Alukard |
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| Alucard ritornò con il suo vero aspetto. Quel ragazzo altro con i capelli lunghi, il suo sorriso arcigno sempre stampato sul volto, con quei canini sporgenti.
Quanta spavalderia quella donna aveva, così tanta da poter rispondere a tono a lui.
il vostro modo di rispondermi non mi piace. Non voglio nessuna redenzione e spiacente ma voi sarete la mai cena signorina.
Sebbene una così dolce creatura è difficile uccidere.
Ma potrò porre rimedio dilaniando i vostri bei tratti, avanti lasciate che io mi cibi di voi senz aindugio mostratemi il vostro collo. ORA!
Era deciso, e si avvicinava lentamente e sinuosamente come un serpente si avvicinava alla sua preda.
Viscido, malvagio, l'aurea cattiva era palesemente pesante. la sua bellezza era direttamente proporzionata alla sua infida cattiveria, gli stessi demoni avrebbero avuto paura di lui. Egli non risparmiava neanche i fanciulli se voleva. E non avrebbe risparmiato la donna, una semplice umana. ovbe passava lui le spighe appassivano, la morte sopraggiungeva come un manto delicato bruciando gli animi.
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