Master Isis |
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| Quell'urlo di dolore richiamò una forza che Iset non possedeva ma riconosceva. Non ricordava dove avesse avvertito tale forza o in quale situazione ma una voce maschile parlò dentro di lei.
- Stà calma piccola. Ora ci sono qua io e non permetterò che ti faccia ulteriormente del male.-
Le ombre si disintegrarono all'istante e la stanza cominciò a riscaldarsi velocemente. Sekhmet fu disturbata da quella presenza e cominciò ad inveirvi contro mentre una supplica velata usciva dalle sue labbra:
- NON PUOI FARLO. NON PUOI CHIUDERE IL PASSAGGIO. NON PUOI!-
La Dea sembrava in preda al panico quando improvviso dalla porta entrò un magnifico esemplare di lupo. Il suo pelo era un momento fulvo, un momento grigio e un altro ancora nero o bianco come la neve. Era evidente che non si trattava di un animale venuto dai lontani boschi di cui Iset aveva sentito parlare.
- Lasciala!-
ringhiò mentre un lungo filo d'argento si materializzava da lui e andava a collegarsi alla mano della figura alle sue spalle e che lo seguiva a qualche passo di distanza, accompagnato da un'altra figura. Ed ecco che in quella stanza, nel giro di pochi secondi, furono manifesti Upuaut, il Dio lupo della Morte, il solo che ha il potere di decidere di aprire la via verso il Duat o di chiuderla e con lui Horus, che tiene il filo d'argento e il grande e potente Amon in persona. Sekhmet vide le figure e iniziò a tremare.
- NON..IO..ECCO...-
balbettò prostrandosi a terra.
- TACI!- tuonò Amon. - HAI OSATO PROFANARE LA MIA CASA E UCCIDERE LA MIA SACERDOTESSA APPROFITTANDO DI UN MOMENTO DI RIUNIONE TRA L'ENNEADE. SARAI DEBITAMENTE PUNITA! ORA SPARISCI, VATTENE E LASCIACI SOLI. COSÌ AMON HA PARLATO!-
- SI VATTENE. NON FARTI PIÙ VEDERE DA QUESTE PARTI SEKHMET. E RICORDATI CHE MAAT È UNA DIVINITÀ E IN QUANTO TALE LE DEVI PORTARE RISPETTO ALTRIMENTI LE CONSEGUENZE SARANNO DISASTROSE. ORA SAI CHE HA ANCHE LA MIA PROTEZIONE! NON METTERTI CONTRO DI ME! QUESTO È UN AVVERTIMENTO! LASCIALA IN PACE!-
Agginse Horus avvicinandosi alla piccola Iset e sorridendogli amorevole. La slegò mentre il lupo le leccava la ferita al braccio che prontamente si rimarginò fino a guarire del tutto.
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