e Culto di una Dea

Edited by Iset - 17/1/2007, 01:35
 
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