Ho bisogno di te Nebi

Neferty sgusciò velocemente verso il viale delle sfingi.
Aveva assoluto bisogno di parlare con Nebi.
Voleva chiedergli di fargli un favore. Aveva assoluto bisogno di ricordare ogni cosa...
Si avvicinò al luogo dove riposava la sfinge dormiente e con voce ferma fece la sua richiesta:
- Nebi ti chiedo udienza. Ho bisogno di te.-

Il leone avvertì l'aura della sacerdotessa da molto lontano e quando si avvicinò e chiese di lui aprì immediatamente gli occhi e si rivelò a lei.

- Vi aspettavo Neferty. Sono immensamente felice di rivedervi. Come state?-

chiese con profondo rispetto.
In effetti Nebi e Neferty si erano conosciuti molti anni addietro e da allora tra loro era cresciuta una bellissima amicizia basata su dei valori comuni.
Entrambi servivano il Dio Amon ed erano votati al bene e alla protezione del popolo egizio.
Non era strano vederli conversare nelle notti di luna piena, sotto un cielo trapuntato di stelle, mentre si scambiavano consigli e anneddoti.
Per questo non era strano che la sfinge obbedisse prontamente alla richiesta di Neferty di darle udienza.

La sacerdotessa fece un breve inchino quindi parlò.
- Salve Nebi. Mi spiace disturbarvi tuttavia gli ultimi recenti avvenimenti mi hanno messa in allarme. Sapete cos'è successo al Tempio?-
domandò con una punta di speranza.
La sfinge era l'unica in grado di fornirgli informazioni più precise riguardo alle ultime ore e lei ne aveva un bisogno disperato.

Il leone corrugò la fronte e l'espressione già saggia dell'animale divenne ulteriormente espressiva.

- Mi spiace Neferty ma non so nulla di ciò che è successo. Ho avvertito una forte energia negativa, questo è vero. Temevo per voi in effetti. Poi ho altresì sentito che in vostro soccorso è giunta mezza enneade, tra cui Amon. Ma ignoro le ragioni di tale movimento.-

Rispose sinceramente.
Si era svegliato in concomitanza degli eventi che Neferty gli chiedeva di spiegargli, ma non si era mosso per andare al Tempio.
Non ne aveva sentito il bisogno...

La ragazza si trovò spiazzata da quella risposta.
Si aspettava delle delucidazioni, che probabilmente non sarebbero mai arrivate.
Si appoggiò sconsolata all'animale, cingendogli l'enorme testone con le braccia sottili.
Sperava di ricevere consolazione dalla sua presenza così imponente e buona, soprattutto in un momento così.
Si sentiva stanca, sconsolata e smarrita.
Come poteva aiutare Iset? Lei era veramente la dea scomparsa?
E perchè Sekhmet aveva profanato il suo Tempio?
Domande alle quali non trovava una risposta.
Nitram non era stato in grado di fornirgliele e per quanto Neferty gli era grata per ciò che aveva fatto per lei, si sentiva sola.

Nebi mosse la testa in modo da strofinarle entrambe le braccia con i suoi movimenti.

- Non dovete sentirvi sola Neferty. Voi avete molti amici!-

le disse per incoraggiarla e per farle capire che conosceva il suo stato d'animo e la comprendeva.

Mentre se ne stava con la testa appoggiata alla morbida gola della sfinge, la sacerdotessa ebbe una folgorazione.
Levò la testa e chiese titubante:
- Nebi, voi potete leggere l'aura e la mente delle persone vero?-

- Si posso farlo.-

rispose semplicemente il leone.

- Stavo pensando...e se leggeste dentro di me?-

Nebi alzò un sopraciglio e la guardò stortando il muso.

- Ne siete sicura? Lo sapete che non amo scrutare nell'intimo di una persona.-

- Oh si! Ne sono più che sicura! Nebi io devo scoprire cos'è successo. Non posso vivere così. Mi sto torturando con mille domande. Vi prego aiutatemi!-

Il leone chiuse gli occhi.

- No, non posso farlo.- disse dopo un momento.

- Voi siete qui in buona salute e tutto è risolto. Non è necessario che io intervega con il mio potere. Ma posso fare qualcos'altro.
Posso interpellare Amon e domandargli se sia giusto che voi abbiate le vostre risposte. Mi spiace Neferty.-

rispose saggiamente.

La sacerdotessa abbassò la testa, sconsolata ma accettò il verdetto senza obbiezioni.
- Grazie Nebi.-
rispose mestamente.
- Quando potrò sapere se Amon ha accordato il suo permesso?-
domandò impaziente.

- Venite domani notte, quando le stelle saranno alte in cielo e allora avrete la mia risposta.-

disse la sfinge.
Avrebbe voluto aiutarla ma in gioco c'erano forze maggiori di ciò che pensava lei e questo lo avvertiva anche senza leggerle dentro.
L'energia che si era concentrata al Tempio era devastante e non poteva presagire nulla di buono.

- Non mancherò.-
rispose Neferty.
- Grazie. Siete un vero amico.-
aggiunse grata alla sfinge.
Capiva le sue ragioni, nonostante il desiderio di sapere qualcosa la divorava.
- Ora andrò a palazzo sperando di incontrare Iset. Sono preoccupata per lei.-