Isis

Una svolta improvvisa

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Neferty
view post Posted on 3/11/2006, 10:06




Neferty si precipitò di corsa verso la Sala senza preoccuparsi dei passi fievoli che la seguivano.
I corridoi erano pieni di novizie, lo scalpiccio era normale.
Giunse al grande portone che dava sull'antro e mise una mano sul battacchio per spingerlo quando la porta cedette da sola e si spalancò cigolando.
La sacerdotessa entrò nella stanza dove apparentemente tutto era in ordine.
Diede le spalle alla statua del Dio, ma in quel mentre una luce si sprigionò proprio da quel monile e si diffuse nell'ambiente.
Neferty si sentì stritolare e venne sollevata in aria da quella luce mentre con la mano cercava di liberarsi dalla presenza che la stava uccidendo.
Ed ecco una voce diffondersi tutt'intorno:

- DOV'È? PORTAMELA! TU DEVI CONSEGNARMELA!-

Neferty non capiva...consegnare chi? Chi stava parlando? Non era certo Amon, il suo Amon buono e generoso. No, la presenza che la stava minacciando era malvagia.
- Chi..chi..sei?-
chiese in un fil di voce.

- INSULSA E INUTILE SACERDOTESSA, NON RICONOSCI LA GRANDEZZA DI SEKHMET QUANDO TI SI MANIFESTA?-

rispose la voce mentre la forza che stitolava Neferty si faceva più forte.
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2006, 10:15




Iset era poggiata alla porta, nell'ombra...
Appena avvertì quella voce, quelle parole, qualcosa in lei si riscosse violentemente, lasciandola insieme sconvolta e sicura di sè.
Non sapeva cosa avrebbe potuto fare, nè come... Ma non poteva lasciare nelle mani di quella dannata sua cugina... Soprattutto non a causa sua...
Toccò l'anello di Horus ed entrò.

* Lasciala subito Sekhmet!*
 
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Neferty
view post Posted on 3/11/2006, 10:24




Neferty cadde a terra quando il sostegno della forza cessò di operare su di lei.
Si udì chiaramente un terribile rumore di ossa sfracellate e il corpo della sacerdotessa rimase inerme. Un rivolo di sangue le usciva dalla bocca e gli occhi erano spalancati.

- TU!-

Tuonò la voce e in una folgore una figura si plasmò dinanzi ad Iset.
Aveva sembianze umane, ma più imponenti. La figura era quella di una donna bellissima, con capelli ed occhi neri come l'ebano.
Alta, molto alta e dall'aspetto sensuale ma freddo.

- DEVI MORIRE. NON POSSO PERMETTERE CHE TU PRENDA COSCIENZA DI CIÒ CHE SEI. NON TI POSSO PERMETTERE DI ROVINARMI I PIANI. NON VALI NIENTE ISET COSÌ COME SEI E DEVI CONTINUARE A RIMANERE UN AMMASSO DI CARNE INCOSAPEVOLE. SEI SOLO UNA SCIOCCA SE CREDEVI CHE MANTENERE IL SEGRETO TI AVREBBE SALVATO LA PELLE.-

disse rivolta alla ragazza.
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2006, 10:29




* Non è la mia pelle che mi preoccupa Sekhmet, non sono una lurida e viscida creatura che pensa solo al proprio tornaconto! Per meglio dire... Non sono come te.*
Sebbene la donna che aveva di fronte fosse nettamente superiore in tutto, non la temeva, anzi... Lanciò solo un'occhiata a sua cugina e la rabbia le donò ancora più coraggio.
Sentiva un calore strano che dalle mani si diffondeva al resto del corpo, un calore anomalo che aveva provato solo in presenza di Horus...
 
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Master Isis
view post Posted on 3/11/2006, 10:37




Un vento gelido si levò improvviso nella stanza e tutto si ricoprì di una sostanza bianca e pura, le statue ghiacciarono creando bellissime stalactiti e stalacmiti spuntarono dal pavimento.
Il vento sferzava ogni cosa e molti oggetti presero a turbinare tutt'intorno come in un vortice.
La Dea sollevò il corpo di Neferty e lo scaraventò direttamente su una stalacmite dove si conficcò lacerando le carni della sacerdotessa ormai morta.

- SONO QUESTE LE PERSONE CHE DOVREBBERO DIFENDERTI? CHE DOVREBBERO STARTI VICINE? UNA AD UNA MORIRANNO STANNE CERTA. SEI INSOLENTE E QUESTA È LA PUNIZINE CHE MERITI.-

disse prima di esplodere in una fragorosa risata.
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2006, 10:42




Gli occhi non le si riempirono di lacrime, solo per l'orgoglio di non farsi vedere distrutta da quella.... Dannata.
Ma così come stavano ora le cose, non poteva far nulla da sola... Invocò Horus, sperando che salvasse di nuovo la cugina... e anche lei possibilmente.
Ringhiò a Sekhmet, fissandola torva negli occhi

* E tu sei davvero una stolta se credi che ti lascerò fare tutto questo, rimanendo ferma a guardare...*
 
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Master Isis
view post Posted on 3/11/2006, 10:52




- E COSA CREDI DI POTER FARE!-

rispose con cattiveria.

- UNA CONCUBINA. SEI SOLO UNA MERETRICE DEL FARAONE CHE AVREBBE PREFERITO NEFERTY A TE! NON SEI NULLA PER NESSUNO. NON TI RENDI CONTO CHE NON VALI NIENTE PER I TUOI COSIDETTI AMICI? CHE TI VEDONO SOLO COME UNA RICCA E VIZIATA BAMBINETTA?-

Le domandò con tutto l'astio di cui era capace.
Quindi si avvicinò e le alitò sul collo:

- È GIUNTO IL MOMENTO DI TORNARE A CASA, DEA MAAT...-

aggiunse con disprezzo mentre gli occhi le diventavano rossi come due rubini.

Edited by Master Isis - 3/11/2006, 10:56
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2006, 10:55




*HORUS!!!*

Era veramente terrorizzata, ma per nulla al mondo lo avrebbe dato a vedere. Con voce fredda, tranquilla chiese
* Se non sono nulla... Perchè hai così paura di me?*
 
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Master Isis
view post Posted on 3/11/2006, 11:02




- CHIAMI I RINFORZI? NON VEDI DOVE CI TROVIAMO? SIAMO NELLA CASA DI AMON! SONO RIUSCITA A GIUNSERE SINO A QUI INDISTURBATA. CHIEDITI IL PERCHÈ.-

rise nuovamente.

- NON VERRÀ NESSUNO A SALVARTI! NESSUNO...-


ripetè con odio e pregustando già il momento in cui l'avrebbe annientata.
La sollevò letteralmente di peso semplicemente con lo sguardo e la trascinò a forza all'altare dei sacrifici che Neferty ornava ogni giorno con fiori e bacche prelibate.

- SE AMI COSÌ TANTO IL TUO HORUS SARAI SACRIFICATA A LUI ISET!-


disse legandola con delle spesse funi al tavolo e preparandosi al rito richiamando a sé una moltitudine di anime dannate che si manifestarono come neri vortici di fumo.
 
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Dark Mighty Wolf
view post Posted on 3/11/2006, 11:08




Wolf non credeva alle proprie orecchie. era nel tempio di Amon quando aveva sentito tutto quel casino.
- Un combattimento fra dee? Fra Ma'at e la dea del male?
non aspettò oltre
si nascose in modo che nessuno potesse vederlo poi si inginocchiò e iniziò a pregare la propria dea
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2006, 11:13




Iset prese a divincolarsi, più furiosa che spaventata, ma ogni movimento le era impossibile.
* Sei solo una dannata codarda Sekhmet....*
 
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Master Isis
view post Posted on 3/11/2006, 11:20




- CODARDA? TI PARE CHE IO STIA SCAPPANDO? DA CHI? SONO NEL TEMPIO DI AMON E FARÒ UN SACRIFICIO AD HORUS! CODARDA QUANDO? FRENA LA LINGUA PICCOLA MOCCIOSA CHE NON SEI ALTRO! SE NON VUOI CHE KORE MUOIA!-

rispose con un ghigno beffardo mentre le ombre si erano radunate tutt'intorno.
A quel punto materializzò un lungo coltello dalla lama lucente.

- QUESTO SERVIRÀ A SQUOIARE E A TAGLIARE A PEZZETTINI LA TUA CARNE. RIGUARDO ALLA TUA ANIMA NON PREOCCUPARTI, SARÀ DISTRUTTA ANCH'ESSA DA QUESTA LAMA MAGICA.-

disse avvicinandosi e facendo scorrere la lama sul corpo della giovane.
Non l'avrebbe uccisa subito, voleva torturarla prima, per il proprio sadismo.
La lama aprì la pelle delicata del braccio destro di Iset, procurandogli una ferita lunga quanto l'arto.
Iset urlò...
 
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Iset
view post Posted on 3/11/2006, 11:24




Le fu impossibile trattenere un grido.
L'urlo risuonò per tutta l'ampia camera, carico del dolore e della rabbia che provava Iset in quel momento.
Cosa doveva fare? Se fosse morta tutte le persone che amava sarebbero state salve... Ma così Sekhmet avrebbe ben presto iniziato a distruggere ogni cosa con il male e la guerra.
Ma no... Se fosse stata davvero Ma'at sarebbe stata in grado di fare qualcosa...
 
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Dark Mighty Wolf
view post Posted on 3/11/2006, 11:32




Wolf sentondo quel grido aumentò di intensità la sua preghiera sperando che la sua dea riuscisse a sentirla
 
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Master Isis
view post Posted on 3/11/2006, 11:41




Quell'urlo di dolore richiamò una forza che Iset non possedeva ma riconosceva. Non ricordava dove avesse avvertito tale forza o in quale situazione ma una voce maschile parlò dentro di lei.

- Stà calma piccola. Ora ci sono qua io e non permetterò che ti faccia ulteriormente del male.-

Le ombre si disintegrarono all'istante e la stanza cominciò a riscaldarsi velocemente.
Sekhmet fu disturbata da quella presenza e cominciò ad inveirvi contro mentre una supplica velata usciva dalle sue labbra:

- NON PUOI FARLO. NON PUOI CHIUDERE IL PASSAGGIO. NON PUOI!-

La Dea sembrava in preda al panico quando improvviso dalla porta entrò un magnifico esemplare di lupo.
Il suo pelo era un momento fulvo, un momento grigio e un altro ancora nero o bianco come la neve.
Era evidente che non si trattava di un animale venuto dai lontani boschi di cui Iset aveva sentito parlare.

- Lasciala!-

ringhiò mentre un lungo filo d'argento si materializzava da lui e andava a collegarsi alla mano della figura alle sue spalle e che lo seguiva a qualche passo di distanza, accompagnato da un'altra figura.
Ed ecco che in quella stanza, nel giro di pochi secondi, furono manifesti Upuaut, il Dio lupo della Morte, il solo che ha il potere di decidere di aprire la via verso il Duat o di chiuderla e con lui Horus, che tiene il filo d'argento e il grande e potente Amon in persona.
Sekhmet vide le figure e iniziò a tremare.

- NON..IO..ECCO...-

balbettò prostrandosi a terra.

- TACI!-
tuonò Amon.
- HAI OSATO PROFANARE LA MIA CASA E UCCIDERE LA MIA SACERDOTESSA APPROFITTANDO DI UN MOMENTO DI RIUNIONE TRA L'ENNEADE. SARAI DEBITAMENTE PUNITA! ORA SPARISCI, VATTENE E LASCIACI SOLI. COSÌ AMON HA PARLATO!-

- SI VATTENE. NON FARTI PIÙ VEDERE DA QUESTE PARTI SEKHMET. E RICORDATI CHE MAAT È UNA DIVINITÀ E IN QUANTO TALE LE DEVI PORTARE RISPETTO ALTRIMENTI LE CONSEGUENZE SARANNO DISASTROSE. ORA SAI CHE HA ANCHE LA MIA PROTEZIONE! NON METTERTI CONTRO DI ME! QUESTO È UN AVVERTIMENTO! LASCIALA IN PACE!-

Agginse Horus avvicinandosi alla piccola Iset e sorridendogli amorevole.
La slegò mentre il lupo le leccava la ferita al braccio che prontamente si rimarginò fino a guarire del tutto.
 
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