Interrogando Ophois

Le guardie giunsero nella sala del Trono, portando il prigioniero con sè, mentre Tuthmosi aspettava paziente.

Ophois entrò nella grande sala a capo chino, in segno di rispetto.
Si inginocchiò dinanzi al faraone e aspettò che questi parlasse.

Lo osservò in silenzio, poi con voce grave parlò:

"Da molti anni i confini dell'Egitto sono costantemente minacciati dai nemici che vogliono invadere le fertili piane del Nilo.
Al Faraone tocca governare con saggezza e prudenza per il bene del suo popolo, ma è ai soldati che è affidata la missione più sacra: Difendere il popolo dallo straniero.
Ogni soldato, dalla semplice sentinella del più sperduto avamposto, al più alto dei miei ufficiali, è importante per difendere il popolo.
I Regnanti passano, il Regno rimane.
E tu, soldato, avevi un compito molto importante e vitale oer il nostro Paese, infiltrarti tra gli Ittiti e scoprire movimenti che minacciassero i nostri confini.
Ho letto i rapporti segreti della missione affidatati ed è per questo che mi meraviglio che tu, abbia lasciato il tuo posto utile alla difesa del popolo, per venire a rendere omaggio a me, che non sono altro che un semplice Regnante.
Quando hai parlato poi con toni così accesi in difesa della Tiranna, ho temuto che tu dunque fossi un mio nemico, venuto qui, per gettare nuovamente il Paese nell'instabilità.
Ora ti ho convocato qui, per ascoltare la tua storia ed il motivo delle tue azioni...."

Ophois stette ad ascoltarlo poi quando il farone ebbe finito di parlare disse:

- Thutmosi risponderò alle vostre domande. Immagino che abbiate consultato gli annali del regno e che vi siate reso conto, per mezzo dei papiri di notifica redatti dai vostri funzionari, che il mio operato presso gli Ittiti è sempre stato impeccabile.
Conosco quel popolo, presso il quale ho dimorato per molti anni, ma la mia famiglia risiede qui a Tebe.
Quando ho saputo della morte di vostra madre, che fu una tiranna vero, ma si adoperò per difendere i confini di questo regno non peggio di quanto stiate facendo voi, sono tornato.
Per rendervi omaggio è vero, ma altresì per rivedere le persone che amo.-

Le parole risuonarono chiare nella sala, la voce fiera, ma il capo era rimasto chino, in segno di rispetto.

Edited by Ophois - 21/11/2006, 13:47

"Capisco"

disse lui facendo cenno alle guardie di slegarlo

"Ti concedo dunque un congedo temporaneo, affinchè tu possa visitare come è quando più ti aggrada la tua famiglia.
Poi se vorrai ritornare utile alla causa dell'Egitto, sarò lieto di affidarti nuove missioni.
Se invece vorrai lasciare l'esercito, anche ciò ti sarà concesso"

- Vi ringrazio.-

disse semplicemente alzando il capo e fissando in volto il faraone con espressione neutra.

- Mi rivedrete a corte il prima possibile.-
aggiunse prima di alzarsi e di aspettare il congedo definitivo del faraone.

Ophois non aggiunse altro.
Fece un breve inchino ed uscì dalla stanza.