Ophois dinanzi al Faraone.

Iset arrivò di fronte alla Sala del Trono e dopo aver parlottato un poco con l'intendente di sua Maestà, attese di essere ricevuta, insieme ad Ophois.

*... Hai intenzione di fermarti a Tebe?*

- Si. Per un pò sarò in città ma solamente per starti accanto.-

rispose sincero.

- Prima o poi dovrò tornare al mio lavoro ma non prima di aver trascorso un pò di tempo con te. Ho preso un periodo di aspettativa a questo proposito.-

Lo fissò sorpresa.
*... Per me? Non che non mi faccia piacere... Ma perchè?*

- Non è il momento di parlarne piccolo fiore di loto.-

le disse prendendole il viso tra le mani e baciandola sulla fronte.

- Ma avremo molto tempo per parlare. A proposito, Iset cara, non ho un posto dove andare. Che ne dici se mi trasferisco a casa tua?-

domandò strizzandole l'occhio.

* Intendi i miei appartamenti o la casa di mio padre?*
Domandò con maliziosa ingenuità.

Ophois sorrise.
- Sarebbe decisamente meglio nei tuoi appartamenti tuttavia credo che sia meno d'impiccio per te se mi sistemassi nella tua villa. Non desidero creare turbamenti al faraone. A proposito...- chiese assumendo un'espressione da divo- è affascinante quanto me?-

* Di più.*
Disse molto semplicemente Iset, guardandosi attorno con aria indifferente... E ghignando di nascosto.

- Ufh!-
sbuffò improvvisando un altro dei suoi soliti bronci.
- Non credo proprio.-
aggiunse dandogli la schiena ma guardandola di sottecchi.

Finalmente l'intendente li venne a chiamare e li introdusse nella sal del Trono, ove il Sovrano dei Due Paesi, sedeva in attesa di questo sconosciuto che chiedeva udienza

Ophois seguì la ragazza all'interno della grande sala e si inchinò dinanzi al faraone, in attesa che gli fosse concesso d'alzare lo sguardo su di lui.

"Mio piccolo fiore del Nilo, chi è dunque quest'uomo che conduci al mio cospetto?"

domandò Thutmosi, facendole segno di sedersi accanto a lui al posto che le competeva e aggiungendo

"Alza pure lo sguardo, uomo, il faraone te ne dà il permesso"

Sorrise al Faraone e, rivoltasi ad Ophois sorrise anche a lui, prima di avvicinarsi al trono di Thutmosi.
Una volta al suo fianco disse
* Maestà, costui è un mio grande amico, di vecchia data, venuto da terre lontane per recarvi i suoi omaggi...*
E lasciò che fosse Ophois stesso, a presentarsi al Sovrano.

Edited by Iset - 31/10/2006, 16:43

L'uomo alzò lo sguardo e parlò:

- Il mio nome è Ophois Upuaut Sire e sono stato arruolato da vostra madre Hatshepsut nella legione straniera. Che Osiride abbia cura della sua anima! Quando ho saputo della sua morte ho lasciato l'accampamento ittita presso cui alloggiavo e mi sono recato immediatamente qui per rendervi omaggio.-

spiegò.