Ophois torna a casa Shemei.

L'uomo entrò nell'immensa camera.
A quanto pare Iset avava disposto che soggiornasse nella più bella delle stanze degli ospiti.

- Grazie Lita. Avete delle disposizioni per me dalla vostra padrona?-

chiese non sapendo quando l'avrebbe rivista e se sarebbe andata lei da lui o avrebbe dovuto recarsi lui a palazzo.

* La mia Signora dice solo di trattarvi con tutti i riguardi e di essere sempre disponibili ad esaudire ogni vostra richiesta. E vi chiede di tornare a trovarla, quando sarete in forze e ne avrete desiderio.*

- Grazie ancora. Ora vi lascio andare, è molto tardi e non vorrei che vi stancaste ulteriormente a causa mia. Saprò cavarmela.-

disse quell'uomo che pareva un gigante nella luce fievole delle torce.

- Accettate questo presente per il disturbo.-

Con quelle parole mise in mano alla donna una piccola spilla raffigurante una sfinge. Era dorata, di ottima fattura e gli occhi della creatura erano composti da smeraldi purissimi.

*Oh no, Signore non posso accettarla... Ho solo fatto ciò che dovevo.*
Disse osservando esterrefatta la spilla, col timore di toccarla.
Aveva alcuni gioielli e i suoi signori erano sempre stati generosi con lei, ma mai aveva visto qualcosa di più bello.

- Prendetela. Non preoccupatevi del suo valore. Sono immensamente ricco e possiedo meraviglie che lei non potrebbe nemmeno immaginare.-

spiegò a Lita. In effetti non possedeva nulla di materiale, se non il mondo intero, ma questo non glielo avrebbe detto. Di gioielli ne poteva creare quanti ne voleva.

* Oh... Vi ringrazio... Siete estremamente generoso....*
Balbettò imbarazzata la donna e rivolse ad Ophois un largo e grato sorriso.
*... Volete che vi si svegli domattina?*

- Se non vi è di disturbo ne sarei onorato.-

rispose l'uomo facendole un breve sorrisino.

* Nessun disturbo... Ovviamente avete massima libertà di movimento... Se avete bisogno di qualunque cosa, suonate pure il campanello...*
Disse indicando col mento una campanella di vetro verde, prima di congedarsi.
*.. Vi auguro una buona notte Signore... E grazie ancora.*

- Buonanotte a voi.-

rispose congedandola, quindi si guardò intorno, sorrise, si denudò dei suoi abiti e si mise tra le candide coperte di seta, dove chiuse gli occhi e si addormentò quasi immediatamente.