Passeggiata serale, In compagnia di Ophois

Iset, accompagnata da Ophois, raggiunse i giardini del Palazzo.
Amava quei luoghi, amava rimanere a contatto con la Natura.
Le sembrava di sciogliersi ed entrare in armonia con qualunque cosa la circondasse.
E se di giorno i Giardini erano splendidi, sotto la luce della Luna, erano uno spettacolo da mozzare il fiato.
Rimase in silenzio per qualche minuto, godendo profondamente di quella pace.
Si volse poi sorridendo all'uomo
* Più tardi ti farò accompagnare alla casa di mio padre da Lita...*

- D'accordo.-
rispose Ophois quasi sussurrando.
Il paesaggio suggestivo lo rendeva mistico, come se facesse parte di quella suggestione e non potesse emergene.

- Incantevole...-

aggiunse rivolto agli splendidi giardini.

Iset reclinò la testa, quando una fresca brezza notturna prese ad accarezzarle la pelle e a giocare con i lunghi capelli corvini, sciolti che come un manto di velluto le carezzavano la schiena.
Rispose in un soffio, senza abbandonare il sorriso sereno che le illuminava il volto
*... Già...*

Ophois rimase in silenzio ancora un pò, contemplando la bellezza di quel luogo e di Iset.
La sua bella cucciola, come l'aveva sempre considerata.
L'affetto che lo legava a lei era immenso eppure per proteggerla aveva dovuto fare delle rinunce dolorose.

- Vi è un posto dove possiamo sederci?-

domandò.

- Avvicinati. Fatti abbracciare. Sono anni che non ci vediamo.-

disse invitandola a sedersi piu vicino a lui che aveva preso posto al centro della panca.

- Allora. Che ti è successo di rilevante nella tua vita fino ad ora?-

chiese interessato a sapere tutto di lei.

A vederli da lontano, potevano benissimo essere scambiati per una coppia innamorata... Ma Iset abbracciava Ophois con tutta l'ingenuità e la purezza dell'affetto che la legava a lui da anni ed anni, mai aveva pensato a lui in altra maniera...
Si sciolse dall'abbraccio e lo fissò ironica
*... Dunque, ultimamente solo un paio di cosucce come il fatto di essere diventata la concubina del Faraone, come già sai... E il fatto che Kore se ne è andata di casa...*

- Kore? Se ne è andata? Come mai?-

chiese sinceramente stupito da quella rivelazione.

*... Diciamo che non ha accettato lamia scelta... E che il suo amore per me, non era... Quello di una sorella...*
Mai avrebbe rivelato ad altri ciò che era veramente accaduto, si sarebbe limitata ad una versione più che mai diplomatica.

Ophois comprese al volo quello che Iset gli rivelò e ne fu molto grato.
Sapeva che la ragazza, riservata com'era, non avrebbe parlato a quel modo con chiunque.

- Capisco.-

Tuttavia si limitò ad una risposta semplice e non le fece ulteriori domande.

*... Non credo di volerla rivedere... Ma vorrei solo accertarmi che stia bene... Presto mi recherò a Il Cairo, solo laggiù so di poter trovare gli olii, le essenze e gli incensi che mi servono.. Che mi aiuteranno a trovarla telepaticamente...*
Continuò, sapeva che Ophois non le avrebbe mai chiesto di dirgli ciò che non voleva rivelare, ma aveva bisogno di sfogarsi...

- Non credo tu abbia bisogno di olii e incensi per comunicare con lei. Hai mai provato a farne a meno?-

le chiese lanciandole l'idea quasi come un consiglio.
Iset era in grado di fare molto più di quello che credeva, soltanto che non aveva ancora scoperto come.

* No, e non è in questo caso che sperimenterò le mie capacità. Preferisco andare sul sicuro e appurare il mio.... "potenziale" in altre occasioni.*
Ribadì, sicura di sè, con un bel sorriso per l'amico.

- Come preferisci, anche se tu puoi molto di più. Hai una forza enorme dentro di te. Ti è mai capitato di sentirla?-

chiese del tutto innocentemente. Voleva portare la discussione su ciò che era successo quella mattina, ma ci sarebbe arrivato lentamente. Di solito era diretto e schietto ma in quel frangente non era il caso. Era molto meglio la dolcezza poiché non sapeva come avrebbe preso Iset la notizia che lui sapeva tutto e si era incarnato proprio per proteggerla.

Frenò una risatina nervosa solo per una sua grande forza di volontà.
*... Vagamente...*